Scrittore russo (Jasnaja Poljana 1828 - Astapovo, od. Lev Tolstoj, Lipeck, 1910), conte. Perduti i genitori (la madre a due anni, il padre a nove), fu educato da parenti e da precettori francesi e tedeschi. [...] ′ senza portare a termine gli studî. All'inquietudine degli anni giovanili cerca risposte nei libri (la Bibbia, Rousseau); desideroso di apparire irreprensibile, assetato di sincerità, incline alla vita dissipata ma dotato di un forte senso morale ...
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Pedagogista tedesco (Amburgo 1723 - Magdeburgo 1790). Seguendo i principî dell'illuminismo, volle la scuola affidata allo stato, e assegnando all'educazione il compito di promuovere la felicità degl'individui, [...] battiture, ma senso di libertà, amorevolezza, lavoro attraente. Idee queste già presenti nelle opere di Comenio, Locke, Rousseau, che il B. diffuse con varî scritti (Inusitata et optima honestioris iuventutis erudiendae methodus, 1752; Vorstellung an ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gaetano Filangieri
Adriano Giannola
Filangieri è una figura di primo piano nell’Europa della seconda metà del Settecento: riceve a più riprese Goethe e intrattiene rapporti con il fior fiore dell’intellettualità [...] distanza (tipica peraltro del neoplatonismo napoletano) dalle teorie dello stato di natura e dal contrattualismo di Jean-Jacques Rousseau, a favore della lezione vichiana della nascita ed evoluzione della società civile; vi è altresì il distacco da ...
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CASSINA, Ubaldo
Paolo Cristofolini
Nacque a Piacenza nel 1736. Entrato nel 1754 nel collegio Alberoni, si laureò in teologia e in utroque iure, e intraprese la carriera ecclesiastica. Favorevole al [...] 72, la convinzione che l'equilibrio politico e civile si regga sulla benevolenza dei governanti verso i sudditi.
L'accostamento tra Rousseau e Hobbes appare in questo scritto molto forzato, e al lettore attento non può d'altro canto sfuggire il fatto ...
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AVONDO, Vittorio
Franca Dalmasso
Nacque a Torino il 10 ag. 1836. Il padre, professore di diritto all'università, lo voleva avviare all'avvocatura; ma l'A. a 15 anni lasciò gli studi per la pittura, [...] Olanda e in Belgio, e, nel 1855, andò a Parigi: all'Esposizione universale ammirò Corot e i paesisti di Fontainebleau, Rousseau, Huet e specialmente Daubigny. Il soggiorno parigino fu determinante: al ritorno a Ginevra si scostò dal Calame e strinse ...
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Uomo politico e scrittore inglese (Blackburn 1838 - Wimbledon 1923), giornalista, deputato liberale di Newcastle (1883), segretario per l'Irlanda (1886 e 1892); ministro per l'India (1905), sebbene favorevole [...] alla prima guerra mondiale, si dimise presentando il Memorandum of resignation (1917, pubbl. nel 1928). Autore di monografie su Voltaire (1872), J.-J. Rousseau (1873), E. Burke (1879), R. Cobden (1881), O. Cromwell (1900) e V. E. Gladstone (1903). ...
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Generale francese (Parigi 1830 - ivi 1909). Colonnello nel 1867, fu promosso generale di brigata nel 1870, il giorno stesso in cui condusse la famosa carica di cavalleria a Sedan. Quindi, fatto prigioniero, [...] movimento della Comune. Inviato in Algeria, diresse la spedizione contro el-Goléa. Generale di divisione (1875), membro del Consiglio superiore di guerra (1883), dal giugno 1899 al maggio 1900 fu ministro della Guerra nel gabinetto Waldeck-Rousseau. ...
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Scultore e pittore francese (Ginevra 1792 - Bougival, Seine-et-Oise, 1852). Allievo di J.-I.-I. Gérard, fu in seguito pensionato a Roma (1813-19). Tornato a Parigi, ebbe fama al tempo di Luigi Filippo. [...] di Napoleone agli Invalidi); Lilla e Strasburgo (place de la Concorde) e le decorazioni dell'arco di trionfo dell'Étoile. A Ginevra, oltre alla statua di Rousseau (1834-35), sono conservati alcuni bozzetti di terracotta (Musée d'art et d'histoire). ...
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BARTOLI, Ricardo (al secolo Andrea Antonio)
Fernando Manzotti
Nacque a Reggio Emilia il 9 febbr. 1747 da Francesco, pittore, e Anna Fontanesi. Scelta la vita religiosa, entrò dapprima nei minori riformati, [...] .
In essa il B. svolgeva un concetto di democrazia che è un tentativo di sintesi tra il significato che essa ha in Rousseau e quello che ha nella più antica tradizione cristiana. Il governo democratico, secondo il B., è quello che emula più da vicino ...
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Critico letterario francese (Parigi 1801 - Morsang-sur-Seine 1873). Prese parte attiva alla vita politica, prima come giornalista liberale e deputato, poi come membro dell'Assemblea nazionale in Bordeaux [...] des passions dans le drame (5 voll., 1843-63), la sua opera più nota (contro il dramma romantico), ma inferiore alla fama; La Fontaine et les fabulistes (1867); J.-J. Rousseau, sa vie et ses ouvrages (1875). Entrò all'Académie française nel 1844. ...
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rousseauiano
〈russoi̯àno〉 (o russoiano; anche, meno com., russoviano) agg. – 1. Appartenente o relativo a J.-J. Rousseau 〈rusó〉, scrittore, filosofo e teorico politico-sociale svizzero (1712-1778) e alle sue dottrine: il pensiero politico,...
nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...