CENNINI, Bernardo
Bruno Santi
Nato il 2 genn. 1415 a Firenze dal beccaio Bartolommeo di Cenni del Fora in campo Corbolini, nel "popolo" di San Lorenzo, nell'anno 1427 era già a bottega dal setaiolo [...] . Nel 1439 sposò Angiola di Antonio di Piero del Rosso, da cui ebbe quattro figli maschi, Piero, Domenico, C. ..., Bologna 1882, pp. 5-58; P. Bologna, La stamperia fiorentina del monastero di S. Iacopo di Ripoli..., Torino 1893, pp. 5, ...
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MEDICI, Mattias
de’.
Giampiero Brunelli
– Nacque a Firenze il 9 maggio 1613 dal granduca di Toscana Cosimo II e da Maria Maddalena d’Austria.
Fu avviato alla carriera ecclesiastica molto giovane (ricevette [...] M. assisteva a «virtuose musiche» (cit. in Minucci Del Rosso, p. 82) e alle commedie degli albori del melodramma; inoltre, sin dal settembre 1629, invitò in città noti comici fiorentini della commedia dell’arte. Persino le sue pratiche religiose si ...
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DEL MORO, Lorenzo
Giovanni Leoncini
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Felice in Piazza, il 16 dic. 1677 da Carlo di Giovanni e da Lucrezia di Alessandro Pesciuoli (Firenze, Opera di S. Maria del [...] dell'interno della chiesa a opera di Zanobi Del Rosso nel 1772, da semplici modaiiature in stucco; qui di S. Domenico di Fiesole, Firenze 1901 p. 69; M. Marangoni, La pittura fiorentina nelSettecento, in Riv. d'arte, VIII (1912), 3-4, pp. 93, 98; ...
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BARBATELLI, Bernardo, detto Bernardino Poccetti (Bernardino delle Grottesche, Bernardino delle Facciate, Bernardino delle Muse)
Luisa Marcucci
Nacque a Firenze, nell'agosto del 1548, da un Bartolomeo [...] voler annull:tre, come già il Cavalori, l'esperienza della libera articolazione della forma dei primi manieristi fiorentini, quali Rosso e Pontormo, giunse a risultati di una scenografia pittoresca, atta sia a fondere le reminiscenze culturali dal ...
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CAPANNA, Puccio
F. Todini
Pittore attivo ad Assisi e a Firenze nella prima metà del sec. 14°, seguace di Giotto, riconosciuto dalla critica moderna come uno dei maggiori artisti del Trecento.Vasari [...] a' tempi nostri, a cura di L. Bellosi, A. Rossi, Torino 1986, pp. 125-126, 128; Ludovico da -Giottino, Dedalo 8, 1927-1928, pp. 395-424; P. Toesca, La pittura fiorentina del Trecento, Verona 1929, pp. 46-47; E. Zocca, Assisi (Catalogo delle cose ...
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NERI, Antonio Lodovico
Ferdinando Abbri
NERI, Antonio Lodovico. – Nacque a Firenze il 29 febbraio 1576 (1575 secondo il calendario fiorentino) da Jacopo e da Dianora dei Parenti.
Le notizie sui suoi [...] chimica. I vetri colorati sono riferibili al blu, al rosso, al rosso porpora, al giallo e al verde. I procedimenti contiene il trattato di alchimia al quale Neri lavorò nel periodo fiorentino e conferma come egli fosse un alchimista attivo, noto per ...
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DELL'ANTELLA, Filippo
Daniela Stiaffini
Nacque intorno ai primi anni del sec. XIV, verosimilmente a Firenze, nella "cappella" di S. Romolo, dove risiedeva la famiglia. Era figlio di Neri di Filippo [...] vescovo di Firenze, fu quello di fare innalzare nella cattedrale fiorentina un altare in onore di s. Sebastiano, nel quale ripose famiglia (uno scudo di bianco allo scaglione di rosso) ed una iscrizione: "Philippi Antellensis episcopi Florentini ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nonostante la brevissima carriera, conclusasi ad appena 26 anni, Masaccio è, insieme [...] a Donatello, il terzo protagonista del primo Rinascimento fiorentino. La sua rottura con il linguaggio del gotico (1424-1427 ca.). Il gesto sottolinea, da un lato, il filo rosso che, a oltre un secolo di distanza, unisce Giotto a Masaccio, dall ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Quattrocento il disegno si afferma come esercizio fondamentale nel lavoro dell’artista. [...] Giotto che esemplificano la doppia natura del disegno fiorentino.
Giotto “spinto dall’inclinazione della natura all’arte Giotto “prese un foglio e in quello con un pennello tinto di rosso, fermato il braccio al fianco per farne compasso, e girata la ...
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VIGOROSO da Siena
L. Bellosi
Pittore naturalizzato senese, attivo tra il 1276 e il 1293.V. fu fatto cittadino senese negli ultimi mesi del 1276 (Venturi, 1907; Sinibaldi, Brunetti, 1943). Lavorò ai [...] essersi affermato a Siena, dopo il suo determinante soggiorno fiorentino, in cui si era avvicinato, a sua volta, riguarda la cromia, essa accoglie anche dei colori che - come il rosso lampone del manto di s. Giovanni, il verde marcio di quello di ...
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giglio
gìglio s. m. [lat. līlium, con dissimilazione della cons. iniziale]. – 1. a. In botanica, genere di piante liliacee (lat. scient. Lilium), con una ottantina di specie dell’emisfero boreale, molte delle quali (con numerosi ibridi) sono...
food delivery (Food Delivery) loc. s.le m. inv. Comparto della ristorazione dedicato alla consegna a domicilio di cibi pronti. ♦ Quello che il consumatore riceve in consegna non è solo un contenitore per un pasto bilanciato e su misura che,...