Baczko, Bronislaw. – Storico della filosofia polacco (Varsavia 1924 – Ginevra 2016). Tra i maggiori conoscitori dell’Illuminismo francese, ha dedicato i suoi studi soprattutto al pensiero di J.-J. Rousseau, [...] Nel 2011 ha vinto il Premio Balzan “per il suo contributo alla riflessione filosofica dedicata al pensiero di Rousseau e allo studio delle conseguenze politiche e sociali del movimento illuministico sugli avvenimenti della Rivoluzione francese”. Tra ...
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Missionario cappuccino (n. 1644 -m. 1709), direttore per incarico di Luigi XIV di un gabinetto farmaceutico presso il Louvre (con il confratello Enrico da Montbaxon, poi abbé Rousseau); per svolgere meglio [...] la sua attività si fece, insieme con Enrico, benedettino. Famoso per i medicinali che confezionava, è ricordato per il "balsamo Tranquillo" ...
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Pittore, illustratore e incisore (Bruxelles 1879 - Saint-Lambert, Bruxelles, 1957). Allievo di C. Montald nell'Accademia di Bruxelles, dopo un'esperienza impressionista, influenzato dalla pittura di H. [...] Rousseau, ha dato vita a una pittura ingenua, lineare, dai leggeri arabeschi disposti con implacabile simmetria, dai tenui ed evanescenti colori, e si è affermato come uno dei più importanti artisti belgi del dopoguerra. ...
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Uomo politico francese (Parigi 1694 - ivi 1757), figlio di Marc-René, ministro degli Esteri (1744-47), diede mediocre prova di sé. Fu in stretti rapporti con Voltaire, Rousseau e gli enciclopedisti. Pare [...] sia stato il primo ad adoperare in una lettera al Journal économique di Parigi (1751), a proposito dell'ingerenza dello stato nella vita economica e particolarmente nel commercio, l'espressione laissez-faire, ...
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Pedagogista svizzero (Grandchamp, Boudry, 1878 - Ginevra 1944); prof. nelle univ. di Neuchâtel (1903-12) e di Basilea (dal 1920), direttore della fondazione (1912) dell'Istituto J.-J. Rousseau di Ginevra, [...] centro mondiale di ricerche di psicologia infantile e di didattica; direttore del Bureau intern. d'éducation (1925-29). Il B. fu uno dei promotori del movimento della scuola attiva (a lui si deve anche ...
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Uomo politico francese (Le Mans 1863 - ivi 1944). Eletto deputato nel 1898, fu membro autorevole, anche se impopolare, del partito radicale e, ministro delle Finanze con Waldeck-Rousseau (1899), poi con [...] Clemenceau (1906), introdusse l'imposta sul reddito. Avversato dai conservatori, presidente del Consiglio (giugno 1911), il suo atteggiamento conciliante nell'incidente di Agadir gli attirò l'odio dei ...
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Mercante d'arte (Parigi 1831 - ivi 1922), titolare di una delle più importanti gallerie d'arte parigine. Fu amico di J.-B.-C. Corot,J.-F. Millet, Th. Rousseau. Nel 1869 fondò la Révue de l'art et de la [...] curiosité. Rifugiatosi a Londra nel 1871, vi conobbe C. Monet e C. Pissarro; da allora fu uno dei più efficaci sostenitori degli impressionisti. Nel 1876 organizzò nella sua galleria la seconda mostra ...
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Giurisperito e letterato (Gallipoli 1724 - ivi 1804), figlio di Tommaso, autore d'un Esame economico del sistema civile (2 voll., 1780), destinato a confutare le dottrine sociali di Mably, Rousseau e Linguet [...] e a dimostrare i vantaggi dello scambio ...
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Scrittore (La Coudraye, Tours, 1763 - Parigi 1842). Avvocato, autore di numerosi drammi, libretti d'opera, scene allegoriche per celebrare i successivi governi del suo paese. Si ricorda: Jean-Jacques Rousseau [...] à ses derniers moments (1791). Scrisse anche molti libri educativi: Contes offerts aux enfants de France (1824-25); Portefeuille de la jeunesse (1829-1831) ...
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Erudito, apologista benedettino (Montbrison 1733 - Saint-Maur 1794); maurino, editore dei Concilia Galliae (1º vol., 1789) e delle opere di Bossuet (1772-88), fu autore di scritti apologetici specialmente [...] contro Rousseau. Morì ghigliottinato. ...
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rousseauiano
〈russoi̯àno〉 (o russoiano; anche, meno com., russoviano) agg. – 1. Appartenente o relativo a J.-J. Rousseau 〈rusó〉, scrittore, filosofo e teorico politico-sociale svizzero (1712-1778) e alle sue dottrine: il pensiero politico,...
nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...