ATTICCIATI, Domenico (Domenico di Filippo)
Isa Belli Barsali
Fiorentino, intagliatore di legno e maestro di tarsia, se ne ignorano le date di nascita e morte.
Nel 1575, con Benedetto di Giovanni da Montepulciano, [...] dello stesso anno, mentre altri maestri di legno risultano a Pisa al lavoro per conto dell'A., questi, tornato a Firenze, curava gli intagli dei rosoni e di altre parti del soffitto.
Nell'esecuzione del soffitto ligneo, a lacunari con cornici e ...
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CATANI, Luigi
Agnese Fantozzi
Nacque a Prato il 7 nov. 1762 da una famiglia di discreti artigiani e ornatisti. Considerato un buon disegnatore, anche se modesto pittore, operò moltissimo nell'ambito [...] trovare nell'Aretino: la cappella della Madonna del Conforto. La cupoletta emisferica che la conchiude è ornata (1800 circa), fra i rosoni in rilievo, da dipinti eseguiti su cartoni di G. B. Dell'Era che aveva iniziato il lavoro: lo Sposalizio della ...
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CUPPINI, Giuseppe
Gabriello Milantoni
Pittore-architetto, nacque a Ravenna nel 1750 (Martinetti Cardoni).
Ancora molto poco si conosce della sua biografia, così come è assai esiguo il numero delle sue [...] finte architetture con colonne scanalate ovvero a finto marmo e capitelli corinzi, motivi decorativi a festoni fitomorfi, rosoni, lesene; nella semicupola dell'altar maggiore, una balaustra con due vasi bruciaprofumi. Sulle pareti di sinistra e ...
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CENNINI, Bartolommeo
Bruno Santi
Figlio del fonditore fiorentino Giovanni Battista, si ignora quando egli sia nato, e non si conoscono neanche i termini cronologici della sua prima attività. Il fatto [...] il 1640, perché nel 1643 era impegnato a Prato, nella collegiata (oggi duomo), per il restauro di due mezzi rosoni della cancellata in bronzo della cappella della Cintola (Marchini). Nel 1648 è testimoniata la sua presenza in Firenze, dove eseguì ...
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BIGARELLI, Guido (Guido da Como)
Isa Belli Barsali
Originario di Arogno nell'arcivescovato di Como, figlio di Bonagiunta Bigarelli, maestro marmorario, come attestano due documenti, uno del 26 nov. 1244 [...] lavoro decorativo, carico di squisite fantasie negli intagli dei fogliami - con piccole teste incluse nelle cornici e nei rosoni - pausati da parti in tarsia bicroma.
Al fonte sono accostabili alcuni capitelli dell'ordine interno del battistero, la ...
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BONATI, Luchino de' (Luchino Bianchino, Bianchini, Bianchino Parmigiano)
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Da un rogito del 10 giugno 1506 del notaio Clementino Franconi (Parma, Archivio Notarile, filza 582; riportato da Scarabelli [...] "pro resto facture portarum Ecclesiae maioris et Babtisterii" del 4 ag. 1509.
Resta oggi solo la porta centrale del duomo, intagliata a rosoni, con la data 1494 e la firma; secondo il Quintavalle (1962, p. 45) sarebbero del B. anche quelle laterali e ...
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BOTTO, Bartolomeo
Rosalba Amerio Tardito
Figlio di Pietro; scultore ducale. Attivo nella seconda metà del sec. XVII, collaborò sovente con il padre e con il fratello Carlo Francesco e fu certo, dei [...] gli intagli di queste sale del palazzo reale sono magnifici e opulenti. Ricche volute, intrecci di acanto si alternano a rosoni, a mensole, corone, stemmi e creano, con le decorazioni dorate delle porte, degli sguanci delle finestre e degli zoccoli ...
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GIACOMO da Città di Castello, detto Beato Giacomo
Cristina Ranucci
Figlio di Pietro, nacque a Città di Castello nella prima metà del XIII secolo (o anteriormente, se si accetta la notizia riportata [...] reperto giunto intatto fino ai giorni nostri è una lastra di pietra lavorata a bassorilievo con un motivo a piccoli rosoni, già sistemata nella parte posteriore dell'altare, poi trasferita in quella anteriore (Ascani). L'analisi dell'opera ha indotto ...
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PIANTAVIGNA, Gian Maria
Stefano L'Occaso
PIANTAVIGNA, Gian Maria. – Figlio di Giovan Battista, nacque, forse a Bologna, probabilmente entro il 1520; il padre, intagliatore, operò a lungo nel Bresciano, [...] Romano (Gombrich, 1984; Adorni, 2012), ma l’ipotesi non pare del tutto persuasiva, poiché il ricco repertorio ornamentale – festoni, rosoni, grilli e arpie – è privo del gusto caricaturale e umoristico di Giulio e l’insieme è caratterizzato da sobria ...
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CAMICIA, Clemente (Chimenti)
Ladislao Gerevich
Figlio di Leonardo di Andrea e di un'Antonia, nacque presumibilmente a Firenze intorno al 1431.
Architetto e legnaiuolo, "stando al servigio del re d'Ungheria, [...] e specialmente i soffitti a cassettoni dorati, ornati da emblemi di Mattia Corvino e degli Aragonesi, da draghi, serpenti e rosoni, e che le fonti descrivono con ammirazione. È facile - e le date sembrano confermarlo - che il C. abbia assunto e ...
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rosone
roṡóne s. m. [propr., accr. di ròsa]. – 1. In architettura: a. Motivo decorativo, risultante dalla composizione simmetrica, intorno a un centro o a un sistema di assi radiali, di elementi derivati dalla flora e variamente stilizzati....
metopa
mètopa (o mètope; raro metòpa, metòpe) s. f. [dal lat. metŏpa, gr. μετόπη, comp. di μετά «fra, in mezzo» e ὀπή «foro, apertura»]. – 1. Nella trabeazione degli edifici dorici, la porzione di muro al di sopra dell’epistilio, compresa...