Cahiers du cinéma
Giorgio De Vincenti
Rivista francese con periodicità mensile, nata nel 1951 (il primo numero ad aprile), sulle orme della seconda serie di "La revue du cinéma" (1946-1949) diretta [...] collegava V.I. Pudovkin al cinema hollywoodiano), non contro il montaggio, che si erano di fatto posti Renoir o Rossellini, due autori che hanno re-investito "una parte del pensiero del montaggio allo stadio della costruzione del film e, soprattutto ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] , India Matri Bhumi (1959) e un reportage televisivo in dieci puntate, J'ai fait un beau voyage/L'India vista da Rossellini (1959); il primo è un saggio poetico in forma di finzione, il secondo un diario di viaggio commentato in studio dall'autore ...
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Gruault, Jean
Serafino Murri
Sceneggiatore francese, nato a Fontenay-sous-Bois (Île-de-France) il 3 agosto 1924. Formatosi come autore nell'ambito del teatro d'avanguardia francese, la sua figura di [...] d'accusa contro la guerra Les carabiniers (1963), tratto da un dramma di B. Joppolo (alla cui stesura collaborò anche Rossellini), G. tornò a lavorare con Rivette per La religieuse (1967; Susanna Simonin, la religiosa). Secondo film del regista, è un ...
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Kinski, Klaus
Alessandra De Luca
Nome d'arte di Nikolaus Günther Karl Nakszynski, attore cinematografico e teatrale tedesco, nato a Zoppot (nel territorio della Città libera di Danzica; od. Sopot, in [...] in alcuni casi però di prestigio, come quelli in Decision before dawn (1951; I dannati) di Litvak, La paura (1955) di Rossellini, Kinder, Mütter und ein General (1955; All'Est si muore) di Laslo Benedek, Ludwig II. Glanz und Elend eines Königs (1955 ...
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Rondinella, Giacomo. – Attore e cantante italiano (Messina 1923 - Fonte Nuova, Roma, 2015). Figlio di attori e cantanti napoletani, dopo una breve carriera in Marina e un’esperienza non di successo nel [...] quello di cantante, ma ha anche interpretato film di registi di grande livello come Dov'è la libertà? (1954) di R. Rossellini. Gran parte del suo successo è dovuto a Totò, che gli ha affidato molte delle sue canzoni tra le quali Malafemmena, 1951 ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] , J. Staiger, K. Thompson, The classical Hollywood cinema. Film style & mode of production to 1960, New York 1985.
R. Rossellini, Il mio metodo, Venezia 1987.
F. Truffaut, Le plaisir des yeux, Paris 1987 (trad. it. Venezia 1988).
T. Shatz, The ...
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Arditi, Pierre
Riccardo Martelli
Attore teatrale e cinematografico francese, nato a Parigi il 1° dicembre 1944. È uno dei più importanti protagonisti del teatro e della televisione del suo Paese; nel [...] debuttato in teatro nel 1965, nel 1971 è stato protagonista del primo dei suoi molti film televisivi, Blaise Pascal di Roberto Rossellini. Nel cinema, dopo ruoli di secondo piano con Yannick Bellon (L'amour violé, 1977) e con Robert Enrico (Pile ou ...
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Pietrangeli, Antonio
Simone Emiliani
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Roma il 19 gennaio 1919 e morto a Gaeta il 12 luglio 1968. Apparentemente vicino alle forme della commedia all'italiana, [...] Camerini (Due mogli sono troppe, 1951) e altri. Il sodalizio più duraturo fu però instaurato con Gianni Franciolini e Roberto Rossellini: per il primo P. scrisse Amanti senza amore (1948), Anselmo ha fretta, noto anche come La sposa non può attendere ...
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Storico e critico del cinema (Torino 1932 - ivi 2016). Tra i più insigni studiosi di cinema del secondo Novecento, laureatosi in Lettere nel 1956, tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni [...] ), L'occhio tagliato. Documenti del cinema dadaista e surrealista (1972), Storia del cinema d'animazione (1974), Roberto Rossellini (1977), Luchino Visconti (1981), Cinema e musica. Breve storia della musica cinematografica (1991), ma soprattutto la ...
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Brass, Tinto (propr. Giovanni)
Lorenzo Codelli
Regista cinematografico, nato a Milano il 26 marzo 1933. Dopo un esordio caratterizzato da un vena anarcoide (In capo al mondo, 1963), ha circoscritto i [...] da Henri Langlois e s'inserì nel milieu dell'emergente Nouvelle vague, diventando l'assistente di Joris Ivens e Roberto Rossellini. Nel 1963 il suo esordio registico, In capo al mondo (poi ribattezzato Chi lavora è perduto), ottenne entusiastiche ...
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lucherinata
s. f. Trovata tipica di Enrico Lucherini, responsabile di un ufficio stampa cinematografico. ◆ L’inventore della lucherinata sta nel suo ufficio dei Parioli in un pomeriggio di secondo agosto romano, pronto già, appena rientrato...
paisa
paiṡà s. m. – Forma vocativa di paesano, propria dell’Italia merid., col sign. di «compaesano»; alla fine della seconda guerra mondiale era usata dai soldati italo-americani come appellativo nel rivolgersi ai civili, poi si è generalizzata...