Primo metropolita russo di Kiev (1051-54), secondo nella serie. Fu eletto dal concilio dei vescovi russi per iniziativa del granduca Jaroslav il Saggio, che, in contrasto con Bisanzio, intendeva organizzare [...] la Chiesa russa su base nazionale. Nella sua predica giunta sino a noi, Slovo o zakone i blagodati ("Sulla legge e la grazia"), sviluppa sentimenti non ostili a Roma, e sostiene che la conversione dei Russi non dipese da Bisanzio. ...
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Gesuita e pensatore russo (Mosca 1814 - Parigi 1882); di famiglia principesca, entrò nella carriera diplomatica e fu addetto a Monaco e a Parigi (1838). Su di lui ebbe grande influenza il pensiero cattolico [...] la fondazione dell'Opera dei SS. Cirillo e Metodio, all'accostamento religioso fra la Russia e l'Occidente. A questo fine è dedicato il suo scritto principale: La Russie sera-t-elle catholique? (1856). Fondò la rivista Études de théologie, de ...
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Teologo russo-ortodosso (gov. di Orël 1815 - Vyšinskaja Pustyn´ 1894), prof. di filosofia e di morale a Olonec, poi rettore dell'Accademia ecclesiastica di Pietroburgo. Nel 1847 si recò per sette anni [...] a vita monastica e nel 1872 si rinchiuse in una cella del suo chiostro d'elezione, Vyšinskaja Pustyn´. Tradusse in lingua russa, arricchendola, la Filocalia di Nicodemo Agiorita, e scrisse opere sul monachesimo, di esegesi, di mistica, di ascetica. ...
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Storico ecclesiastico russo (1835-1894), prof. dal 1872 nell'univ. di Mosca, collaborò al Pravoslavnoe Obozrenie ("Rivista ortodossa") e, in contrasto con l'indirizzo slavofilo, non mancò di apprezzare [...] le posizioni del cattolicesimo e in genere del cristianesimo occidentale (Istorija otdelenija cerkvi zapadnoj ot vostočnoj "Storia della separazione della Chiesa occidentale da quella orientale", 1868; ...
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Ecclesiastico russo (Arsamas, Nižnij Novgorod, 1867 - Mosca 1944). Metropolita di Vladimir (1917), quindi (sino al 1924) di Nižnij Novgorod; alla morte del patriarca Tichon (1925) gli succedette come vicario [...] del trono patriarcale. Metropolita di Mosca (1934), luogotenente del patriarca (1937), nel 1943, col consenso di Stalin, fu eletto patriarca. S. riuscì a stabilire un modus vivendi col regime comunista, ...
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Mistico russo (Pokrovskoe, Tobol´sk, 1870 circa - Pietroburgo 1916). Di famiglia contadina, entrato a far parte della setta ereticale dei chlysty ("flagellanti"), acquistò fama di taumaturgo. Chiamato [...] a Pietroburgo (1907), esercitò grande ascendente sugli ambienti di corte e ottenne la completa fiducia della zarina Alessandra Fëdorovna, soprattutto avendole dato speranza di guarigione per il figlio ...
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Eresiarca russo (Grigorov, Nižnij-Novgorod, 1620 o 1621 - Pustozërsk 1682); divenuto arciprete (protopope) nel 1652, per la sua intransigenza s'inimicò la popolazione, onde dovette rifugiarsi a Mosca. [...] Qui avversò, ricorrendo anche allo zar Alessio Michajlovič, le riforme liturgiche del patriarca Nikon, dando così inizio allo scisma (raskol´) dei "vecchi credenti". A., dopo varî esilî, comparso al sinodo ...
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Nobile e prete cattolico russo (Pietroburgo 1804 - Parigi 1858). Studiò dal 1808 al 1817 nel collegio dei gesuiti a Pietroburgo finché, espulsi i gesuiti dalla Russia, continuò gli studî in Svizzera, poi [...] e subito dopo si trasferì in Francia, dopo avere espresso a Pio IX il desiderio di dedicare sé stesso e il proprio ordine all'unione della Chiesa russa con Roma. Di alta spiritualità Ma conversion et ma vocation (post., 1862, tradotto in più lingue). ...
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Teologo russo (Gottinga 1903 - Parigi 1958), figlio di Nicolaj. Espulso dalla Russia sovietica nel 1923, nel 1942 si stabilì a Parigi, dove alla scuola di F. Lot e E. Gilson si dedicò allo studio della [...] anglicani e ortodossi (specie sulla questione del Filioque), e nel 1956, su invito del patriarca Alessio, si recò in Russia. In sede teologica (a parte la polemica con S. Bulgakov a proposito della dottrina della Sofia di quest'ultimo) fondamentali ...
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ANGELO
Francesco Russo
Arciprete di Rossano, di nazionalità greca, fu eletto dal capitolo arcivescovo di quella diocesi nel 1266 e raccomandato a Clemente IV come esperto nell'uso delle lingue greca [...] e latina. Il papa, il 17 maggio 1266, scrisse a Raoul Gosparmy, cardinale vescovo di Albano e legato pontificio nel Regno di Napoli, perché confermasse l'elezione, se il candidato risultava in possesso ...
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russo
agg. e s. m. (f. -a) [dall’etnico lat. rinascimentale Russus, der. dello slavo Rus’ (prob. di origine scandinava) con cui fu dapprima indicata la Russia (poi Rossija 〈ras’ìeë〉)]. – 1. agg. a. Della Russia, regione geografica e stato...