INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36; III, 1, p. 878)
Salvatore Rosati
Eugenia Schneider Equini
Pia Pascalino
Per l'aggiornamento dei dati geografici, economici e storici, v. gran [...] 'Impero, per accennarne due sole, tra altre, all'interno; la nota vicenda di Suez, la supremazia americana e l'intervento russo che hanno messo in forse il predominio nel Mediterraneo, di vitale importanza per la nazione. Non si vuole dire che questi ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] riflessioni e documenti, a cura di G. Spagnoletti, G. De Vincenti, XXXVII Mostra internazionale del nuovo cinema, Pesaro 2001).
I formalisti russi, a cura di G. Kraiski, Milano 1971 (in partic. J. Tynjanov, Le basi del cinema, pp. 53-85; O. Brik, La ...
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Biografico, film
Renato Venturelli
Detto anche biopic (biographical picture), comprende quei film che rievocano la vita di personaggi realmente vissuti, rielaborandola in modo più o meno romanzesco. [...] solo nel 1958; Ivan il terribile e La congiura dei boiardi) di Sergej M. Eizenštejn, dove la figura dello zar russo viene rievocata in rapporto a quella di Stalin.
Una volta acquistata una pur precaria identità transgenerica, il f. b. si sviluppò ...
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Arnheim, Rudolf
Daniele Dottorini
Psicologo, teorico del cinema e critico dell'arte tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Berlino il 15 luglio 1904. Tra i maggiori rappresentanti della Gestaltpsychologie, [...] A commentary on Rudolf Arnheim's approach to art and visual perception, in "Leonardo", 1980, 13, pp. 117-22.
L. Pizzo Russo, Conversazione con Rudolf Arnheim, Palermo 1984.
E. Garroni, prefazione a R. Arnheim, La radio: l'arte dell'ascolto, Roma 1987 ...
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Gitai, Amos (propr. Gitai Weinraub, Amos)
Daniela Turco
Regista cinematografico israeliano, nato a Haifa l'11 ottobre 1950. Regista anomalo, inquieto, apolide per necessità e per vocazione, G. ha fatto [...] -sequenza che ne costituiscono lo scheletro, il film risuona dell'intreccio complicato delle lingue: l'ebraico, il polacco, lo yiddish, il russo, che spesso si sciolgono in canto. Kedma è l'alba disperata che sorge su uno Stato non ancora nato e su ...
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Wenders, Wim (propr. Ernst Wilhelm)
Giovanni Spagnoletti
Regista cinematografico tedesco, nato a Düsseldorf il 14 agosto 1945. Una delle massime personalità del cinema tedesco (e internazionale), tra [...] M. Estève, Paris 1989.
N. Grob, Wenders, Berlin 1991.
Wim Wenders, hrsg. P.W. Jansen, W. Schütte, München 1992.
M. Russo, Wim Wenders percezione visiva e conoscenza, Recco 1997.
Wenders story, a cura di G. Gariazzo, R. Lasagna, S. Zumbo, Alessandria ...
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Stato dell’Asia orientale, in buona parte corrispondente alla sezione settentrionale della penisola di C. e perciò detto correntemente C. del Nord. Confina a N con la Cina e per un breve tratto con la [...] tra quelli meglio collocati.
Discreto è il sistema ferroviario (5200 km), benché di vecchia concezione, connesso con le reti cinese e russa; del tutto insufficiente è invece la rete stradale, che sviluppa poco più di 23.000 km, per meno di un decimo ...
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Vertov, Dziga
Pietro Montani
Nome d'arte di Denis Arkadevič Kaufman, regista e teorico del cinema, di famiglia ebrea, nato a Białystok (od. Polonia) il 2 gennaio 1896 e morto a Mosca il 12 febbraio [...] in italiano in D. Vertov, L'occhio della rivoluzione. Scritti 1922-1942, a cura di P. Montani, Milano 1975.
In russo, oltre all'antologia Stat′i, dnevniki, zamysly (Articoli, diari, progetti), Moskva 1966, con introduzione di S.V. Drobašenko, si può ...
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(ted. Berlin) Città della Germania (3.552.123 ab. nel 2018), capitale federale e del Land omonimo; posta lungo le rive della Sprea, alla confluenza nel fiume Havel (affluente dell’Elba), in una pianura [...] fiorenti nonostante l’occupazione degli Austriaci nel 1757 e degli Austro-Russi nel 1760, durante la guerra dei Sette anni. Alla fine del la contea di Glatz.
Siglato tra la Germania e la Russia nel 1926, pose fine agli sforzi della Gran Bretagna di ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] in cui i g. assumono un’aria di famiglia comune. Si tratta di una prospettiva nata dall’assimilazione del formalismo russo e dello strutturalismo, e che nella cultura italiana, con M. Corti e C. Segre, appare particolarmente attenta alla problematica ...
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russo
agg. e s. m. (f. -a) [dall’etnico lat. rinascimentale Russus, der. dello slavo Rus’ (prob. di origine scandinava) con cui fu dapprima indicata la Russia (poi Rossija 〈ras’ìeë〉)]. – 1. agg. a. Della Russia, regione geografica e stato...