Metazoi Bilateri in cui il blastoporo della gastrula diviene la bocca dell’adulto o questa si forma dove il blastoporo si chiude. Hanno uno stomodeo ben sviluppato; segmentazione dell’uovo a spirale di [...] , Molluschi e i gruppi minori (una volta indicati complessivamente come Vermi): Nemertini, Rotiferi, Gastrotrichi, Endoprocti, Chinorinchi, Priapulidi, Nematodi, Nematomorfi, Acantocefali, Echiuridi, Sipunculidi, Onicofori, Tardigradi, Pentastomidi ...
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Capacità di molti organismi di ravvivarsi dopo un periodo di morte apparente o vita latente – caratterizzata da immobilità, cessazione di ogni scambio con il mondo esterno e spesso un elevato grado di [...] e ad altre condizioni sfavorevoli. Si riscontra nelle piante (semi e spore), nei Protozoi, nei Batteri e tra gli animali nei Rotiferi ( anidrobiosi), Tardigradi, Nematodi, Pesci (Lepidosiren, Protopterus), Anfibi, Rettili, Crostacei, Molluschi. ...
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Il complesso faunistico che popola i fondi melmosi del mare e delle acque dolci. Le condizioni di questo ambiente di vita sono: lo stato di suddivisione finissima dei materiali sedimentati nel fondo; la [...] alla vita, sicché nella melma di talune acque dolci si trovano rappresentate poche forme saprobie di Protozoi e di Rotiferi. Fra gli animali l. marini si trovano: Foraminiferi; Nematodi; Turbellari; Policheti; Crostacei; Oloturie. Fra quelli di acqua ...
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FRULLANIA
Ugo Brizi
. Genere di Epatiche (Raddi, 1820) che comprende un gran numero di specie, circa 300, delle quali solo sette europee, le altre tropicali o dell'emisfero australe, viventi sul terreno, [...] tronchi d'albero. Sono piante piccole, a tallo elegantemente ramificato, con foglioline distiche, divise in due lobi, uno dei quali, l'inferiore, a forma di cappuccio, diviene un serbatoio d'acqua nel quale vivono, quali simbionti, alcuni rotiferi. ...
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LETARGO (dal gr. ληϑαργος; fr. lethargie; sp. letargo; ted. Winterschlaf; ingl. lethargy)
Onorino BALDUZZI
Osvaldo Polimanti
Forma di vita latente, in cui vengono a trovarsi vertebrati poichilotermi [...] . Le anguillule del grano offrono le stesse particolatità e lo Spallanzani poté disseccarle e farle rivivere perfino 16 volte. I Rotiferi, così come i Tardigradi, quando manca loro l'umidità, si disseccano e rimangono immobili fino a che l'acqua non ...
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L'Ottocento: biologia. Dal Settecento all'Ottocento: la nascita della biologia come scienza autonoma
Giulio Barsanti
Dal Settecento all'Ottocento: la nascita della biologia come scienza autonoma
Negli [...] da quelle dell'aceto"), "un quarto d'ora al più basta per richiamarle in vita" ed è vero che sembrano meno vitali dei rotiferi: "morte che siano le Anguille la settima, o l'ottava volta, o al più la nona, per quanto rimangano in molle nell'acqua ...
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MAUPAS, Émile-François
Silvio Ranzi
Biologo francese, nato nel 1842, morto ad Algeri nell'ottobre 1916. Allievo dell'École des chartes, fu poi nominato conservatore alla biblioteca di Algeri, posto [...] che incontrò largo favore ai suoi tempi e promosse ulteriori ricerche (v. infusorî). Studiò poi la sessualità dei Rotiferi, illustrando le condizioni che determinano la formazione dei maschi e delle uova d'inverno. Studiò pure le condizioni che ...
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MONTGOMERY, Thomas Harrison
Edoardo Zavattari
Zoologo, nato a New York il 5 marzo 1873, morto a Filadelfia il 19 marzo 1913. Studiò in America e a Berlino. Dopo aver occupato per alcuni anni la cattedra [...] di morfologia e di embriologia comparate, di ecologia, di citologia. Come materiale di studio scelse uccelli, ragni, insetti, rotiferi, nematodi e in alcuni di questi gruppi acquistò fama di specialista di valore. Ma soprattutto il suo nome è legato ...
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INFUSORÎ
Paolo Enriques
Sono considerati come un sottotipo del tipo dei Protozoi (v.).
Storia. - La scoperta degl'Infusorî si deve ad A. v. Leeuwenhoek (1676) che osservò alcuni animalcula nell'acqua [...] , che si trovano nelle acque spontanee o nelle infusioni, e che oggi sono distribuiti in gruppi sistematici diversi, come Rotiferi, Protozoi, ece. Il Wrisberg (1765) introdusse il nome animalcula infusoria. Ancora non era sistematicamente chiarita la ...
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In biologia, tipo di riproduzione sessuale caratterizzato dal fatto che la cellula-uovo si sviluppa senza essere stata fecondata. Può essere spontanea (p. naturale), oppure provocata artificialmente (p. [...] a femmine (alcune specie di farfalle) e p. telitoca (o telitochia), che dà origine solo o quasi esclusivamente a femmine (Rotiferi, Fasmidi ecc.).
Dal punto di vista citologico, si distinguono 3 tipi principali: p. apomittica (o ameiotica), in cui i ...
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rotiferi
rotìferi s. m. pl. [lat. scient. Rotifera, comp. del lat. rota «ruota» e -fer «-fero», per l’aspetto della corona (v. oltre)]. – In zoologia, tipo di animali metazoi comuni nelle acque dolci e marine, per lo più liberi, solitarî o...
uòvo (pop. òvo) s. m. [lat. ōvum, lat. volg. ŏvum] (pl. le uòva). – 1. In biologia, il gamete femminile costituito da una cellula di varie dimensioni (detto perciò anche cellula uovo), di forma per lo più sferica, ellissoidale o cilindrica,...