Erudito, apologista benedettino (Montbrison 1733 - Saint-Maur 1794); maurino, editore dei Concilia Galliae (1º vol., 1789) e delle opere di Bossuet (1772-88), fu autore di scritti apologetici specialmente [...] contro Rousseau. Morì ghigliottinato. ...
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Scrittore francese (Montauban 1709 - Pompignan 1784), autore di due tragedie (Didon, 1734 e Zoraïde, 1735), di due raccolte di poesie sacre e odi (Ode sur la mort de J.-B. Rousseau, 1741; Poésies sacrées [...] et philosophiques, 1751-55). Entrò nell'Académie Française nel 1760 ...
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Letterata (Parigi 1725 - Rouen 1800); aprì nel palazzo del Tempio a Parigi un salotto che fu luogo di ritrovo, per molti anni, dei maggiori esponenti della cultura europea, J.-J. Rousseau e D. Hume furono [...] in corrispondenza epistolare con lei, che si adoperò attivamente per ottenerne la riconciliazione. Accusata al tribunale rivoluzionario durante il Terrore, fu assolta nel 1795 ...
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Saggista francese (Fougères 1890 - Parigi 1978). Di origini operaie, affrontò in numerosi saggi e libri di memorie il conflitto tra cultura borghese e cultura marxista da posizioni più vicine a Rousseau [...] e Michelet che non a Marx: Évangile éternel, 1927; Caliban parle, 1928; Conversion à l'humain, 1931; Journal d'un homme de quarante ans, 1936; Jeunesse de France, 1936. Caporedattore della rivista Europe ...
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Giornalista e critico letterario (n. Parigi 1772 - m. suicida 1829); collaborò alla Biographie universelle del Michaud, curò numerose edizioni di classici francesi e scrisse note e saggi su Voiture, Bossuet, [...] Montesquieu, Voltaire, Rousseau, ecc. Sotto la Restaurazione entrò a far parte, per decreto reale, dell'Académie Française (1816), e ne divenne "segretario perpetuo". ...
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Poeta e pittore svizzero (Zurigo 1730 - ivi 1788). Discepolo di J. J. Bodmer, nel duplice campo della sua attività sentì molto la natura, ma assai lontano dal polemico recupero che ne esigeva Rousseau [...] o da quello che ne aveva proposto Haller. La sua natura è arcadica, incantevole e fatua a un tempo; suo modello è Teocrito, suo genere poetico è l'idillio. Scrisse Idyllen (1756) e Neue Idyllen (1772), ...
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(Corinna o l'Italia) Romanzo in due volumi (1807) della scrittrice francese nota come M.me de Staël (1766-1817). Nella figura della protagonista, celebre poetessa, discepola, intellettualmente, di Voltaire [...] e, sentimentalmente, di Rousseau, l'autrice ha trasfuso le proprie esperienze di un viaggio in Italia e la sua concezione dell'amore femminile, che si sacrifica alle norme e ai pregiudizi della società. ...
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Scrittore irlandese (n. 1703 - m. Dublino 1783). Ricordato principalmente quale autore di un poema, Universal beauty (1735), lodato e riveduto da Pope, e del primo romanzo pedagogico inglese sul modello [...] dell'Émile di Rousseau, The fool of quality (5 voll., 1765-1770), ripubblicato in forma abbreviata nel 1781 col titolo Henry, Earl of Moreland. Nel 1738 il B. aveva tradotto il I e il II libro della Gerusalemne liberata ricevendone lodi da Hoole, il ...
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Scrittrice (Valenciennes 1726 - Parigi 1783). Dopo un infelice matrimonio col cugino d'Épinay, amò Dupin de Francueil e poi F. M. Grimm. Famosi furono i suoi salotti, di Parigi e della Chevrette (dove [...] di prim'ordine per la vita parigina di quegli anni), N. Piccinni. Collaborò alla Correspondance littéraire di Grimm e sotto l'influenza di Rousseau scrisse le Conversations d'Émilie (1774), trattato pedagogico premiato dall'Accademia di Francia. ...
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Poeta e uomo politico ottomano (Costantinopoli 1825 - Adana 1880). Tra i precursori del moto liberale in Turchia, collaborò alla redazione della Costituzione del 1876 e ricoprì alte cariche amministrative. [...] Tradusse dal francese opere di Molière e Rousseau; fu anche autore di un'antologia di poeti arabi, persiani e turchi. ...
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rousseauiano
〈russoi̯àno〉 (o russoiano; anche, meno com., russoviano) agg. – 1. Appartenente o relativo a J.-J. Rousseau 〈rusó〉, scrittore, filosofo e teorico politico-sociale svizzero (1712-1778) e alle sue dottrine: il pensiero politico,...
nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...