L'Ottocento: scienze mediche. Un nuovo modo di fare la diagnosi
Joel D. Howell
Jacalyn Duffin
Un nuovo modo di fare la diagnosi
Una nuova concezione della malattia
di Joel D. Howell
Nel corso dell'Ottocento, [...] più sottili e all'utilizzo di nuove sostanze per colorare i campioni.
Nel 1858 il patologo tedesco RudolfVirchow (1821-1902) pubblicò Die Cellularpathologie (La patologia cellulare), nella quale descriveva la condizione fisiologica e patologica del ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: biologia. L'antropologia fisica
Renato G. Mazzolini
L'antropologia fisica
È difficile concepire una dissonanza maggiore tra quanto affermò il farmacista e naturalista Julien-Joseph Virey [...] quei resti fossero da attribuire a un idiota idrocefalo o, comunque, fossero di natura patologica come sentenziò RudolfVirchow. Studi e rinvenimenti successivi avrebbero mostrato che l'eminente patologo di Berlino si sbagliava.
Per quanto riguarda ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Le specificita della materia vivente
Gilberto Corbellini
Le specificità della materia vivente
Apartire dalla seconda metà dell'Ottocento le scienze [...] dagli allievi di Johannes Muller, in particolare da Carl Ludwig e dalla scuola di patologia cellulare ispirata da RudolfVirchow. Negli ultimi decenni dell'Ottocento la fisiologia era la regina delle scienze biologiche, quantomeno nell'istruire la ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: biologia. La teoria cellulare
François Duchesneau
La teoria cellulare
Nel XIX sec. la teoria cellulare assume una posizione di primo piano in tutti i programmi di ricerca morfologici e [...] differenziamenti.
Questo errore, che finirà per essere corretto soltanto dopo il 1855, quando Robert Remak e RudolfVirchow elaborarono la loro versione della teoria cellulare, può avere due possibili spiegazioni. Le vere e proprie membrane ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'anatomia patologica e la clinica
Giuseppe Ongaro
L'anatomia patologica e la clinica
La riforma cinquecentesca dell'anatomia costituì la condizione indispensabile [...] patologia d'organo', l'aspetto della sua opera che ha influenzato maggiormente il successivo sviluppo della medicina. RudolfVirchow (1821-1902), il fondatore della patologia cellulare, nel 1894 gli tributò il riconoscimento definitivo giudicando il ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dalla patologia cellulare alla patologia molecolare
Paolo Mazzarello
Dalla patologia cellulare alla patologia molecolare
A partire [...] ), parallelamente a un'esplicita negazione della dottrina del blastema, costituirono i presupposti fondamentali dell'opera di RudolfVirchow (1821-1902), che metteva capo a un cambiamento radicale delle assunzioni teoriche che avevano inizialmente ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: biologia. L'evoluzionismo darwiniano: successi e controversie
Giuliano Pancaldi
L'evoluzionismo darwiniano: successi e controversie
La pubblicazione dell'opera On the origin of species [...] il trambusto generale.
Le incertezze sull'antichità dei resti di Neander e il dubbio, alimentato da autorità quali RudolfVirchow (1821-1902), che si trattasse di un individuo dai tratti patologici furono sopiti solo nel 1886 dopo nuovi ritrovamenti ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: biologia. Microscopia e istologia
Brian Bracegirdle
Microscopia e istologia
Microscopi
All'inizio dell'Ottocento, il microscopio composto era ancora largamente insoddisfacente, poco [...] il Royal College of Surgeons, che qui raccolse la sua ampia collezione di preparati.
In quegli stessi anni, RudolfVirchow (1821-1902) aveva intrapreso le sue ricerche destinate a rivoluzionare lo studio dell'istologia e della medicina. Respinte ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Epidemiologia
Alessandra Parodi
Paolo Vineis
Epidemiologia
Il termine epidemiologia rimanda all'antico significato di epidemia, ossia [...] sul livello microscopico di cellule e microorganismi. L'emblema della multipolarità della medicina ottocentesca è rappresentato da RudolfVirchow (1821-1902) che riunisce in sé la figura del patologo, alla ricerca dei 'luoghi' microscopici interni ...
Leggi Tutto
Pier Cristoforo Giulianotti
Chirurgia robotica
«Esse autem chirurgus debet ... manu strenua, stabili, nec umquam intremescente ...; acie oculorum acri claraque ...» (Aulo Celso, De medicina)
Chirurgia [...] Bassini nel 1884.
I progressi dell’anatomia patologica, legati principalmente all’opera del patologo tedesco RudolfVirchow, resero possibile la comprensione delle malattie affrontabili chirurgicamente. La nascita della neurochirurgia si deve all ...
Leggi Tutto
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...