Puškin, Aleksandr Sergeevič
Guido Carpi
La grande anima russa
Poeta di statura universale, capace di capire e di narrare tutto ciò che è umano, Aleksandr S. Puškin è considerato il padre della letteratura [...] , eroi le cui energie non riescono a trovare sbocco nella realtà stagnante e dispotica della Russiazarista.
In seguito ad alcuni scandali e alla sua ammissione di ateismo, nel 1825 Puškin viene esiliato nella lontana tenuta di Boldino, dove accanto ...
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Weizmann, Chaim
Scienziato e politico israeliano (Motal 1874-Rehovot 1952), primo presidente di Israele. Nato nella Russiazarista, nell’attuale Bielorussia, docente di chimica a Ginevra, nel 1910 divenne [...] cittadino britannico e insegnò a Manchester, poi (1916-19) fu direttore dei laboratori dell’ammiragliato britannico, per i quali condusse ricerche sulla fermentazione batterica, che sfruttò per la produzione ...
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GASPARRI, Pietro
Carlo Fantappiè
Romeo Astorri
Nacque il 5 maggio 1852 da Bernardino e da Giovanna Silj, ambedue possidenti, a Capovallazza, allora comune di Visso, oggi di Ussita, in provincia di [...] e così costituire un forte stato in contrasto col resto della Germania" (Baviera, 148).
Decisamente contrario alla Russiazarista, in quanto baluardo del cristianesimo ortodosso, il G. fu da ciò indotto a una valutazione non completamente negativa ...
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Sternberg, Josef von (propr. Sternberg, Jonas)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico austriaco, di origine ebraica, nato a Vienna il 29 maggio 1894 e morto a Hol-lywood il 22 dicembre 1969. [...] : la Hollywood moderna (cinema sul cinema) e la Russiazarista. È una storia che evidenzia il potenziale mortifero della macchina-cinema, con la morte sul set del vecchio generale zarista ridotto a fare la comparsa a Hollywood, mentre guida altre ...
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Swerling, Jo (propr. Joseph)
Patrick McGilligan
Commediografo e sceneggiatore statunitense, nato a Bardichov (Russia) l'8 aprile 1897 e morto a Los Angeles il 23 ottobre 1964. A partire dagli anni Trenta [...] dei ricchi e dei potenti le cui norme di condotta non lasciano spazio all'umanità.
Lasciata con la famiglia la Russiazarista, trascorse la fanciullezza a Chicago. Dopo un'esperienza come autore di fumetti e giornalista, si dedicò al teatro e scrisse ...
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Michalkov, Nikita Sergeevič
Daniele Dottorini
Regista, attore e produttore cinematografico russo, nato a Mosca il 21 ottobre 1945. È il regista più famoso e influente della generazione di autori del [...] 1976; Schiava d'amore), che racconta la fine dell'epoca zarista attraverso la storia di un film girato nei giorni della storico più ambizioso, in cui torna a raccontare la Russiazarista (sfruttando l'eccezionale opportunità di girare all'interno del ...
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Pseudonimo del rivoluzionario e uomo di stato sovietico I. V. Džugašvili (Gori, Tiflis, 1879/1878 - Mosca 1953). Di modeste origini familiari (il padre calzolaio e la madre lavandaia), dal 1894 al 1899 [...] importante fattore di dissoluzione dello stato multinazionale zarista), acquisì una certa notorietà negli ambienti promosse un'alleanza con la Germania nazista, che riportò la Russia a una politica espansionistica, ma non servì ad allontanare da ...
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Anarchico russo (Torjok, Tver´, 1814 - Berna 1876). Elaborò la sua teoria della rivoluzione basata sull'individuazione dello Stato come principale strumento dell'oppressione di classe e, quindi, come principale [...] fra i democratici di ogni nazionalità. Imprigionato, poi estradato in Russia e inviato in Siberia, nel 1861 riuscì a fuggire riparando a del movimento rivoluzionario degli slavi contro l'oppressione zarista. Passò quindi in Italia (1864), che credeva ...
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Generale tedesco (Berlino 1833 - ivi 1913). Ufficiale nelle guerre contro l'Austria (1866) e la Francia (1870-71), capo di Stato Maggiore dal 1891, a causa dell'alleanza franco-russa dovette affrontare [...] S. elaborò un piano (piano S.) che, tenendo conto della difficoltà di operare nelle vaste regioni russe e della lenta mobilitazione dell'esercito zarista, prevedeva un attacco massiccio contro la Francia attraverso il Belgio, in modo da concludere in ...
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Uomo di stato russo (Danzica 1718 - Pietroburgo 1783), ambasciatore in Danimarca e Svezia (1747-58). Istitutore del principe ereditario Paolo, aderì al movimento per rovesciare Pietro III e dal 1763 diresse [...] un "sistema nordico" tra Russia, Prussia, Polonia, Svezia ed eventualmente Gran Bretagna contro i Borboni e gli Asburgo, comportante l'integrità formale della Polonia, sottoposta interamente alla predominante egemonia zarista, vide indebolita la sua ...
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russo
agg. e s. m. (f. -a) [dall’etnico lat. rinascimentale Russus, der. dello slavo Rus’ (prob. di origine scandinava) con cui fu dapprima indicata la Russia (poi Rossija 〈ras’ìeë〉)]. – 1. agg. a. Della Russia, regione geografica e stato...
s. f. Sentimento di paura e di ostilità verso il popolo, la politica e la cultura russa. ♦ Per la rinascita della Russia, 1500 persone si sono radunate ieri sotto la torre televisiva di Ostankino, a Mosca, chiamate dalle organizzazioni slavofile...