politica
Il termine p. deriva dall’aggettivo greco politikòs, a sua volta derivato da polis, città. Nel pensiero greco la riflessione politica incomincia come riflessione sulla giustizia, di origine [...] esecuzione delle leggi, che delega a un governo, revocabile in qualunque momento dal corpo sovrano stesso. Nella concezione di Rousseau la politica pervade tutti gli ambiti della vita dei cittadini, perché essi (che non devono dividersi in fazioni o ...
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repubblicanesimo
Tradizione di pensiero politico le cui origini sono da ravvisare nell’opera di Aristotele. Il r. trova forma nell’ideale ciceroniano di res publica, ossia di una comunità di persone, [...] di lettura delle società moderne rispetto a quelle antiche e in un ambito siffatto prendeva inoltre forma la riflessione di Rousseau sull’eguaglianza politica. Questo arrivava a declinare il r. nei termini di una indistinta volontà generale, dove le ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] calvinista ha gravato per secoli sulla cultura della Svizzera romanda e che a dissiparla non valsero né la rivolta di Rousseau né le aperture cosmopolite degli intellettuali di Coppet; come ha scritto P.-L. Borel (L'âme suisse romande, sa captivité ...
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Pluralismo
Nicola Matteucci
di Nicola Matteucci
Pluralismo
La parola
Il termine 'pluralismo', derivato dall'aggettivo sostantivato 'plurale', esprime il concetto di molteplicità e si contrappone - [...] Europa è lo Stato, massima espressione dell'unità politica. Aveva vinto la linea di Hobbes e - se si vuole - di Rousseau e Kant: il discorso si muove esclusivamente fra l'individuo e lo Stato, ignorando le società intermedie. La compattezza teorica ...
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Danza
Paul Spencer
Introduzione
La danza è una forma d'arte dotata di un suo linguaggio specifico che pone vari problemi interpretativi. Gli stessi danzatori incontrano difficoltà a esprimere la loro [...] argomento. La sua tesi evoluzionistica, inoltre, si basava su ipotesi puramente speculative del XVIII secolo, derivate da Rousseau e abbandonate dagli antropologi già da molti anni.
Tuttavia questa intuizione condusse Sachs in una direzione analoga a ...
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popolo
Complesso degli individui di uno stesso Paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti comuni, sono costituiti in collettività etnica e nazionale. [...] designa tutti coloro che non sono «privilegiati»; in seguito la Costituzione giacobina del 1793, riprendendo le idee di J.-J. Rousseau, collocò la sovranità nel p. e anche Napoleone fece riferimento più volte a questa fonte di legittimità. Nei Paesi ...
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Rivoluzione
RRoger Garaudy
di Roger Garaudy
Rivoluzione
sommario: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione non si definisce per i mezzi che impiega: a) la rivoluzione non si definisce per la violenza; b) [...] , contro la monarchia di diritto divino e contro la Chiesa che aveva sacralizzato il vecchio regime. Secondo il principio enunciato da Rousseau, essa riconosceva a ogni cittadino il diritto di obbedire solo alle leggi che egli si è dato da sé. Ma il ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] in contrasto con la tradizione radicale dell'illuminismo. I filosofi radicali del contratto sociale, in particolare Locke e Rousseau, opponevano l'idea di una legge di natura ai costrutti artificiosi e ingiusti della storia, partendo dal presupposto ...
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Psicanalisi
PPaul Ricoeur
Silvano Arieti
di Paul Ricoeur, Silvano Arieti
PSICANALISI
La teoria psicanalitica di Paul Ricoeur
Sommario: 1. Introduzione. 2. La psicanalisi come metodo d'indagine: a) [...] il vero requisito di una spiegazione analitica, risolvendo quello che era stato il problema di Hobbes, di Spinoza, di Rousseau, di Hegel, ossia la trasformazione della ‛guerra' in ‛diritto'. Rimane la questione di sapere se questa trasformazione sia ...
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Totalitarismo
KKarl D. Bracher
di Karl D. Bracher
Totalitarismo
sommario: 1. Definizioni e controversie. 2. Sviluppo e ‛autointerpretazione' del totalitarismo. 3. Possibilità di applicazione. 4. Conclusioni. [...] un modo o nell'altro ricorrerà sempre a quella finzione basilare che ha la sua espressione classica nella volonté générale di Rousseau. Nella versione contemporanea del totalitarismo è in gioco la finzione dell'unità totale di capo, partito e popolo ...
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rousseauiano
〈russoi̯àno〉 (o russoiano; anche, meno com., russoviano) agg. – 1. Appartenente o relativo a J.-J. Rousseau 〈rusó〉, scrittore, filosofo e teorico politico-sociale svizzero (1712-1778) e alle sue dottrine: il pensiero politico,...
nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...