Il circo era presso i Romani l'edificio destinato alle corse dei carri; talvolta vi si davano anche le lotte dei gladiatori e le cacce (venationes), specie prima che si costruissero a questo scopo gli [...] , in Pauly-Wissowa, Real-Encyclopädie, s. v.; E. De Ruggiero, in Dizionario epigrafico, s. v.; J. Durm, Die Baukunst der .; per i circhi di Roma, O. Richter, Topographie der Stadt Rom, Monaco 1901, passim; per il Circo Flaminio, G. Marchetti-Longhi ...
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GALLIENO (P. Licinius Egnatius Gallienus)
Gastone M. Bersanetti
Imperatore romano dal 253 al 260 d. C. insieme col padre Valeriano, poi da solo fino al 268. Di nobilissima origine, nacque intorno al [...] Spagna, che sotto l'autorità di Postumo formarono l'Impero romano delle Gallie. Come in Occidente, così in Oriente l'imperatore e decisa energia avrà loro aperta.
Bibl.: R. Paribeni, in De Ruggiero, Dizion. Epigr., III, pp. 425-430; A. von Domaszweski ...
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Regione d'Asia Minore che occupa la parte sud-orientale di quella penisola. È una vasta regione di transito fra l'Armenia e la Siria, confinante a ponente con la Panfilia, a settentrione con la Isauria, [...] un praeses.
Gli avvenimenti più notevoli durante la storia del dominio romano furono la nascita a Tarso di S. Paolo, la morte Vaglieri, s. v. Cilicia, in Dizionario epigrafico, di E. De Ruggiero, II, 222-36; W. Heberdey e A. Wilhelm, Reisen in ...
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Figlio di Costantino il Grande e dell'imperatrice Fausta, cesare dal 323 o 324 al 337, augusto dal 337 al 361. Nacque probabilmente a Sirmio in Pannonia, il 7 agosto 317 o 318. Fu eletto cesare dal padre [...] , Londra 1897, pp. 220-87, 357-415; H. Schiller, Geschichte der röm. Kaiserz., II, Gotha 1887, pp. 238-331; O. Seeck, in Pauly 1911, pp. 1-302 e App., pp. 377-492; E. Ferrero, in De Ruggiero, Diz. epigr., II, pp. 663-676; E. Stein, Gesch. des spätröm. ...
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Com'è chiaramente indicato dalla composizione della parola (Διὸς κοῦροι), sono costoro gli eroi figli di Zeus. In numero di due, Castore (Κάστωρ) e Polluce (Πολυδεύκης), insieme con Elena, andata sposa [...] p. 159 seg., passim; A. Furtwängler e K. Reichhold, Griech. Vasenmalerei, Monaco 1906, tavv. 8-9, 38-39; E. De Ruggiero, Il Foro Romano (per il tempio dei Dioscuri), Roma 1913, p. 164 segg.; v. pure per lo stesso tempio: S.B. Platner, A topographical ...
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PANTELLERIA (A. T., 27-28-29)
Giuseppe PALADINO
Giovanni PEREZ
Vincenzo EPIFANIO Guido LIBERTINI
È l'antica Cossyra, isola a SO. della Sicilia, della quale si considera una dipendenza, sebbene sia [...] di un municipium romano.
Passò dai Romani ai Vandali, poi ai Bizantini, infine agli Arabi. Ruggiero II di Sicilia l Pantelleria, Monaco 1895; id., Pantelleria, in Mittheil. d. arch. Inst., Röm. Abt., XIII (1898), pp. 367-398; P. Orsi, Risultati di ...
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OTRANTO (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Arturo SOLARI
Raffaele CIASCA
Vincenzo VERGINELLI
Città della provincia di Lecce, che sorge sul Mare Adriatico, e propriamente all'inizio [...] dal patriarca di Costantinopoli, più tardi dal pontefice romano. I segni della tradizione e del culto greci rimasero nel 1255 dalle truppe saracene di Manfredi. Fu fortificata da Ruggiero di Lauria. Fu occupata nel 1348 da Luigi di Ungheria ...
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Le ferie rappresentavano la parte dei giorni dell'anno dedicata al culto pubblico e privato degli dei (dies fasti). La forma più antica della voce è fesiae (Fest., p. 86, 264). Tutti i giorni feriati erano [...] occupavano 65 giorni dell'anno. Nel sec. IV il popolo romano dedicava ai giuochi circa la metà del suo tempo (175 G. Weinberger, in Dizionario epigr. di ant. romane, di E. De Ruggiero, III, p. 52 segg.; G. Wissowa, in Pauly-Wissowa, Real-Encyclopädie ...
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GIUNONE (Iuno)
Giulio GIANNELLI
Biagio PACE
Antica divinità latina divenuta, in progresso di tempo, una delle dee principali della religione ufficiale e privata dei Romani. L'identificazione, ammessa [...] di sc. e lettere (classe di lett. sc., mor. e stor.), s. 3ª, XXIII-XXIV (1915), v, pp. 173-194; id., in E. De Ruggiero, Dizionario epigraf. di antichità rom., IV, Roma 1931; E. L. Schilds, Juno, a study in early Roman religion, Northampton 1926. ...
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Il denaro fu l'unità monetaria presso i Romani; per la sua bontà, incontrò largo favore anche nei popoli confinanti dell'Impero. Il nome rivisse poi nel Medioevo (fr. dénier), dopo la riforma monetaria [...] al tempo di Nerone a 1/96 di libbra (3 scrupoli). Il denaro romano fu emesso originariamente su un piede che dava un rapporto di 240 fra l , ecc.
Bibl.: L. Cesano, Denarius, in E. De Ruggiero, Dizionario epigrafico s. v.; id., La effige di Roma sulle ...
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