Quo vadis?
Vittorio Martinelli
(Italia 1912, 1913, colorato, 119m a 16 fps); regia: Enrico Guazzoni; produzione: Cines; soggetto: dall'omonimo romanzo di Henryk Sienkiewicz; sceneggiatura: Enrico Guazzoni; [...] le frontiere ‒ era stato prevenduto a scatola chiusa in tutto il mondo ‒ incantando ed entusiasmando il pubblico europeo, russo e americano. Negli Stati Uniti, dopo la prima al Teatro Astor (21 aprile 1913), venne proiettato ininterrottamente fino a ...
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Due soldi di speranza
Jean A. Gili
(Italia 1951, 1952, bianco e nero, 95m); regia: Renato Castellani; produzione: Sandro Ghenzi per Universalcine; soggetto: Renato Castellani, Ettore M. Margadonna; [...] di Cannes nel 1952.
Interpreti e personaggi: Maria Fiore (Carmela Artu), Vincenzo Musolino (Antonio Catalano), Filomena Russo (madre di Antonio), Luigi Astarita (Pasquale Artu, padre di Carmela), Felicita Lettieri (signora Artu), Luigi Barone ...
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Neskol′ko dnej iz žizni I.I. Oblomova
Paolo Vecchi
(URSS 1979, Oblomov, colore, 143m); regia: Nikita Michalkov; produzione: Mosfil′m; soggetto: dal romanzo Oblomov di Ivan Aleksandrovič Gončarov; sceneggiatura: [...] , non è un fatto legato a una classe sociale, ma un dato, entro certi limiti eterno e immutabile, dell'animo russo; si insinua così, nelle elegantissime apparenze di un film la cui matrice dovrebbe essere garante di classicità, un irrequieto rifiuto ...
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Coburn, James
Gabriella Nisticò
Attore cinematografico statunitense, nato a Laurel (Nebraska) il 31 agosto 1928 e morto a Los Angeles il 18 novembre 2002. Noto per essere attore specializzato in western, [...] di combattimenti di strada in Hard times (1975; L'eroe della strada) di Walter Hill; il disincantato sergente tedesco sul fronte russo nel 1943 di Cross of iron (1977; La croce di ferro) ancora di Peckinpah, in cui emergono le sue doti drammatiche ...
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Szabó, István
Daniela Angelucci
Regista cinematografico ungherese, nato a Budapest il 18 febbraio 1938. Tra gli autori più conosciuti e premiati del suo Paese, rappresentante del nuovo cinema che si [...] analisi della situazione ungherese dopo la caduta del Muro di Berlino condotta mostrando le difficoltà di due insegnanti di russo che vivono nella Budapest post-comunista. Nel 1999 ha diretto Sunshine, saga in parte autobiografica che segue le ...
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ANAC
Francesco Maselli
Sigla di Associazione Nazionale Autori Cinematografici, organismo fondato nel 1950 da un gruppo di autori fra cui Agenore Incrocci (Age), Alessandro Blasetti, Mario Camerini, [...] da Giovanni Arnone, cui è seguita l'elezione di Carlo Lizzani. Con quest'ultimo presidente, appoggiato da un gruppo di soci storici tra cui Alfredo Angeli, Nino Russo e Massimo Sani, l'associazione ha ripreso la sua vocazione progettuale originaria. ...
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Čuchraj, Grigorij Naumovič
Vivia Benini
Regista cinematografico ucraino, nato a Melitopol′ il 23 maggio 1921. Noto in Unione Sovietica e all'estero come uno dei registi del disgelo, ha realizzato nel [...] psicologici, colpisce al cuore uno dei drammi più crudi dello stalinismo: il ritorno in patria dalla Germania dei prigionieri russi dopo la fine della guerra. Una semplicità ormai di maniera, che sfocia nella retorica, si nota nel successivo Žily ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] potenze europee nella rada di Navarino (1827) e una campagna di guerra che vide i Francesi combattere in Morea e la Russia impegnata contro la Turchia, con la pace di Adrianopoli (1829) il sultano sconfitto s’impegnò ad accettare l’erezione della G ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] , un po' a distanza dalle tendenze altrove dominanti nel periodo. Molti di loro hanno operato non a caso in paesi ex comunisti: i russi Sokurov, con una serie di Elegie, a cominciare da Elegija (1985-1987, cm) e Vladimir M. Kobrin, che ha reinventato ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] quindi silenzioso): è il caso dell'italiano, ma anche dello spagnolo (mudo/sonoro), del tedesco (Stummfilm/Tonfilm) e del russo (nemoj fil′m/zvukovoj fil′m). Opponendo il silenzio al sonoro, la coppia proposta dal lessico anglosassone porge subito il ...
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russo
agg. e s. m. (f. -a) [dall’etnico lat. rinascimentale Russus, der. dello slavo Rus’ (prob. di origine scandinava) con cui fu dapprima indicata la Russia (poi Rossija 〈ras’ìeë〉)]. – 1. agg. a. Della Russia, regione geografica e stato...