Futurismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema futurista
I rapporti tra il F. e il cinema, che si concretizzarono nel manifesto La cinematografia futurista pubblicato su "L'Italia futurista" [...] teoriche di alcuni cineasti sovietici agli inizi degli anni Venti, per tacere della diretta influenza del F. italiano sul cubofuturismo russo, con un film come Drama v kabare futuristov n. 13 (Dramma nel cabaret futurista n. 13, 1913) di Vladimir P ...
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Regista, sceneggiatore e critico cinematografico italiano (Roma 1922 - ivi 2013). Dopo aver contribuito all'affermazione del Neorealismo, soprattutto in veste di critico e sceneggiatore, si è imposto come [...] , La passione di Angela (2005), Hotel Meina (2007), Scossa (codiretto insieme a U. Gregoretti, F. Maselli e N. Russo, 2011) e i documentari Luchino Visconti (1999) e Roberto Rossellini. Frammenti e battute (2000). Per la televisione ha diretto ...
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L'attore teatrale
A causa delle numerose e profonde trasformazioni avvenute nel mondo dello spettacolo durante il 20° sec., non è più possibile, o è comunque fortemente riduttivo, pensare all'a. come a [...] l'emozione messa in gioco da un particolare momento dello spettacolo.
Non meno significativa è l'attività di alcuni grandi registi russi o operanti in Russia come L.A. Dodin (n. 1944), A.A. Vasil´ev (n. 1942), K. Ginkas (n. 1941), P. Fomenko (n. 1932 ...
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DE FILIPPO, Peppino (Giuseppe)
Sisto Sallusti
Fratello di Titina e di Edoardo, nacque a Napoli il 24 ag. 1903 da Edoardo (Eduardo) Scarpetta che lo ebbe da una relazione extraconiugale con la nipote [...] aperta e conciliante dei colleghi e per l'ampia scelta del repertorio (vi figuravano testi di S. Di Giacomo, F. Russo, L. Bovio, E. Murolo). Successivamente il D. si scritturò, pure come generico, nella formazione dialettale di Francesco Corbinci ...
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Attore teatrale e cinematografico, nato a Fontana Liri (Frosinone) il 28 settembre 1924 e morto a Parigi il 19 dicembre 1996. È stato il divo più amato del cinema italiano del dopoguerra, la cui formazione [...] ) di C. Goldoni, da Tre sorelle (1952) a Zio Vanja (1955) di A.P. Čechov dove fu un memorabile Astrov. Allo scrittore russo, sul quale si formò la sua personalità di attore, M. sarebbe ritornato interpretando, per la regia di Nikita S. Michalkov, Oči ...
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Soggetto
Giuliana Muscio
Il termine soggetto (ingl.: story) indica il nucleo narrativo, la storia, da cui si sviluppa la sceneggiatura. Il soggetto può essere una storia originale, scritta per lo schermo, [...] un'ampia eco. Nel suo successivo testo, Film: soggetto e sceneggiatura (1939), Barbaro volle spiegare il pensiero del regista russo, sottolineando come in Pudovkin la tecnica di scrittura del s. fosse posta al servizio di un linguaggio visivo in ...
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Prometheus-Film Ag
Lorenzo Dorelli
Casa di produzione e di distribuzione cinematografica tedesca, fondata a Berlino nel 1925. Legata indirettamente alla Kommunistische Partei Deutschland (KPD), la P. [...] derivò consentì alla P. di finanziare ben sei lungometraggi. La prima di queste opere, Überflüssigen Menschen, diretta dal regista russo Aleksandr E. Razumnyj e uscita nel 1926, in piena crisi economica, ebbe un risultato deludente, come anche Kladd ...
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regista
Bruno Roberti
Chi firma un film
Un film è un racconto per immagini e il regista è il principale autore della costruzione di un’opera cinematografica. Il mestiere del regista è basato su conoscenze [...] la storia soprattutto sul piano visivo. I primi grandi registi, come l’americano David W. Griffith e il russo Sergej M. Ejzenštejn, usarono la macchina da presa per elaborare un linguaggio propriamente cinematografico, basato soprattutto sull ...
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Sceneggiatura
Giuliana Muscio
Con il termine sceneggiatura (fr.: scénario; ingl.: screenplay o script; ted.: Drehbuch) viene designata in genere la costruzione della struttura narrativa del film, che [...] ) cinematografica, con un'onda lunga che arrivò anche in Italia, negli anni Trenta. Le opere del regista e teorico russo Vsevolod I. Pudovkin in particolare analizzavano la funzione della s. nel percorso ideativo e realizzativo del film. Secondo il ...
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Europa
Bruno Roberti
Paolo Marocco
Cinematografia
Caratteri di un cinema europeo
La faticosa ricerca di un'identità complessiva del prodotto cinematografico europeo, avvenuta nel quadro della travagliata [...] a un linguaggio diretto e scarno; ne sono stati esempi i film del polacco Krzysztof Kieślowski, del francese Eric Rohmer, del russo Andrej Tarkovskij, del danese Lars von Trier e quelli dei cineasti che si sono richiamati al suo stile codificato nel ...
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russo
agg. e s. m. (f. -a) [dall’etnico lat. rinascimentale Russus, der. dello slavo Rus’ (prob. di origine scandinava) con cui fu dapprima indicata la Russia (poi Rossija 〈ras’ìeë〉)]. – 1. agg. a. Della Russia, regione geografica e stato...