Pedagogista italiano (Pontelagoscuro, Ferrara, 1908 - Padova 2004), professore nell'univ. di Padova (1953-78), direttore delle riviste Rassegna di pedagogia e Lumen. Il suo pensiero è informato ai principî [...] pedagogici (1951); Introduzione a una teoria della scuola (1951); Il problema pedagogico nell'"Emilio" di G. G. Rousseau (1956); Storia della pedagogia: secoli XVI-XVIII (in collab. con M. Peretti, 1958); Discorso educativo e discorso pedagogico ...
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Giurista e poligrafo francese (Amiens 1788 - Parigi 1868). Avvocato di fama, grande erudito, pubblicò in 26 volumi le CEuvres di R.-J. Pothier (1821-24), e in 56 volumi, con J.-F. Barrière, la Collection [...] sugli argomenti più varî sono sparsi nelle maggiori riviste del tempo (partic. nei Débats); scrisse anche numerose monografie (su Jacques Delille, 1817; Rollin, 1818; Voltaire, 1858; Rousseau, 1859; Gresset, 1863, ecc.) e opere letterarie e poetiche. ...
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Poeta e pensatore tedesco (Marbach, Württemberg, 1759 - Weimar 1805). Figlio di un medico militare, seguì il padre nei continui cambiamenti di residenza, finché (1773), per iniziativa del duca del Württemberg, [...] . La rigida disciplina provocò nel giovane i primi motivi di ribellione; intanto leggeva avidamente i classici, e Klopstock, Goethe, Rousseau, più tardi Shakespeare, e studiava filosofia e psicologia con J. F. Abel. Terminata l'accademia, entrò come ...
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Scrittore polacco (Leopoli 1895 - Varsavia 1978). Prof. (dal 1945) di filologia classica nell'univ. di Lublino, scrisse romanzi e racconti spesso ispirati a temi tratti dall'antichità (Eros na Olimpie [...] w płomieniach ("Il cielo in fiamme", 1936), ritrae la crisi spirituale dell'adolescenza. Autore di saggi su Petrarca, Rousseau, Wilde, traduttore (notevole la sua versione in prosa dell'Odissea, 1953), P. ha lasciato anche scritti critico-letterarî ...
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Scrittore (Le Havre 1737 - Éragny, Seine-et-Oise, 1814). Ebbe vita molto avventurosa; a dodici anni intraprese un viaggio alla Martinica; poi studiò (1757) all'École des Ponts-et-Chaussées, chiusa l'anno [...] morale (1798); il dramma La mort de Socrate (1808); Harmonies de la nature (1815); Vie et ouvrages de J.-J. Rousseau (1820). Di Rousseau egli fu, oltre che amico e compagno, affine anche per certi aspetti del carattere, l'interprete più fedele. B. de ...
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Filosofo e storico francese della filosofia (Auxerre 1898 - Parigi 1994), professore alla Sorbona (1941-68). Centrali nei suoi studî alcuni temi: Descartes e il cartesianesimo; la filosofia dell'Ottocento, [...] (1962); Benjamin Constant (1967); Les méditations métaphysiques de J.-J. Rousseau (1970; trad. it. 1977); Cartésianisme et augustinisme au XVIIe siècle (1978); Rousseau et Voltaire. Portraits dans deux miroirs (1983); Blaise Pascal, conversion et ...
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GENOVESI, Antonio
Maria Luisa Perna
Nacque il 1° nov. 1713 a Castiglione (ora Castiglione del Genovesi), piccolo paese dell'Appennino campano a pochi chilometri da Salerno, primogenito dei quattro figli [...] accademiche sulla questione se sieno più felici gli scienziati o gl'ignoranti, in cui la ripresa della polemica con Rousseau si amplia a un riesame critico dello sviluppo delle società umana. I testi che nascono da questa attività multidisciplinare ...
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Storico della filosofia italiano (Senigallia 1877 - Buenos Aires 1976). Prof. nelle univ. di Torino (1910) e di Bologna (1914); a causa delle leggi razziali fasciste, emigrò in Argentina dove insegnò a [...] della filosofia, 1905) e specialmente a quella delle dottrine politico-sociali (Rousseau nella formazione della coscienza moderna, 1914; rist. come introduzione a Rousseau, Discorsi e contratto sociale, 1924, 3a ed. 1949). Singolare importanza hanno ...
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BECCARIA, Cesare
Franco Venturi
Nacque a Milano il 15 marzo 1738 dal marchese Giovanni Saverio e da Maria Visconti di Saliceto. Suo padre discendeva da un ramo di illustre famiglia pavese, che aveva [...] di questa iniziazione al mondo dei lumi. A questi scrittori bisogna aggiungere le opere, le idee, lo spirito di J.-J. Rousseau, che finì forse col soverchiare, col suo più profondo appello, le voci di tutti gli altri nell'animo del Beccaria.
L ...
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Scrittore calvinista (Uzès, presso Nîmes, 1679 - Ginevra 1767); dopo la revoca dell'editto di Nantes, esule in Svizzera, Olanda, Inghilterra e bibliotecario in Ginevra; si occupò di scienze naturali, storia, [...] prospettive della cultura illuministica contemporanea. Alcuni suoi temi esegetici furono ripresi e divulgati da Voltaire e alcune sue idee accolte nella Profession de foi du vicaire savoyard da J.-J. Rousseau, che elogiò l'A. nella Nouvelle Héloïse. ...
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rousseauiano
〈russoi̯àno〉 (o russoiano; anche, meno com., russoviano) agg. – 1. Appartenente o relativo a J.-J. Rousseau 〈rusó〉, scrittore, filosofo e teorico politico-sociale svizzero (1712-1778) e alle sue dottrine: il pensiero politico,...
nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...