Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] . Il film, adattamento del romanzo di A. Moravia, ambientato tra gli studi di Cinecittà e Capri, fu dedicato a Roberto Rossellini, la parte del regista fu affidata a Fritz Lang e quella dell'aiuto a Godard stesso; il film nel film è ispirato ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] ora rurali, che il testo filmico ricreava. Così, in particolare, Roma città aperta (1945) e Paisà (1946) di Roberto Rossellini riproposero, con verosimiglianza, il primo uno spaccato della realtà linguistica di Roma in tempo di guerra (tutta una ...
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Spagna
Nuria Vidal
Cinematografia
Cinematografia tra le più importanti in Europa, quella spagnola è rimasta per molti anni quasi completamente sconosciuta (il franchismo ha infatti alzato una barriera [...] le nuove generazioni del cinema spagnolo; inoltre la proiezione semiclandestina di Roma città aperta (1945) di Roberto Rossellini nel 1950 e la scoperta dell'opera di Cesare Zavattini fecero conoscere il Neorealismo italiano ai giovani registi ...
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Istituto nazionale L.U.C.E
Gian Piero Brunetta
di Gian Piero Brunetta
Organo tecnico istituito nel 1924 e denominato inizialmente L'Unione Cinematografica Educativa (da cui l'acronimo L.U.C.E., usato [...] di Fernando Cerchio, Ali fasciste (1941), Ritorno al Vittoriale (1942), La scuola del cinema (1942); di Roberto Rossellini, Fantasia sottomarina (1940); di Giacomo Pozzi Bellini, Pietro Francisci, Romolo Marcellini, Roberto Omegna e di altri ancora ...
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VISCONTI DI MODRONE, Luchino (Luchino Visconti). – Luchino, conte di Lonate Pozzolo, nacque il 2 novembre 1906 a Milano, in casa della nonna materna Anna Erba, in via Marsala. Era il quartogenito di sette [...] di Figaro da Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais, all’Indice sotto il fascismo, con musiche non mozartiane ma di Renzo Rossellini e un Vittorio De Sica nei panni del protagonista, scatenato nel dialogo con la sala. Finale irritante per il ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] (1958; La ragazza Rosemarie) di Rolf Thiele, Era notte a Roma (1960) e Viva l'Italia! (1961), entrambi di Roberto Rossellini viene usato in maniera diversa lo zoom, a volte in correlazione con movimenti di macchina diversificati. Dal 1963 l'Angénieux ...
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Divismo
Samuel Thomas
Il fenomeno del d. è direttamente legato alla cultura di massa del Novecento e, in origine, al medium per eccellenza di questa cultura, il cinema. Nel 19° sec. erano già emerse [...] John Ford. Questa tendenza giunse a compimento nel dopoguerra con il Neorealismo italiano, e in particolare con i film di Roberto Rossellini, Vittorio De Sica e Giuseppe De Santis, e più tardi con le nouvelles vagues degli anni Sessanta e nel cinema ...
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Cinecittà
Riccardo Martelli
Complesso di teatri di posa fondato a Roma nel 1937. La sua creazione fu una delle tappe della politica di sostegno alla cinematografia avviata dal regime fascista all'inizio [...] cinema italiano, che va dalla fine degli anni Cinquanta all'inizio dei Settanta: la maggior parte dei film di Roberto Rossellini, De Sica, Visconti e Fellini girati a C. in tale periodo videro la presenza, spesso determinante, di società francesi.Per ...
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GAVAZZENI, Gianandrea
Federico Fornoni
Nacque il 25 luglio 1909 a Bergamo, nel palazzo appartenuto alla famiglia Tasso dove aveva soggiornato il poeta Torquato. I genitori, Giuseppe e Pierina Monzini, [...] , Riccardo Zandonai), senza dimenticare i lavori più recenti (Giovanna d'Arco al rogo di Arthur Honegger, regìa di Roberto Rossellini, protagonista Ingrid Bergman, 1954, già presentata al San Carlo nel 1953; La fiamma di Ottorino Respighi, 1955; La ...
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CAMBRAY DIGNY, Luigi de
Raffaele Romanelli
Nacque il 14 febbr. 1778 a Firenze da Francesco Ignazio e da Anna Taddei. Entrato nel 1794 come apprendista nella amministrazione finanziaria granducale, si [...] nazionale, Carte C. D., cass. 146, 3, 3/b) ed una documentazione fotografica presso lo studio fotografico F. Rossellini di Montecatini.
La chiesa costituisce l'ultimo sobrio anello del tessuto urbanistico e architettonico della località termale, che ...
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lucherinata
s. f. Trovata tipica di Enrico Lucherini, responsabile di un ufficio stampa cinematografico. ◆ L’inventore della lucherinata sta nel suo ufficio dei Parioli in un pomeriggio di secondo agosto romano, pronto già, appena rientrato...
paisa
paiṡà s. m. – Forma vocativa di paesano, propria dell’Italia merid., col sign. di «compaesano»; alla fine della seconda guerra mondiale era usata dai soldati italo-americani come appellativo nel rivolgersi ai civili, poi si è generalizzata...