Pittore (Uzès 1435 circa - Avignone 1485 circa), attivo soprattutto ad Avignone. Autore della Resurrezione di Lazzaro (1461, Firenze, Uffizi), trittico commissionato da un legato papale in Fiandra, e del [...] Rovetoardente (1474-75, Aix-en-Provence, cattedrale), trittico commissionato da Renato d'Angiò. Agli elementi fiamminghi, evidenti nella prima opera, si aggiunge, nella seconda, un impianto monumentale che, soprattutto nell'elemento paesistico, ...
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Scrittrice (Roma 1868 - Bagnore, Santa Fiora, 1933); esordì con volumi di versi e tentò anche il teatro, ma il meglio della sua copiosa produzione è costituito da una narrativa a sfondo naturalistico provinciale. [...] , riscattata tuttavia da vive descrizioni di ambienti e paesaggi e dal delicato disegno di alcune figure femminili. Si ricordano: Rovetoardente, 1905; Il miracolo, 1909; All'uscita del labirinto, 1915; Il dio nero, 1921; Lampade nel sacrario, 1929 ...
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Scrittrice norvegese (Kalundborg, Danimarca, 1882 - Lillehammer 1949). Fu a Roma nel 1909, si convertì al cattolicesimo (1925) e fu insignita del Premio Nobel nel 1928. Decisa avversaria del nazismo fin [...] il 1930 sulla sua tematica religiosa in altri romanzi di vita moderna come Gymnadenia (1929); Den braendende busk ("Il rovetoardente", 1930). Ha anche lasciato una biografia del poeta danese S. S. Blicher e il volume autobiografico Lykkelige dager ...
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Scrittore ungherese (Nagyfény 1899 - Budapest 1969); trascorse la gioventù in mezzo ai contadini della Ormányság, nella regione transdanubiana. Nei suoi romanzi (Szép Zsuska "Bella Zs.", 1924; Börtön "Carcere", [...] . Dopo la seconda guerra mondiale la sua problematica si è allargata, mostrandosi K. attento al destino dell'umanità nei romanzi: Vizöntő "Acquario", 1948; Az égő csipkebokor "Il rovetoardente", 1957; Új ég, új föld "Nuovo cielo, nuova terra", 1958. ...
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Pittore (n. Bouvignes o Dinant 1500 circa - m. 1550 circa), forse nipote di J. Patenier dalla maniera del quale derivò lo stile dei suoi paesaggi, l'intonazione fredda e preziosa dei colori, evolvendosi [...] poi la sua fantasia in senso manieristico. Opere principali: La miniera di rame (Firenze, Uffizi) e Mosè presso il rovetoardente (Napoli, Museo nazionale di Capodimonte). ...
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GELLÉE, Claude, detto Claude Lorrain (Lorenese)
Monica Grasso
, Claude Nacque a Chamagne nel Ducato di Lorena, da Jean e Anne Padose, terzogenito di sette figli di cui sei maschi e una femmina. L'anno [...] pendant tra il 1664 e il 1667, e un quinto dipinto nel 1679. Tra questi ricordiamo il Paesaggio con Mosè e il rovetoardente e il suo pendant, la Marina con Ezechiele che piange sulle rovine di Tiro, interpretato quest'ultimo anche come Marina con s ...
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LOTTO, Lorenzo
Francesca Cortesi Bosco
Nacque a Venezia nel 1480. Nel testamento olografo del 25 marzo 1546 il pittore si dichiara "venetiano", "de circha anni 66". Del padre Tommaso, già defunto nel [...] in volo della pala contribuì la conoscenza di disegni dell'officina di Raffaello e degli studi per il Mosè e il rovetoardente della volta della stanza di Eliodoro, ridipinta nel 1514 (Cortesi Bosco, 1990, pp. 45 s.), studi usufruiti anche per l ...
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GRIMALDI, Giovan Francesco
Roberto Cannatà
, Nacque a Bologna, come riferiscono i suoi biografi e come conferma l'appellativo di bolognese con cui è designato in moltissimi documenti. L'anno di nascita [...] VII, ricevendo pagamenti dal 6 luglio 1656 al 27 luglio 1657, affrescando i due ovati raffiguranti Mosè ed il rovetoardente e Gli esploratori della Terra promessa (Wibiral, pp. 162 s.). La consistenza della somma ricevuta ha giustamente fatto ...
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COMERIO, Agostino
Fernando Mazzocca
Nacque a Locate (od. Locate Varesino, provincia di Como) il 12 maggio del 1784 dal pittore Filippo e da Lauretana Benini di Faenza. Dopo aver seguito gli insegnamenti [...] lago d'Orta, terminati nel 1824.
Sulla porta d'ingresso è l'Incontro di Ieftecon la figlia, a destra Mosè e il rovetoardente e a sinistra David che soffoca il leone; nella volta il Sogno di Giacobbe; nella cupola, Maria che intona l'inno di grazia ...
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PASCHETTO, Paolo Antonio
Silvia Silvestri
– Nacque a Torre Pellice (Torino) il 12 febbraio 1885, terzogenito di Enrico, pastore valdese originario di Prarostino, e di Luigia Oggioni, milanese, di famiglia [...] , Faro e Il Buon Pastore, Ancora e Agnello, Palma e Lampada, Giglio e Colomba, Monogramma di Cristo e Rovetoardente, Mensa eucaristica e Arca) lungo le navate laterali, dieci trifore con motivi floreali nelle finestre del matroneo, sette monofore ...
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roveto
rovéto s. m. [lat. rubētum, der. di rubus «rovo»]. – Cespuglio o insieme di cespugli di rovi; luogo dove crescono molti rovi: un r. carico di fiori (D’Annunzio); passando per un r. si strappò il vestito. Nella Bibbia, il r. ardente,...
percuotere
percuòtere (pop. o poet. percòtere) v. tr. [lat. percŭtĕre, comp. di per-1 e quatĕre «scuotere»] (io percuòto, ecc.; pass. rem. percòssi [ant. o raro percotéi], percotésti, ecc.; part. pass. percòsso; fuori d’accento sono in uso...