Russia, storia della
Francesco Tuccari
Dagli zar al postcomunismo
La Russia ha costituito il nucleo di due grandi formazioni storico-politiche ormai tramontate: l’Impero zarista (fino al 1917) e l’Unione [...] definitivamente il regime zarista. La seconda portò al potere i bolscevichi di Lenin e di Lev D. Trockij, che diedero vita a un regime comunista, posero fine alla partecipazione della Russia alla guerra e, instaurata una vera e propria dittatura ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] Gli inizi del nuovo Stato videro l’occupazione bolscevica nel nord-est e furono travagliati dal contenzioso il 13° sec. la L. pagana subì l’influsso della cultura russo-bizantina. Castelli-fortezze a pianta poligonale furono costruiti dal 13° sec. ...
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(romeno Basarabia) Regione dell’Europa centro-orientale (44.300 km2), posta tra il Prut, il Danubio, il Mar Nero, il Dnestr; politicamente è ora ripartita tra l’Ucraina (la parte più meridionale) e la [...] poi diventare, dal 18° sec. in poi, motivo di contesa tra Russi e Turchi. Nel 1812 fu annessa alla Russia, che incluse in essa parte del delta del Danubio.
Dopo la rivoluzione bolscevica, la B. si dichiarò indipendente e decise l’unificazione con la ...
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Abitanti nomadi, di stirpe tatara, delle steppe della Russia meridionale. Dal 15° sec. accanto a essi apparvero i C. russi che, nella steppa, trovarono la libertà sottraendosi al potere dello Stato e [...] l’armata cosacca del Mar Nero. Nel 18° e 19° sec. vennero utilizzati dal governo russo a scopi militari; si opposero alla rivoluzione bolscevica ma, più tardi, si distinsero partecipando all’Armata Rossa.
Si formarono anche gruppi di C. del ...
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Storico e uomo politico russo (Mosca 1859 - Aix-les-Bains 1943), dal 1897 prof. di storia generale all'univ. di Sofia. Rientrato in Russia, vi pubblicò i suoi primi Očerki po istorii russkoj kultury ("Saggi [...] continuazione della guerra al fianco degli Alleati; dopo la rivoluzione bolscevica collaborò con le forze controrivoluzionarie e nel 1920 emigrò a pervoj četverti XVIII stoletja ("L'economia statale della Russia nel primo quarto del sec. 18º", 1892); ...
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Violenta sollevazione popolare contro comunità ebraiche, in particolare nella Russia zarista, ma anche in altre regioni dell’Europa orientale.
In Russia i p. («distruzione, devastazione»), iniziati a partire [...] a Chişinău nel 1903; durante la guerra civile seguita alla rivoluzione bolscevica, grandi p. furono organizzati dagli eserciti ‘bianchi’ del generale A. Denikin nella Russia meridionale, e il fenomeno si estese alla Polonia orientale. Conseguenza di ...
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Stato della Transcaucasia, confinante a N e a NE con la Federazione Russa, a SE con l’Azerbaigian, a S con l’Armenia, a SO con la Turchia; a O si affaccia sul Mar Nero con uno sviluppo costiero di 310 [...] 17° sec. con la Persia, poi l’affacciarsi a N dell’Impero russo compromisero per sempre l’indipendente sviluppo della G., che sin dal 16° . Jašvili e T. Tabidze) seguì la rivoluzione bolscevica, che diede vita alla letteratura proletaria.
Notevole la ...
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Stato dell’Europa settentrionale; confina a N con l’Estonia, a E e SE con la Russia e la Bielorussia, a S con la Lituania, mentre a O si affaccia per circa 500 km al Mar Baltico, che vi forma il Golfo [...] presieduto da K. Ulmanis dovette fronteggiare l’invasione bolscevica e i tentativi tedeschi di mantenersi nel paese di Jelgava, 1738, di B.F. Rastrelli). Annessa gradualmente alla Russia, la L. ne riceve il gusto classicheggiante. Nella seconda metà ...
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Lavoratore subordinato che esplica mansioni prevalentemente manuali, diverse a seconda delle varie specializzazioni e della preparazione tecnico-pratica, per il corrispettivo di una retribuzione detta [...] 1897).
Per altri versi, grande rilevanza ebbe il movimento operaio russo, tra i primi a subire una decisa influenza marxista che di potere su cui avrebbe fatto leva l’insurrezione bolscevica.
Dal primo dopoguerra a oggi
Il richiamo nazionalista fu ...
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Sistema convenzionale di divisione del tempo: l’intervallo base di tale divisione è di solito l’anno (c. annuale), la cui durata è fissata in modo che si discosti il meno possibile dalla durata media astronomica [...] la Gran Bretagna lo adottò soltanto nel 1752 (si passò dal 2 al 14 settembre) e la Russia soltanto nel 1918, subito dopo la vittoria della Rivoluzione bolscevica (si passò dal 31 gennaio al 14 febbraio). La Chiesa ortodossa usa tuttora in gran parte ...
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bolscevico
bolscevìco (meno corretto bolscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo bol′ševik «maggioritario» tratto da bol′šenstvo «maggioranza»] (pl. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – 1. Appartenente alla frazione di maggioranza del...