Unità amministrativa dell’Azerbaigian (4400 km2 con 150.932 ab. nel 2015), nota anche come Artsakh, Nagornyj Karabah, Alto Karabakh o Karabakh Superiore; capoluogo Stepanakert. Priva di sbocco sul mare [...] nel 1805 l’attuale N. fu assorbito dalla Russia.
Dopo la rivoluzione russa del 1917, il Karabakh fu inglobato nella Federazione della popolazione), sia dagli azeri. Dopo la conquista bolscevica del 1920, il territorio (come pure quello del ...
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Uomo politico russo (Simbirsk 1881 - New York 1970). Socialista moderato, dopo la rivoluzione del febbr. 1917 fu ministro della Giustizia, poi della Guerra e infine (luglio) primo ministro. Contrario a [...] , si scatenò la rivolta contadina e trovò terreno sempre più fertile la propaganda dei bolscevichi, soprattutto in seguito al fallimento della grande offensiva russa in Galizia. Dopo la rivoluzione d'ottobre, K. cercò inutilmente di riprendere la ...
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(lett. Rīga) Città capitale della Lettonia (637.089 ab. nel 2018), situata sulle rive della Dvina Occidentale (Daugava), presso la sua foce nel Golfo di Riga. Sulla sponda destra della Dvina si trova [...] polacco che durò fino al 1621, poi a quello svedese fino al 1710, quando passò alla Russia, sotto la quale rimase fino alla rivoluzione bolscevica e alla formazione della Lettonia indipendente (novembre 1918), di cui divenne capitale. Occupata dai ...
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Storico e pubblicista inglese (Londra 1892 - Cambridge 1982); delegato inglese alla conferenza della pace nel 1919, primo segretario al Foreign Office (1933-36), è stato docente di politica internazionale [...] , 1980). Il suo lavoro più importante è A history of Soviet Russia i cui primi 3 voll. sono apparsi tra il 1950 e il 1953 col titolo The bolshevik revolution, 1917-1923 (trad. it. La rivoluzione bolscevica, 1964); nel 1954 è apparso il vol. 4º, The ...
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Il comunismo si ripresenta col suo nome proprio e classico nel 1917, quando N. Lenin, nelle sue Tesi dî aprile, richiede di chiamare "comunista" il partito bolscevico (cioè improntato nella teoria e nella [...] , che dal 1912 s'era costituita in partito marxista indipendente, appunto col nome di "bolscevico" guidato da Lenin stesso: v. russia: storia, XXX, p. 305). Il nuovo nome si presentava come "nome scientificamente esatto, lo scopo finale del partito ...
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Un pugno d’acciaio sull’Unione Sovietica
Stalin è stato, con Adolf Hitler e Mao Zedong, la maggiore figura di dittatore del Novecento. Succeduto a Lenin nella guida della Russia comunista, dopo aver distrutto [...] arrestato e deportato in Siberia, dalla quale venne liberato nel 1917 dopo il crollo dello zarismo (rivoluzioni russe). Giunti i bolscevichi al potere nell’ottobre 1917, Stalin fece parte del governo come commissario alle nazionalità fino al 1923 ...
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Italia
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre, ossia la catena alpina, con [...] massimalista, esaltato dalle sirene della rivoluzione bolscevica, mentre i nazionalisti protestavano e divenne manifesta. Nel 1941 l’I. inviò un corpo di spedizione in Russia a sostegno dell’attacco tedesco, ma le gravissime sconfitte dell’Asse in ...
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di Vittorio D. Segre, David Ben Gurion
SIONISMO
Sionismo, di Vittorio D. Segre
Testimonianza sul sionismo, di David Ben Gurion
di Vittorio D. Segre
sommario: 1. Introduzione. 2. Sviluppo storico. 3. Gli [...] suo soggiorno in Italia. Gli effetti della Rivoluzione bolscevica lo trasformarono poi in un deciso antimarxista. Come del Po'alei Zion (Operai di Sion), che in Polonia e in Russia aveva accettato i famosi 21 punti di Zinov'ev per l'adesione al ...
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Guerra
AAlastair Buchan
di Alastair Buchan
Guerra
sommario: 1. Definizioni della guerra. 2. Le guerre nella storia. 3. Le guerre moderne. 4. Guerre e conflitti nell'epoca contemporanea. a) La guerra [...] Bretagna e del Giappone d'intervenire, tra il 1917 e il 1920, nella guerra civile che seguì in Russia alla rivoluzione bolscevica, costituiscono uno degli esempi più chiari, nella storia moderna, d'intervento nei disordini interni di un'altra potenza ...
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EGEMONIA
Bruno Bongiovanni e Luigi Bonanate
Egemonia
di Bruno Bongiovanni
L'egemonia dei Greci
Sin dalla stagione 'classica' della civiltà greca, il concetto di 'egemonia' subisce, in concomitanza [...] dirompente dello sviluppo capitalistico (Occidente europeo e nordamericano) o per la carenza di tale sviluppo (Russia zarista e bolscevica). Quando Antonio Gramsci, nel saggio Alcuni temi della quistione meridionale, scritto nel 1926 poche settimane ...
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bolscevico
bolscevìco (meno corretto bolscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo bol′ševik «maggioritario» tratto da bol′šenstvo «maggioranza»] (pl. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – 1. Appartenente alla frazione di maggioranza del...