autodeterminazione
Marzia Ponso
Il diritto dei popoli ad autogovernarsi
Nel linguaggio politico, l'autodeterminazione è il diritto di un popolo a scegliersi liberamente una struttura politica e condizioni [...] particolare importanza nelle lotte di vari popoli (europei e americani) per l'indipendenza e l'unità nazionale. La Russiabolscevica proclamò nel 1917 il diritto all'autodeterminazione dei popoli dell'ex impero zarista.
Al termine della Prima guerra ...
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anticomunismo
Con a. si intende tanto l’antagonismo ideologico e religioso nei confronti del comunismo, quanto l’attività organizzata di Stati e movimenti politici avversi all’Unione Sovietica. La mobilitazione [...] contro la Russiabolscevica si ebbe fin dai mesi conclusivi della Prima guerra mondiale, ma la prima alleanza internazionale contro il comunismo è sicuramente il patto anticomintern, firmato a Berlino dalla Germania e dal Giappone il 25 nov. 1936. ...
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Kojeve, Alexandre
Kojève, Alexandre
Filosofo russo, naturalizzato francese (Mosca 1902 - Bruxelles 1968). Figlio di un’agiata famiglia borghese, nipote di Vassilij Kandinskij, nel 1920 fuggì dalla Russia [...] bolscevica. Segnato dal nichilismo fin dagli anni precedenti all’esilio, nei quali sviluppò un’originale filosofia della «in-esistenza», dopo un periodo di studio a Heidelberg con Jaspers, si stabilì a Parigi nel 1926. Decisivo fu qui l’incontro con ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] Caspio. I due ultimi bacini sono divisi da serie di colline: il Rialto Centrale Russo, che non giunge a 300 m di altezza, e le Alture del Volga (390 una politica più in linea con la teoria bolscevica. Dal 1928 si procedette all’elaborazione di piani ...
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RUSSIA BIANCA (A. T., 69-70; in russo Belorossija)
Giuseppe CARACI
Ettore LO GATTO
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Una delle sette repubbliche federate dell'U.R.S.S. (Beloruskaja Socialističeskaja Sovetskaja Respublika), la più [...] già sviluppata nei Bianco-Russi ancora prima della rivoluzione bolscevica, di un proprio al massimo (Vitebsk) ogni anno.
Come s'è accennato, il territorio della Russia Bianca è ripartito fra i due bacini della Dvina occidentale (Daugava) e del ...
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Russia, storia della
Francesco Tuccari
Dagli zar al postcomunismo
La Russia ha costituito il nucleo di due grandi formazioni storico-politiche ormai tramontate: l’Impero zarista (fino al 1917) e l’Unione [...] definitivamente il regime zarista. La seconda portò al potere i bolscevichi di Lenin e di Lev D. Trockij, che diedero vita a un regime comunista, posero fine alla partecipazione della Russia alla guerra e, instaurata una vera e propria dittatura ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] Gli inizi del nuovo Stato videro l’occupazione bolscevica nel nord-est e furono travagliati dal contenzioso il 13° sec. la L. pagana subì l’influsso della cultura russo-bizantina. Castelli-fortezze a pianta poligonale furono costruiti dal 13° sec. ...
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(romeno Basarabia) Regione dell’Europa centro-orientale (44.300 km2), posta tra il Prut, il Danubio, il Mar Nero, il Dnestr; politicamente è ora ripartita tra l’Ucraina (la parte più meridionale) e la [...] poi diventare, dal 18° sec. in poi, motivo di contesa tra Russi e Turchi. Nel 1812 fu annessa alla Russia, che incluse in essa parte del delta del Danubio.
Dopo la rivoluzione bolscevica, la B. si dichiarò indipendente e decise l’unificazione con la ...
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Stato della Transcaucasia, confinante a N e a NE con la Federazione Russa, a SE con l’Azerbaigian, a S con l’Armenia, a SO con la Turchia; a O si affaccia sul Mar Nero con uno sviluppo costiero di 310 [...] 17° sec. con la Persia, poi l’affacciarsi a N dell’Impero russo compromisero per sempre l’indipendente sviluppo della G., che sin dal 16° . Jašvili e T. Tabidze) seguì la rivoluzione bolscevica, che diede vita alla letteratura proletaria.
Notevole la ...
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Uomo politico russo (Simbirsk 1881 - New York 1970). Socialista moderato, dopo la rivoluzione del febbr. 1917 fu ministro della Giustizia, poi della Guerra e infine (luglio) primo ministro. Contrario a [...] , si scatenò la rivolta contadina e trovò terreno sempre più fertile la propaganda dei bolscevichi, soprattutto in seguito al fallimento della grande offensiva russa in Galizia. Dopo la rivoluzione d'ottobre, K. cercò inutilmente di riprendere la ...
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bolscevico
bolscevìco (meno corretto bolscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo bol′ševik «maggioritario» tratto da bol′šenstvo «maggioranza»] (pl. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – 1. Appartenente alla frazione di maggioranza del...