GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il RossoFiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] von Werken der ersten toskanischen Schaffenszeit, in Pantheon, LVII (1999), pp. 78-89; L.A. Waldman - D. Franklin, New evidence for RossoFiorentino's Work in Piombino, in Paragone, L (1999), 587, pp. 105-112; L.A. Waldman, The origins and family of ...
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Città della Francia settentrionale (20.000 ab. circa), nel dipartimento di Senna e Marna, a 50 km da Parigi, nei pressi del fiume Senna. Celebre per il castello e la foresta che la circonda, ha aspetto [...] J. Du Cerceau (Scala del ferro di cavallo, 1634), si articola intorno al giardino di Diana e a varie corti. Sotto la guida di RossoFiorentino (fino al 1540) e di Primaticcio (fino al 1570) e per la presenza di artisti brillanti come N. Dell’Abate, B ...
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Pittore (Firenze 1488 circa - Napoli 1528). Allievo di Raffaello, prese parte alle più importanti imprese romane del maestro, collaborando ai cartoni per gli arazzi (1515-16), ai progetti per la decorazione [...] a Napoli dove firmò il Ritratto di Andrea Turrini (Dublino, National Gallery). Il fratello Luca, detto Romanus (m. Parigi 1556), lavorò come pittore a Genova e a Lucca con Pierin del Vaga e a Fontainebleau col RossoFiorentino e col Primaticcio. ...
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Pittore e incisore (n. 1510 circa - m. Fontainebleau 1550), identificabile con Antonio Fantuzzi. Scolaro a Bologna del Parmigianino, fu operoso in Francia a Fontainebleau sotto la direzione del Primaticcio. [...] Incise soggetti varî, profani, mitologici, di fantasia e decorativi, ricavati da invenzioni del Primaticcio e scolari, del RossoFiorentino e di Giulio Romano. Il suo migliore saggio è Ercole che lavora la terra. ...
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Pittore fiorentino (m. forse dopo il 1572), allievo di Ridolfo Ghirlandaio, dipinse (1570-72) nello studiolo del granduca, in Palazzo Vecchio, il Lanificio e il Sacrificio di Lavinia, pitture vive e fresche [...] che rivelano l'influsso di Andrea del Sarto, del RossoFiorentino e soprattutto del Pontormo. ...
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Incisore (sec. 16º), operoso oltre che a Venezia anche a Roma (1516-27; 1530-36) e a Mantova (1527-30). Scolaro di Marcantonio Raimondi, incise a bulino, con abilità e finezza, composizioni di Michelangelo, [...] di Raffaello, di Giulio Romano, di Baccio Bandinelli, del RossoFiorentino. ...
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Storica dell'arte, nata a Firenze il 2 aprile 1927. Laureatasi a Firenze nel 1949, è stata libera studiosa fino al 1958, svolgendo attività di assistente presso il Magistero di Firenze dal 1954 al 1958. [...] studio del Rinascimento e del manierismo, curando inoltre numerose edizioni critiche delle fonti. Dopo le monografie Il RossoFiorentino (1950), Michelangelo e la sua scuola (3 voll., 1962-64), Vasari pittore (1964), vanno ricordate le fondamentali ...
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Pittore, architetto e scrittore (Arezzo 1511 - Firenze 1574). Artista manierista, fu attivo, come pittore e soprattutto come architetto, in diverse città italiane (Arezzo, Bologna, Napoli, Roma). Il nome [...] del Sarto e B. Bandinelli, conobbe Michelangelo e fu introdotto nella cerchia della corte medicea. Ad Arezzo conobbe RossoFiorentino; quindi lavorò con F. Salviati e poi presso V. Ghiberti. Importanti nell'ambito della sua complessa formazione ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] sulfurei esperimenti dei pittori della prima «maniera», Andrea del Sarto per certi aspetti e poi Pontormo, RossoFiorentino, Domenico Beccafumi. L’autentica e sorprendente tavolozza manovrata da Michelangelo fu rivelata nel restauro del 1986, quando ...
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Storica dell'arte italiana (Firenze 1927 - ivi 2016). Prof. univ. dal 1966, ha insegnato alla Scuola Normale di Pisa dove ha costituito e diretto anche il Centro di elaborazione automatica di dati e documenti [...] -artistici. Prof. emerito della stessa, si è dedicata soprattutto allo studio del Rinascimento e del Manierismo (Il RossoFiorentino, 1950; Vasari pittore, 1964; Michelangelo e la sua scuola, 1962-64), curando anche numerose edizioni critiche delle ...
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giglio
gìglio s. m. [lat. līlium, con dissimilazione della cons. iniziale]. – 1. a. In botanica, genere di piante liliacee (lat. scient. Lilium), con una ottantina di specie dell’emisfero boreale, molte delle quali (con numerosi ibridi) sono...
food delivery (Food Delivery) loc. s.le m. inv. Comparto della ristorazione dedicato alla consegna a domicilio di cibi pronti. ♦ Quello che il consumatore riceve in consegna non è solo un contenitore per un pasto bilanciato e su misura che,...