SOCIETÀ CIVILE
Giuseppe Bedeschi e Salvador Giner
Storia del concetto
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di società civile nel giusnaturalismo moderno
Nel pensiero giusnaturalistico del Seicento 'società [...] la società civile è solo e soltanto la società politica, e, quindi, lo Stato.
Il concetto di società civile in Rousseau
Il quadro cambia radicalmente nel Settecento con il Discorso sull'origine e i fondamenti dell'ineguaglianza tra gli uomini (1755 ...
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Festa
Paolo Apolito
Introduzione
Il tema della festa è stato considerato nelle sue dimensioni religiose e politiche già prima di diventare oggetto di indagine delle scienze sociali, e anche quando lo [...] di C. Bianco e M. Del Ninno), Firenze 1981, pp. 46-57.
De Marinis, M., La festa tra utopia e politica in Jean-Jacques Rousseau, in Festa: antropologia e semiotica (a cura di C. Bianco e M. Del Ninno), Firenze 1981, pp. 72-87.
Durkheim, É., Les formes ...
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Filosofia e società
Carlo Augusto Viano
I termini del problema
Se si considera la filosofia come una forma di sapere, simile alla matematica o alle scienze della natura, il rapporto con la società potrebbe [...] riteneva che la critica razionale non potesse annullare negli uomini le paure dalle quali nasce la religione.Le idee di Rousseau ebbero un grande successo non solo in Francia e non solo tra i dotti. Esse esprimevano un rifiuto, che gli illuministi ...
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Popolo
Mario Caravale; Claudio Cesa
di Mario Caravale e Claudio Cesa
POPOLO
Antichità e Medioevo di Mario Caravale
Età antica
a) Il demos greco
La storiografia ha da tempo sottolineato la pluralità [...] evocare una realtà che ha una propria naturale consistenza. È questo il caso di J.G. Herder, che deve del resto molto a Rousseau, e per il quale il popolo è "la parte più numerosa, più utile e più rispettabile degli uomini" e sinonimo di umanità. Al ...
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uguaglianza
Entrata nella cultura occidentale con lo stoicismo e soprattutto con il cristianesimo – che considera tutti gli uomini dotati della stessa dignità, in quanto figli di un medesimo Padre – [...] e politiche soltanto a partire dal Seicento. I principali pensatori politici del 17° e 18° sec. – da ;Hobbes a Locke, da Rousseau a Kant – partono dall’ipotesi che gli uomini, nello stato di natura, siano liberi ed eguali e di conseguenza pongono l ...
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Opinione pubblica
Luciana Giacheri Fossati
La collettività discute e giudica
Quando si parla di opinione pubblica si fa riferimento sia alle persone che in quanto collettività giudicano gli accadimenti [...] legge morale, espressa dall’opinione pubblica, e la legge civile, emanata dal potere politico, distinzione ripresa poi da Rousseau nel Contratto sociale.
La funzione dell’opinione pubblica intesa come «uso pubblico della ragione in tutti i campi» è ...
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Comunita
Sergio Cotta
di Sergio Cotta
Comunità
sommario: 1. Introduzione. 2. Due significati principali del termine. 3. Alle origini dell'idea moderna di comunità. 4. La comunità e il pluralismo sociale. [...] , la quale non ha nulla a che fare con l'etica universale, che per lui consiste nell'amore del genere umano. Per Rousseau, invece, etica e politica si fondono, l'amore per il genere umano non ha senso e la comunità democratica costituisce l'orizzonte ...
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Suicidio
Realino Marra
Suicidio e scienze sociali
Nella cultura occidentale, dall'antichità fino a tutto il Settecento, il suicidio è stato oggetto prevalentemente di valutazioni giuridiche, morali [...] abrogate (Code pénal del 1791), anche in conseguenza dei molti e autorevoli interventi (Hume, Montesquieu, Rousseau, Beccaria) a favore della depenalizzazione della morte volontaria.
Ma appena esauritosi il controllo millenario del diritto ...
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conflitto sociale
Stefano De Luca
Antagonismo tra gruppi sociali
Tutte le società sono attraversate da conflitti sociali, ossia da contrasti per assicurarsi posizioni di potere, ricchezza e prestigio. [...] malattia. Ma quali sono le cause di tale malattia? La diagnosi di due grandi filosofi come Platone e Jean-Jacques Rousseau ‒ l'uno antico, l'altro moderno ‒ è sostanzialmente la stessa: la causa dei conflitti sta nel perseguimento degli interessi ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] religione, della Dea ragione o dell'Ente supremo, progetti che sono stati ricondotti all'influenza della filosofia di Rousseau. Rousseau aveva indicato nella teocrazia una minaccia non tanto per la libertà dei singoli, quanto per il potere civile dei ...
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rousseauiano
〈russoi̯àno〉 (o russoiano; anche, meno com., russoviano) agg. – 1. Appartenente o relativo a J.-J. Rousseau 〈rusó〉, scrittore, filosofo e teorico politico-sociale svizzero (1712-1778) e alle sue dottrine: il pensiero politico,...
nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...