DE SIMONI, Alberto
Livio Antonielli
Nacque a Bormio (ora prov. di Sondrio) il 3 giugno 1740 ultimo dei cinque figli di Giovanni Battista, medico assai stimato, e di Maria Teresa Alberti.
La famiglia [...] vicende della prima Repubblica italiana nei giudizi di un diplomatico austriaco, Milano 1953, p. 37; S. Rota Ghibaudi, La fortuna di Rousseau in Italia, Torino 1961, pp. 134-37; P. Peruzzi, Progetto e vicende di un Codice civile, cit., passim, e in ...
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Federalismo
Massimo Luciani
La concezione oggi prevalente del f. è quella che potremmo definire dinamica, risalente soprattutto alle elaborazioni di C.J. Friedrich. Il f., infatti, è comunemente inteso [...] nella pubblica piazza.
Al contrario di quanto comunemente si ritiene da parte di alcuni, anche in J.-J. Rousseau sono presenti aspetti di 'federalizzazione', per quanto peculiare, parziale e anomala, almeno laddove egli constata che l'eccessiva ...
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Augusto Cerri
Abstract
Il buon andamento è riferibile all’attività legislativa, giurisdizionale, amministrativa, secondo le peculiarità di ciascuna ed, in ogni caso, consiste nella efficacia e, cioè, [...] nei medesimi casi alle stesse condotte, perseguendo l’utile comune nell’eguale rispetto di tutti. Ricordo il pensiero di Rousseau ed i suoi complessi svolgimenti; che la realtà contemporanea renderebbe ancor più complessi (cfr. Cerri, A., Uguaglianza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La critica del diritto giurisprudenziale e le riforme legislative
Maria Gigliola di Renzo Villata
La prima metà del Settecento tra conservazione e cambiamento
Critica del diritto giurisprudenziale e [...] dove si possono rilevare l’ascendente esercitato dall’Esprit des loix e gli accenti democratici di Jean-Jacques Rousseau, l’accoglimento della concezione volontaristica della legge quale abbozzata nella costruzione rousseauiana, e un’insistenza sulle ...
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DUNI, Emmanuele
Mauro Di Lisa
Nacque a Matera il 24 marzo 1714 dalle seconde nozze di Francesco, maestro di cappella nella città lucana, con Agata Vacca, originaria di Bitonto. Nella sua prima educazione [...] stessa Scienza nuova, il Finetti era stato spinto dalla lettura del Saggio duniano del 1760. Accostati ad Hobbes e Rousseau, maestro ed allievo venivano dunque accomunati in una stessa condanna: "At Deus, hominesque Dunio parcant, et Vico, et siqui ...
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GENOVESI, Antonio
Maria Luisa Perna
Nacque il 1° nov. 1713 a Castiglione (ora Castiglione del Genovesi), piccolo paese dell'Appennino campano a pochi chilometri da Salerno, primogenito dei quattro figli [...] accademiche sulla questione se sieno più felici gli scienziati o gl'ignoranti, in cui la ripresa della polemica con Rousseau si amplia a un riesame critico dello sviluppo delle società umana. I testi che nascono da questa attività multidisciplinare ...
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DEVOTI, Giovanni
Agostino Lauro
Nacque a Roma da Fabio, oriundo genovese, e da Maddalena Stella, veneziana, l'11 luglio 1744. Ricevuta l'istruzione primaria dal padre, compì gli studi umanistici dagli [...] e storiche, con un'analisi critica della letteratura non ortodossa e con frequenti richiami a Grozio, Dupin, Basnage, Voltaire, Rousseau "homo absurdissimi ingenii" (Ius can., I, p. 14) e altri, dei quali confuta le tesi di fondo, riaffermando la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Enrico Opocher
Giuseppe Zaccaria
Pensatore dalla forte vocazione filosofica, sempre pervasa da un’alta ispirazione etica che percorre l’intera sua opera e tutta la sua attività, Enrico Opocher fu allievo [...] di Enrico Opocher, pp. 189-214; F. Gentile, Enrico Opocher, pp. 215-34; M. Borrello, La questione della legge nella relazione tra Rousseau e Kant. La legge come etica e l’etica pura di kantiana, pp. 235-72).
Ricordo di Enrico Opocher: omaggio ad un ...
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società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione [...] un ordine formale che consolidi le prerogative dei singoli e renda possibile la coesistenza degli arbitri privati.
Per J.-J. Rousseau, la condizione naturale dell’uomo si presenta non come un originario stato di innocenza ma di semibestialità, e la s ...
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Religione. - La religione storicamente si attua nella vita associata; e, senza accogliere la teoria del Durkheim che la religione sia nata dalla società, non si può negare che fin dalle sue prime e più [...] di allora agiva, oltre il ricordo dell'esclusivismo particolarista delle abolite corporazioni d'arti e mestieri, l'insegnamento del Rousseau: Il importe, pour avoir bien l'énoncé de la volonté générale, qu'il n'y est pas de sociétés particulières ...
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rousseauiano
〈russoi̯àno〉 (o russoiano; anche, meno com., russoviano) agg. – 1. Appartenente o relativo a J.-J. Rousseau 〈rusó〉, scrittore, filosofo e teorico politico-sociale svizzero (1712-1778) e alle sue dottrine: il pensiero politico,...
nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...