Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] sua vita sono rappresentate in numerosi episodi (Mosè salvato dalle acque, Uccisione dell’egiziano, Le figlie di Ietro, Il rovetoardente, La morte dei primogeniti). Protagonista dell’Esodo degli Ebrei dall’Egitto (con le varie storie a partire dal ...
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L’insieme degli effetti calorifico e luminoso della combustione, che si manifestano nella fiamma. Il termine ha un uso figurato in fisica e in matematica.
Antropologia
Il possesso del f. è una delle più [...] (della collera umana e divina, delle sofferenze ecc.), il f. è preso come simbolo, soprattutto della maestà o presenza di Dio (il rovetoardente, Esodo 3, 1-5; la colonna di f. nel deserto, Esodo 13, 21-22; nel Nuovo Testamento, le lingue di f. della ...
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teofania Manifestazione sensibile della divinità. Nell’uso scientifico moderno il concetto generalizzato di t. presuppone una divinità personale, mentre per il caso di una manifestazione di forze soprannaturali [...] sue ipostasi (per es., la voce), ora in forma umana ora in forma angelica, ora invece come fuoco (nel caso del rovetoardente) o come colonna di fumo. In un senso meno preciso si possono considerare come t. anche altre manifestazioni sensibili della ...
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(ebr. Yitrẓ) Nella Bibbia, sacerdote madianita, suocero di Mosè, che pascolando le sue greggi in Madian ebbe la visione del rovetoardente. ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] verginale, viene evocata anche in cicli del Vecchio Testamento. Si tratta di alcune scene tra le quali quelle del Rovetoardente, del Letto di Salomone, come per es. nelle Omelie del monaco Giacomo Kokkinobaphos, del sec. 12° (Roma, BAV, Vat ...
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MONASTERO
A. Paribeni
Con il termine m. viene indicato, in generale, un complesso di strutture all'interno del quale trova sede una comunità di monaci, di norma definito da cinte murarie o da altro [...] rimarca principalmente la sua funzione di controllo nell'ambito del limes orientale, trascurando l'importante memoria del rovetoardente ivi venerata, che fu meta di ininterrotti pellegrinaggi per tutto il Medioevo. È evidente del resto l'importanza ...
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giudaismo
Elena Loewenthal
La religione del Libro: una complessa identità millenaria
Il giudaismo, o ebraismo, è la religione del popolo ebraico e la sua cultura. Ma non è solo questo: è anche un modo [...] è infatti un Dio che parla e detta la sua legge, ma è un Dio incorporeo, inafferrabile. Si rivela a Mosè nel rovetoardente, mentre per Elia è un soffio silenzioso. L'idolatria, la raffigurazione divina, è sentita dall'ebraismo come il grado peggiore ...
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roveto
rovéto s. m. [lat. rubētum, der. di rubus «rovo»]. – Cespuglio o insieme di cespugli di rovi; luogo dove crescono molti rovi: un r. carico di fiori (D’Annunzio); passando per un r. si strappò il vestito. Nella Bibbia, il r. ardente,...
percuotere
percuòtere (pop. o poet. percòtere) v. tr. [lat. percŭtĕre, comp. di per-1 e quatĕre «scuotere»] (io percuòto, ecc.; pass. rem. percòssi [ant. o raro percotéi], percotésti, ecc.; part. pass. percòsso; fuori d’accento sono in uso...