Scrittore romeno, nato a Bacău in Moldavia nel 1819 (secondo il Bogdan-Duică); secondo altri, nel 1821. Malsicuri sono anche il mese e il giorno: il 14 giugno (secondo N. Iorga), più probabilmente però [...] gentile dalla lingua sonora e pura, nel cui animo si accolgono i sentimenti, le nostalgie e lo slancio del popolo rumeno, la cui prodezza glorificò, le cui sofferenze pianse, la cui bontà cantò" (D. C. Ollănescu, V. Alecsandri, Bucarest 1894); "il ...
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GUALINO, Riccardo
Francesco Chiapparino
Nacque a Biella, il 25 marzo 1879, da Giuseppe, titolare di una piccola azienda di oreficeria destinata ad avere un certo sviluppo nei primi decenni del nuovo [...] nello stesso 1908 dei 20.000 ettari della tenuta di Listwin, in Volinia (Ucraina occidentale), di tre concessioni del governo rumeno su altrettante aree boschive nei Carpazi orientali (Casin, Soveja e Tulnici, per 7000 ettari complessivi) e, l'anno ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Storti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La Romania è un Paese fortemente arretrato che tra il 1913 e il 1918 amplia i propri [...]
In Romania, alla fine della guerra, il movimento comunista non conta che poche centinaia di persone, peraltro etnicamente neanche rumene. L’URSS è inoltre considerata nemico nazionale poiché dal 1940 si è annessa la Bessarabia. Nel Fronte Popolare ...
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surrealismo Movimento di avanguardia nato in Francia nei primi anni 1920, che ebbe vasta diffusione internazionale nel periodo tra le due guerre mondiali, estendendo la sua influenza dal campo letterario [...] dalla grande esposizione internazionale alla Galerie des beaux-arts di Parigi del 1938, mentre si uniscono al movimento artisti come il rumeno J. Hérold, il cileno S. Matta e il cubano W. Lam. La guerra civile spagnola e le tensioni in Europa ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] lo stile musicale praticato dai musicisti ebrei dell’Europa centro-orientale; contiene elementi del folclore tedesco, polacco, ungherese, rumeno, ai quali si uniscono antiche formule di canto e preghiera ebraiche, una base tonale che mescola modi ...
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MARSILI, Luigi Ferdinando
Mario LONGHENA
Francesco VERCELLI
Scienziato, viaggiatore e uomo politico, nato in Bologna il 20 luglio 1658, morto ivi il i° novembre 1730. Non compì studî veramente regolari: [...] . d. Sc. di Bologna, Mem. intorno a L. F. M., Scritti inediti di L. F. M., Autobiografia di L. F. M., Bologna 1930; C. Tagliavini, Il "Lexicon Marsilianum". Dizionario latino-rumeno-unghereses del sec. XVII. Studio filologico e testo, Bucarest 1930. ...
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INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA.
Massimo Tiberi
– Produzione e mercati. La trasformazione dei gruppi. Le vetture. La tecnica. Bibliografia.
Trasformazioni profonde hanno segnato il settore dell’i. a. negli [...] Ferrari.
In controtendenza Ford, che ha deciso di rafforzare il marchio generalista tradizionale, e Renault, che con il marchio rumeno Dacia ha seguito, con ottimi risultati commerciali, la strada del low cost anche per i Paesi più maturi.
La tecnica ...
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Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ sillaba (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa. [...] 139).
Nelle lingue del mondo sono attestati anche elementi vocalici asillabici di media apertura; ad es., nei dittonghi ascendenti del rumeno, oltre a [j] e [w], si trovano anche [e̯] e [o̯]: beata [ˈbe̯ata] «ubriaca»; coarda [ˈko̯arda] «corda» (cfr ...
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ROSSI-LEMENI, Nicola
Gianfranco Landini
ROSSI-LEMENI, Nicola. – Nacque a Istanbul il 6 novembre 1920, figlio di Paolo e di Xenia Lemeni Makedon. Il padre, ufficiale già nell’esercito zarista, e dopo [...] del direttore d’orchestra Tullio, nel 1952 conobbe a Firenze, durante le recite dei Puritani, il giovane e avvenente soprano rumeno Virginia Zeani, che sposò nel 1957, dando vita a una coppia felice nella vita e nell’arte. Nel 1958 dal matrimonio ...
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MANCINI, Grazia
Laura Guidi
Nacque a Napoli il 16 maggio 1841 da Pasquale Stanislao e da Laura Beatrice Oliva. Fu la prima di undici figli (alcuni dei quali morti in tenera età).
La famiglia paterna [...] , di cui già aveva fatto parte la madre. Molti dei suoi lavori furono tradotti (in francese, tedesco, inglese, svedese e rumeno) e recensiti favorevolmente, in Italia e all'estero. A Roma si impegnò sul piano filantropico ed educativo.
Fu tra le ...
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slavismo
s. m. [der. di slavo]. – 1. Quanto è proprio del mondo slavo, usanza venuta dal mondo slavo. In linguistica, parola o locuzione propria delle lingue slave o di una lingua slava, considerata in sé o in quanto introdotta in un’altra...
babesia
babèṡia (o babeṡièlla) s. f. [lat. scient. Babesia o Babesiella, dal nome dello scopritore, il medico rumeno V. Babeş (1854-1936)]. – Genere di protozoi piroplasmidi, parassiti del sangue dei bovini e degli ovini.