Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] arte figurativa del cinema. Su questo sfondo culturale deve essere letto anche il contributo di un tedesco trasferitosi in Italia, RudolfArnheim, qui attivo tra il 1933 e il 1938. Egli nei suoi testi osserva come l'immagine filmica sia separata dal ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] a tre schermi, antenato del futuro Cinerama. Contro di essa uno dei primi a mobilitarsi fu lo psicologo della percezione RudolfArnheim, che nel 1932 in un suo famoso saggio, Film als Kunst, mostrò che il cinema non è meccanica riproduzione del ...
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Espressionismo
Leonardo Quaresima
Le origini dell'Espressionismo
Con il termine Espressionismo si indica l'orientamento artistico che si diffuse nella seconda metà degli anni Dieci nell'Europa centrale, [...] l'E., nel dopoguerra, progressivamente estese la sua influenza. È la valutazione, del resto, cui era giunto RudolfArnheim, pur partendo da un giudizio fortemente critico e limitativo. Le proposte figurative del film vennero giudicate superate dalla ...
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Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] l'arte cinematografica (e qui la posizione di Tynjanov coincide in pieno con quella che sarebbe stata sostenuta da RudolfArnheim). Nell'idea di un 'cinema poetico' il trasferimento di alcuni principi formali dal piano del linguaggio verbale a quello ...
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