Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] della vita dell'uomo della strada, cogliendone ogni minimo gesto per muovere dall'individuale al collettivo. Lo stesso Roberto Rossellini aveva esordito come s. e, per quanto si vantasse di non usare copioni, poneva una gran cura nella costruzione ...
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Filmcritica
Bruno Roberti
Rivista italiana di critica cinematografica, con periodicità mensile, fondata a Roma nel dicembre del 1950. Si è contraddistinta per una posizione anticonformista, tesa a praticare [...] di quelli più in ombra, ma altresì aperta ai più diversi aspetti dell'immaginario. È in questo segno di anticonformismo rosselliniano che F. ha spesso anticipato tendenze: dalla rilettura di generi come l'horror o il porno, all'attenzione per il ...
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Perilli, Ivo
Giovanni Spagnoletti
Sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Roma il 10 aprile 1902 e morto ivi il 24 novembre 1994. Inizialmente collaboratore e scenarista di Mario Camerini, poi, [...] tempo stesso, però, P. scrisse anche riflessioni sul malessere e l'ipocrisia della borghesia per Europa '51 (1952) di Rossellini o Le infedeli (1953) diretto da Mario Monicelli e da Steno.
Sempre molto attivo nel favorire l'approccio degli scrittori ...
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Pannunzio, Mario
Arnaldo Colasanti
Giornalista, uomo politico e sceneggiatore, nato a Lucca il 5 marzo 1910 e morto a Roma il 10 febbraio 1968. Fu un intellettuale eclettico (dalla letteratura alla [...] sua maggiore virtù morale e, in fondo, esistenziale, a permettergli di collaborare con intelligenza al capolavoro di Roberto Rossellini, Europa '51 (1952), redatto con altri autori e sceneggiatori italiani di forte impegno etico e morale quali Sandro ...
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Salerno, Enrico Maria
Andrea Di Mario
Attore e regista teatrale, cinematografico e televisivo, nato a Milano il 18 settembre 1926 e morto a Roma il 28 febbraio 1994. Interprete dal ricco talento e dalla [...] ricoperti anche in film di rilievo come Estate violenta (1959) di Valerio Zurlini ed Era notte a Roma (1960) di Roberto Rossellini, si mise in luce in La lunga notte del '43 (1960) di Florestano Vancini nel ruolo del fascista Pino Barillari che ...
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Aristarco, Guido
Monica Trecca
Teorico, critico e storico del cinema, nato a Mantova il 17 ottobre 1918 e morto a Roma l'11 settembre 1996. Tra i principali esponenti della cultura cinematografica in [...] realistica, ma lo considera uno dei mezzi tecnici e stilistici a disposizione dei registi. Al contempo, se pure vede in Rossellini uno dei pochi autori in grado di andare oltre l'apparenza per cercare l'essenza del reale, ritiene che il ricomporsi ...
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GUTIERREZ ALEA, Tomas
Francesco Salina
Gutiérrez Alea, Tomás (detto Titón)
Regista cubano, nato a L'Avana l'11 dicembre 1928 e morto ivi il 16 aprile 1996. Fu uno dei più significativi autori del cinema [...] i primi due episodi, dell'esperienza degli italiani Otello Martelli, direttore della fotografia, che aveva lavorato nel film di Rossellini, e dell'operatore Arturo Zavattini, figlio di Cesare Zavattini, che già si trovava a Cuba per collaborare con ...
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Badalamenti, Angelo
Lorenzo Dorelli
Compositore statunitense, nato a New York il 22 marzo 1938 da padre di origine italiana e madre statunitense. Si è affermato nella seconda metà degli anni Ottanta [...] carriera cinematografica conobbe una svolta nel 1986, quando, chiamato sul set di Blue velvet come assistente musicale di Isabella Rossellini, gli fu affidata la colonna sonora del film; con un commento musicale dalle atmosfere oscure, in cui spicca ...
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Kiarostami, Abbas
Giovanni Grazzini
Regista cinematografico iraniano, nato a Teherān il 22 giugno 1940. Grafico, fotografo, pittore, si è laureato in Belle arti all'università di Teherān e ha iniziato [...] il modo in cui, utilizzando il sonoro in presa diretta e attori non professionisti, e raccogliendo l'eredità di R. Rossellini e dell'indiano Satyajit Ray, tende a una sublime semplificazione del narrato, prossima al minimalismo, e a una limpida resa ...
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Truffaut, François
Vittorio Giacci
Regista e critico cinematografico francese, nato a Parigi il 6 febbraio 1932 e morto a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 21 ottobre 1984. Cinema e vita furono per T. una [...] che amava e se ne appropriò, servendosene come di un laboratorio prezioso di conoscenze, di mestiere e di tecnica. Da Rossellini imparò il gusto della chiarezza e della logica; da Lubitsch l'arte della comunicazione indiretta; da Renoir che l'attore ...
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lucherinata
s. f. Trovata tipica di Enrico Lucherini, responsabile di un ufficio stampa cinematografico. ◆ L’inventore della lucherinata sta nel suo ufficio dei Parioli in un pomeriggio di secondo agosto romano, pronto già, appena rientrato...
paisa
paiṡà s. m. – Forma vocativa di paesano, propria dell’Italia merid., col sign. di «compaesano»; alla fine della seconda guerra mondiale era usata dai soldati italo-americani come appellativo nel rivolgersi ai civili, poi si è generalizzata...