Regista cinematografico greco, nato ad Atene il 27 aprile 1936 da una famiglia piccoloborghese. Dopo essersi iscritto alla facoltà di Legge emigrò a Parigi, dove seguì le lezioni di C. Lévi-Strauss, assistette [...] assiduamente alle proiezioni della Cinémathèque (i suoi testi-base: le opere di Antonioni, Bergman, Rossellini e Salvatore Giuliano di F. Rosi) e frequentò la scuola superiore di cinema, l'Idhec, dalla quale venne allontanato; fu incoraggiato da J. ...
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Arata, Ubaldo
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Ovada (Alessandria) il 23 marzo 1895 e morto a Roma il 7 dicembre 1947. Professionista di talento, A. operò nel periodo che va dagli anni [...] : due centenari e due cinquantenari, in "Urbs", 1996, 2, pp. 91-99.
N. Lodato, Ubaldo Arata: un ovadese alla corte di Rossellini, in "Rassegna economica", 1996, 3, pp. 27-36.
Il principe del bianco e nero: Ubaldo Arata, a cura di N. Lodato, Ovada ...
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Attrice svedese (Stoccolma 1915 - Londra 1982). Esordì nel cinema nel 1935 e, sotto la direzione di G. Molander, acquisì in breve notorietà (Intermezzo, 1937) per quella profondità di espressione, triste [...] 1944, premio Oscar), Spellbound (Io ti salverò, 1945), Notorious (1946), Joan of Arc (1948). Sposatasi nel '50 con R. Rossellini, si trasferì in Italia; è in questo periodo che acquista una maggiore profondità espressiva in film quali Stromboli (1950 ...
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Attore cinematografico e teatrale italiano (Roma 1931 - ivi 2015). È stato scoperto nel 1946 da V. De Sica (che lo ha voluto come protagonista in Sciuscià) e da allora ha lavorato per i grandi nomi del [...] a M. Antonioni, L. Visconti (che lo ha diretto anche a teatro in Morte di un commesso viaggiatore, 1954) e R. Rossellini (tra gli altri). Dopo pellicole quali I vitelloni (1953), Giovani mariti (1958) e Viva l’Italia (1961), ha continuato a recitare ...
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Amidei, Sergio
Pietro Piemontese
Sceneggiatore, nato a Trieste il 30 ottobre 1904 e morto a Roma il 14 aprile 1981. Di cultura mitteleuropea, A. portò con sé un ricco bagaglio culturale che nutrì la [...] per Roma città aperta (1945), nel 1950 per Paisà (1946) e nel 1962 per Il generale Della Rovere (1959) tutti di Rossellini; gli vennero aggiudicati postumi due David di Donatello: nel 1982 per Storie di ordinaria follia (1981) di Marco Ferreri e nel ...
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Medusa
Gaia Marotta
Casa di produzione e di distribuzione italiana, fondata a Roma nel 1964 da Felice Colajacono e Franco Poccioni con la denominazione di Medusa distribuzione S.r.l.
A partire dal 1965 [...] la M. distribuzione venne gestita da Maria Grandilla Innocenti, supportata da due produttori esecutivi, Renato Jaboni e Franco Rossellini. Fu grazie a quest'ultimo che la società poté collaborare con imprese cinematografiche come la Dania Film di ...
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Da Roma, Eraldo
Stefano Masi
Nome d'arte di Eraldo Judiconi, montatore nato a Roma il 1° marzo 1900 e ivi morto il 27 marzo 1981. Insieme a Mario Serandrei fu il più grande montatore italiano del secondo [...] dei ritmi narrativi di numerosi classici del Neorealismo, da Roma città aperta (1945) a Germania anno zero (1948) di Roberto Rossellini, da Ladri di biciclette (1948) a Miracolo a Milano (1951) di Vittorio De Sica, ai quali concorse a conferire un ...
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Benvenuti, Paolo
Stefano Francia Di Celle
Regista cinematografico, nato a Pisa il 30 gennaio 1946. Con la coerenza e il rigore stilistico dei suoi film, anomali rispetto alle consuetudini del cinema [...] attraverso l'analisi delle fonti storiche (verbali, cronache, memorie, ricerche, fotografie). Analogamente ai metodi di lavoro di Roberto Rossellini o di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet, di cui fu assistente all'inizio degli anni Settanta, l ...
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Regista e scenarista cinematografico, nato a Rimini il 20 gennaio 1920; ha avuto una gioventù movimentata durante la quale ha esercitato varî mestieri; poi caricaturista (anche per il Marc'Aurelio), autore [...] scenarista e aiutoregista con i migliori registi italiani e, particolarmente importante per la sua evoluzione artistica, con Rossellini. Regista in collaborazione con Lattuada (Luci del varietà, 1951), nel 1952 dirigeva da solo, su soggetto proprio ...
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Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] di Eduardo De Filippo, a Guardie e ladri (1951) di Steno e Mario Monicelli, da Dov'è la libertà…? (1954) di Rossellini a I soliti ignoti (1958) di Monicelli. Aristocratico e plebeo, erede dell'Atellana e della Commedia dell'arte, Pulcinella moderno e ...
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lucherinata
s. f. Trovata tipica di Enrico Lucherini, responsabile di un ufficio stampa cinematografico. ◆ L’inventore della lucherinata sta nel suo ufficio dei Parioli in un pomeriggio di secondo agosto romano, pronto già, appena rientrato...
paisa
paiṡà s. m. – Forma vocativa di paesano, propria dell’Italia merid., col sign. di «compaesano»; alla fine della seconda guerra mondiale era usata dai soldati italo-americani come appellativo nel rivolgersi ai civili, poi si è generalizzata...