ASSELTA, Domenico
Tommaso Pedio
Nacque in Laurenzana (Potenza) il 30 luglio 1817 da Francesco e da Violante Asselta. Sua madre era figlia di un omonimo Domenico Asselta, che, capomassa nel 1799 al seguito [...] del cardinale Ruffo, aveva aderito invece dopo il 1806 al nuovo regime e, nel 1820, era divenuto alto dignitario della carboneria, maggio 1848 l'insurrezione in Calabria, egli fu fautore della partecipazione armata a sostegno di essa e, nel luglio, ...
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ASSANTI, Damiano
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Nacque il 9 luglio 1809 da Francesco e Maddalena Rodio a Catanzaro, dove la famiglia, di Squillace, imparentata con Florestano e Guglielino Pepe, si era rifugiata per sfuggire alle [...] Ruffo. Da Squillace, dove la famiglia era ritomata, col fratello maggiore Cosmo si recò a Napoli, presso gli zii Pepe, per completare gli studi; ebbe occasione allora di 15 sett. 1845, Dopo la rivolta di Reggio Calabria (3 sett. 1847), riuscì a ...
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ALDIGERIO, Leonardo de
Francesco Natale
Nato con ogni probabilità a Messina verso la fine del XII secolo, nel 1227, secondo una notizia non controllabile dell'annalista messinese Gallo, era giudice [...] Messina. Capeggiò la successiva rivolta contro il Ruffo e le spedizioni contro Taormina e il castello di Calanna in Calabria; in questa ultima impresa il figlio di A. fu fatto prigioniero dal Ruffo. Dopo la sottomissione della città a Manfredi (1258 ...
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ADDONE, Basileo Giovanni Pasquale
Tommaso Pedio
Nato a Potenza il 10 febbr. 1772 da Gaetano, dottore in utroque iure e ricco proprietario, dopo lo scioglimento della municipalità repubblicana di Potenza [...] attivamente alla resistenza contro le forze del cardinale Ruffo.
Sfuggito, nel maggio del 1799, all' storiche di Basilicata, Potenza 1915, pp. 87 ss.; T. Pedio, Uomini e martiri di Basilicata durante il Risorg., in Arch. stor. per la Calabria e ...
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ACETI, Tommaso
Fiorenza Fiorentino
Nacque a Figline (Cosenza) il 24 o il 29 ott. 1687. Studiò a Cosenza e, ordinato sacerdote, si recò a Napoli, dove continuò i suoi studi all'università sotto la guida [...] Ruffo e del cardinale A. Albani; questi gli conferì un chiericato beneficiale nella basilica di S. Pietro. L'A. fece parte di varie accademie fra cui l'Arcadia di , p. 6; V. G. Galati, Gli scrittori delle Calabrie, I, Firenze s.d. [ma 1928], p. 38; ...
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Feudatario calabrese (sec. 15º); capo del ramo principale della famiglia R., si ribellò a re Ladislao. Questi venne ad assediarlo in Calabria, gli smembrò la signoria, la più vasta della regione, e lo [...] costrinse a esulare in Francia, da dove R. ritornò con Luigi III d'Angiò, da cui riottenne i suoi territorî ...
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Feudatario (m. 1257): fu fatto giustiziere, poi maresciallo del Regno, da Federico II, cui fu fedelissimo. Conte di Catanzaro (1253), vicario di Corrado IV in Sicilia e Calabria, si staccò invece da Manfredi [...] le sue tendenze autoritarie dai Messinesi, la protezione della curia romana non fu sufficiente a salvarlo: vinto da Manfredi in Calabria, perdette la contea di Catanzaro, che fu assegnata alla rivale famiglia dei Lancia, e fu assassinato da sicarî. ...
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Pronipote (sec. 13º) di Pietro I, ritornò in Calabria con gli Angioini e vi ricostruì la fortuna della famiglia. Dopo aver debellato i fautori calabresi di Corradino (1268), s'impegnò, durante la guerra [...] del Vespro, per conservare la Calabria agli Angioini, soprattutto con l'efficace difesa da lui fatta di Catanzaro (1280-81). ...
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