Tossicodipendenza
Vittorino Andreoli
Sommario: 1. La dipendenza come disturbo. 2. Dalla relazione alla dipendenza. 3. Il bisogno di metamorfosi. 4. L'oggetto transizionale. 5. Le sostanze tossiche. [...] non si distingue dalla madre, ne è un'appendice. La rottura di questo legame, nelle società ‛primitive' determina la morte del ci sono generazioni di studenti che le hanno assunte per vincere la fatica di un esame o lo stress. Sono entrate nella ...
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La maggior parte del mondo occidentale il 1° gennaio 2000 ha festeggiato l’entrata nel nuovo millennio (solo una minoranza ha optato per il più corretto 1° gennaio 2001). Per chi è musulmano la prima data [...] festosa che segue la rottura del digiuno ha ceduto materialmente si deve recare al seggio ed esprimere, per delega, la loro volontà. Si è avuto qualche e che nella gestione maschile dell’esistente fatica a emergere.
Resta, comunque, pretestuoso ...
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Endocrinologia
Jesse Roth e Francesco Saverio Celi
SOMMARIO: 1. Che cos'è l'endocrinologia. 2. Gli ormoni circolanti. 3. Funzioni regolate da ormoni. 4. Coordinazione e feedback. 5. La natura chimica [...] suo ‛viaggio' verso l'utero; dopo la rottura (deiscenza) il follicolo si trasforma in una assomigliano molto agli ormoni steroidei e tiroidei per quel che riguarda la sintesi, i più tardi e con maggior fatica. Viceversa, le ghiandole endocrine ...
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Adattamento
Luciano Gallino
Le radici del concetto di adattamento nella biologia evoluzionistica
Il concetto moderno di adattamento, anche quando viene utilizzato in un contesto socio-scientifico, rimane [...] per il quale biologia, psicologia e sociologia erano capitoli inseparabili d'una stessa dottrina evoluzionistica. Una rottura qualità media della vita in termini di esposizione alla fatica, rischio di malattia, mortalità infantile: quanto più basso ...
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Nacque a Roma l'8 giugno del 1757 dal marchese Giuseppe di Tuscania, e da Claudia dei conti Carandini, ma era di origini plebee: suo nonno Brunacci era stato adottato dai marchesi Consalvi. Perduto il [...] per morte dei titolari), il C., deciso a giungere a un accordo che, certo, avrebbe rappresentato una rottura cura di A. Roveri, Roma 1970-71; III, a cura di A. Roveri-M. Fatica-F. Cantù, ibid. 1973; A. Roveri, La Santa Sede tra Rivol. francese e ...
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Riccardo Redaelli
Gli effetti delle Primavere arabe e il disimpegno Usa
Per qualcuno si tratta del disfacimento del sistema statuale successivo alla fine del primo conflitto mondiale, seguito al celebre [...] diventato l’indebolimento e la rottura dell’arco geopolitico sciita emerso in quest’ultimo decennio. Per farlo, oltre a isolare dei conflitti settari, della Turchia e di un’Egitto che fatica a riprendere il controllo sul Sinai. A ovest il fallimento ...
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BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] sec. 12° segna il momento di rottura del modello di b. proprio dell' il più possibile, senza risparmiare spese e fatiche - in b. pubblica. Altre volte Aragona a Napoli. La b. di questo tipo è per lo più fondata sul canone di Parentucelli: è oggetto ...
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Sergio Romano
Russia
Bol'šaja strana,
"grande terra"
I grandi dilemmi dello Stato russo
di Sergio Romano
14 marzo
Vladimir Putin viene rieletto alla presidenza della Russia con il 71,2% dei voti, distaccando [...] alla Russia toccò, dopo aver ottenuto, ma non senza fatica e solo in parte, il consenso delle altre repubbliche per le conseguenze provocate dalla rottura con Mosca sulle industrie dei tre Stati, di fatto dipendenti dalla Russia per il petrolio e per ...
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Tecnopolimeri
Paola Fabbri
Massimo Messori
Francesco Pilati
Maurizio Toselli
Col termine tecnopolimeri (engineering plastics o engineering polymers) si indicano, in genere, le materie plastiche utilizzabili [...] fig. 2 è riportato l’andamento di X_n in funzione di pA per diversi valori di r. Essa illustra in modo evidente che, anche in condizioni tenacità (allungamenti a rottura relativamente alti) e buona resistenza a creep e a fatica. La resistenza alla ...
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LUDOVICO III Gonzaga, marchese di Mantova
Isabella Lazzarini
Figlio primogenito di Gianfrancesco, marchese di Mantova, e di Paola Malatesta, nacque nel 1412; le fonti danno indicazioni incerte sul giorno [...] stessa natura non sono chiare: la storiografia mantovana riconduce la rottura da parte di L. sia a un desiderio di maggiore tornasse a dividere il proprio Stato, considerate la fatica compiuta per riaccorpare i territori dei fratelli e l'evidente ...
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fatica
s. f. [lat. *fatiga, der. di fatigare «affaticare»]. – 1. Sforzo materiale che si fa per compiere un lavoro o svolgere una qualsiasi attività, e di cui si sente il peso e poi la stanchezza: f. di braccia, di spalle, di gambe; f. grave,...
prova
pròva (ant. pruòva) s. f. [deverbale di provare; ma un lat. proba è già documentato in età tarda e medievale]. – 1. Atto, o serie di atti, operazione, procedimento, aventi lo scopo di conoscere, verificare, dimostrare le qualità, le...