MORELLO, Vincenzo (Rastignac)
Scrittore e giornalista, nato a Bagnara (Reggio Calabria) il 10 luglio 1860, morto a Roma il 30 marzo 1933. Laureatosi in legge nel 1884 a Napoli, dove aveva esordito nel [...] albero del male (ivi 1914); Il libro della guerra (Torino 1915); L'Adriatico senza pace (Milano 1919); Il rovetoardente (Firenze 1926); Dante, Farinata, Cavalcanti (Milano 1927); La Germania si sveglia (Roma 1931); Il conflitto dopo la conciliazione ...
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Romanziere e drammaturgo norvegese, nato a Drammen il 17 novembre 1891.
Acuto analista della mentalità protestante di un piccolo mondo provinciale, in cui gli spiriti educati al rigorismo pietistico si [...] nella conversione e nel nostalgico ritorno alla Chiesa cattolica come ha fatto la Undset nel suo romanzo Den braendende Busk, Il rovetoardente, 1930. Anche negli scritti più recenti (To levende og en död, Due vivi e un morto, 1931; Agner i stormen ...
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Scrittrice (Roma 1868 - Bagnore, Santa Fiora, 1933); esordì con volumi di versi e tentò anche il teatro, ma il meglio della sua copiosa produzione è costituito da una narrativa a sfondo naturalistico provinciale. [...] , riscattata tuttavia da vive descrizioni di ambienti e paesaggi e dal delicato disegno di alcune figure femminili. Si ricordano: Rovetoardente, 1905; Il miracolo, 1909; All'uscita del labirinto, 1915; Il dio nero, 1921; Lampade nel sacrario, 1929 ...
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teofania Manifestazione sensibile della divinità. Nell’uso scientifico moderno il concetto generalizzato di t. presuppone una divinità personale, mentre per il caso di una manifestazione di forze soprannaturali [...] sue ipostasi (per es., la voce), ora in forma umana ora in forma angelica, ora invece come fuoco (nel caso del rovetoardente) o come colonna di fumo. In un senso meno preciso si possono considerare come t. anche altre manifestazioni sensibili della ...
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Scrittrice norvegese (Kalundborg, Danimarca, 1882 - Lillehammer 1949). Fu a Roma nel 1909, si convertì al cattolicesimo (1925) e fu insignita del Premio Nobel nel 1928. Decisa avversaria del nazismo fin [...] il 1930 sulla sua tematica religiosa in altri romanzi di vita moderna come Gymnadenia (1929); Den braendende busk ("Il rovetoardente", 1930). Ha anche lasciato una biografia del poeta danese S. S. Blicher e il volume autobiografico Lykkelige dager ...
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Scrittore ungherese (Nagyfény 1899 - Budapest 1969); trascorse la gioventù in mezzo ai contadini della Ormányság, nella regione transdanubiana. Nei suoi romanzi (Szép Zsuska "Bella Zs.", 1924; Börtön "Carcere", [...] . Dopo la seconda guerra mondiale la sua problematica si è allargata, mostrandosi K. attento al destino dell'umanità nei romanzi: Vizöntő "Acquario", 1948; Az égő csipkebokor "Il rovetoardente", 1957; Új ég, új föld "Nuovo cielo, nuova terra", 1958. ...
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Pittore (n. Bouvignes o Dinant 1500 circa - m. 1550 circa), forse nipote di J. Patenier dalla maniera del quale derivò lo stile dei suoi paesaggi, l'intonazione fredda e preziosa dei colori, evolvendosi [...] poi la sua fantasia in senso manieristico. Opere principali: La miniera di rame (Firenze, Uffizi) e Mosè presso il rovetoardente (Napoli, Museo nazionale di Capodimonte). ...
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(ebr. Yitrẓ) Nella Bibbia, sacerdote madianita, suocero di Mosè, che pascolando le sue greggi in Madian ebbe la visione del rovetoardente. ...
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CROCIATI
J. Folda
L'appellativo di c., derivato dalla croce che essi portavano raffigurata sul petto, si riferisce ai soldati che parteciparono alle spedizioni militari cristiane in Terra Santa per [...] stilistici acritani, ma molte mostrano una iconografia sinaitica, nella raffigurazione di santi venerati sul monte Sinai o del Rovetoardente, in base alla quale si deve presumere che siano state realizzate per il monastero o eseguite nel monastero ...
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GELLÉE, Claude, detto Claude Lorrain (Lorenese)
Monica Grasso
, Claude Nacque a Chamagne nel Ducato di Lorena, da Jean e Anne Padose, terzogenito di sette figli di cui sei maschi e una femmina. L'anno [...] pendant tra il 1664 e il 1667, e un quinto dipinto nel 1679. Tra questi ricordiamo il Paesaggio con Mosè e il rovetoardente e il suo pendant, la Marina con Ezechiele che piange sulle rovine di Tiro, interpretato quest'ultimo anche come Marina con s ...
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roveto
rovéto s. m. [lat. rubētum, der. di rubus «rovo»]. – Cespuglio o insieme di cespugli di rovi; luogo dove crescono molti rovi: un r. carico di fiori (D’Annunzio); passando per un r. si strappò il vestito. Nella Bibbia, il r. ardente,...
percuotere
percuòtere (pop. o poet. percòtere) v. tr. [lat. percŭtĕre, comp. di per-1 e quatĕre «scuotere»] (io percuòto, ecc.; pass. rem. percòssi [ant. o raro percotéi], percotésti, ecc.; part. pass. percòsso; fuori d’accento sono in uso...