CODICI PURPUREI
H.L. Kessler
Si definiscono c. purpurei i manoscritti di lusso nei quali il testo è scritto in genere in oro e argento su pergamena tinta in porpora con una mistura di carminio e azzurro.Già [...] tinte organiche e minerali: in età altomedievale Beda (Hist. eccl., I, 1; PL, XCV, col. 25) segnala per es. il bel rosso scarlatto che si può ricavare dai buccini, mentre Teofilo (De diversis artibus, I, 33) propone ricette basate sui girasoli e il ...
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(VIII, p. 291; App. II, I, p. 477; III, I, p. 280; IV, I, p. 333)
La C., alla fine degli anni Ottanta, vede insoluti, e in alcuni casi addirittura aggravati, i suoi problemi socio-territoriali. Tra le [...] ., successiva al periodo classico.
L'episodio più significativo della cultura artistica in età paleocristiana resta però il codex purpureus (Rossano, Museo Diocesano), giunto probabilmente nel 7° sec. e che è stato datato al 5° sec. e collocato in un ...
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GROTTAFERRATA, Badia di
E. Fabbricotti
Maestoso complesso di opere fortificate costruito verso il lato orientale dell'attuale paese di G., sui Colli Albani, tra il 1483 e il 1491 da Antonio da Sangallo [...] un più antico oratorio. Il Monastero, opera in parte di Giuliano da Sangallo fu fondato nel 1004 da San Nilo di Rossano Calabro ed ospita ancora oggi una comunità di monaci di rito cattolico greco.
Chiesa e Monastero furono edificati sopra resti di ...
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GROTTAFERRATA
L. Morganti
Cittadina del Lazio situata a S-E di Roma sulle pendici settentrionali dei colli Albani, G. si sviluppò intorno al centro monastico basiliano fondato dai ss. Nilo e Bartolomeo [...] umana, confermano l'ipotesi di associare i pezzi del portale e del fonte e spingono verso una datazione intorno al 1100 (Rossi, 1905, p. 15; Pace, 1987, p. 52).Nel nartece sono ancora da ricordare le ante lignee del portale abbaziale, che presentano ...
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CAPRILE, Vincenzo
Mario Rotili
Nato a Napoli il 24 giugno del 1856 da Luigi e da Antonietta Fiscone, si formò nell'istituto di belle arti della sua città natale (dal 1874 al 1877), prima nella scuola [...] l'immediatezza e la sintesi formale dei pittori della cosiddetta "repubblica di Portici", ai quali l'avvicinò l'amicizia con Rossano e Campriani, che erano attivi componenti del gruppo innovatore rivolto a cogliere l'essenza della natura e a renderla ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] . e il 2° d.C.) in numerosissimi manoscritti (circa 800 nella collezione più numerosa, quella Derossiana – da G.B. De Rossi – della biblioteca Palatina di Parma), nessuno dei quali anteriore al sec. 9° d.C. (il più antico con data, «codice babilonico ...
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FONTANA, Lorenzo
Vincenzo Rizzo
Non si conoscono i dati anagrafici di questo maestro marmoraro attivo a Napoli dal 1681 al 1717. Nel 1681 risulta iscritto alla corporazione dell'arte degli scultori [...] ancora in situ. Dal 1702 al 1704 il F. lavorò insieme con lo zio Antonio al rivestimento marmoreo del duomo di Rossano, fatto eseguire dal principe di Campana come dono per il fratello monsignor A. Deodati, arcivescovo della città. Tali lavori furono ...
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DE GREGORIO, Marco
Mariantonietta Picone Petrusa
Figlio di Francesco di Gregorio e di Elisabetta Beato nacque il 12 marzo 1829 a Resina (ora Ercolano, in provincia di Napoli). Il pittore mutò il cognome [...] francese A. Goupil e con la galleria Pisani a Firenze.
È documentata la sua presenza nel 1872 a Firenze, con De Nittis, Rossano e R. Belliazzi (Signorini, 1894, in Cecioni, 1905, p. 75), ma non lo è un probabile viaggio a Parigi (Lorenzetti, 1952, p ...
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1. Definizione. - I Cristiani hanno chiamato Nuovo Testamento la seconda parte della Bibbia (v.), contrapposta quale testimonianza del "nuovo patto nel sangue di Cristo" (I Cor., ii, 25, lat. novum testamentum) [...] , sempre nell'ambito dei più antichi manoscritti miniati del N. T., è presentata dal Codice Purpureo della biblioteca diocesana di Rossano (VI sec.).
Le parti conservate del testo (Mt. fino a Mc. 16, 15, in caratteri onciali argentei su pergamena ...
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EVANGELISTI
W. Melczer
La radice etimologica del termine e., che nel senso cristiano significa 'colui che annuncia la buona novella relativa a Cristo', è il verbo εὐαγγελίζομαι 'annunciare lieti eventi'. [...] 1922, fig. 4231). Alcune delle più antiche miniature presentano gli e. come autori dei loro vangeli: così il Codex Purpureus di Rossano Calabro (Mus. Diocesano, cc. 5r, 121r; Haseloff, 1898, tav. 13-14) e i Vangeli di Rabbula (Firenze, Laur., Plut. 1 ...
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rosso
rósso agg. e s. m. [lat. rŭssus]. – 1. Uno dei colori dello spettro della luce visibile, precisamente quello corrispondente alla regione di lunghezze d’onda maggiori, approssimativamente comprese tra 800 e 640 nm; è anche uno dei tre...
rosso-giallo
(rossogiallo) agg. Che riguarda l'alleanza tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle, identificati attraverso i colori che li simboleggiano. ♦ Plaude alla «svolta, anche generazionale», della squadra e alla ritrovata unità...