CUPPINI, Giuseppe
Gabriello Milantoni
Pittore-architetto, nacque a Ravenna nel 1750 (Martinetti Cardoni).
Ancora molto poco si conosce della sua biografia, così come è assai esiguo il numero delle sue [...] finte architetture con colonne scanalate ovvero a finto marmo e capitelli corinzi, motivi decorativi a festoni fitomorfi, rosoni, lesene; nella semicupola dell'altar maggiore, una balaustra con due vasi bruciaprofumi. Sulle pareti di sinistra e ...
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Trompeo, Pietro Paolo
Nicolò Mineo
Critico letterario (Roma 1886 - ivi 1958), professore (dal 1930) di lingua e letteratura francese nell'università di Roma.
Collaborò a numerosi giornali e riviste; [...] di ascendenza francescana, tra mondo della natura e della grazia, il nesso luce-musica, l'analogia coi colori e le luci dei rosoni della cattedrale gotica. Un sottile riferimento al canto di s. Francesco è contenuto nel saggio La scala del sole, in ...
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Architettura. - Canaletto di sezione semicircolare o sagomata, posto al margine inferiore della gronda del tetto, o presso le ultime modanature del cornicione, per raccogliere le acque piovane e convogliarle [...] raccoglie l'acqua. Gl'imbrinali diedero origine negli edifici monumentali dell'antichità a ricche decorazioni che nel periodo classico finsero rosoni o teste di leone e di lupo, e nel periodo medievale ceffi di demonî o di draghi. Sono celeberrime le ...
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OLITE
S. Alcolea Gil
Centro della Spagna settentrionale, in Navarra, situato tra i fiumi Arga e Aragón.Sito monumentale tra i più importanti della regione, documentato già in epoca romana, O. divenne [...] alla base un fregio con decorazioni fitomorfe, alternate a figurazioni bibliche o mitologiche. Alla sommità si apre un grande rosone - inscritto in un arco a sesto acuto e formato da dodici trilobi radiali su colonnine -, cui si aggiungono, nella ...
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FLORENSI
C. D'Adamo
Congregazione benedettina originatasi dai Cistercensi e fondata nel 1189 dall'abate Gioacchino da Fiore e dal monaco Ranieri, i quali, ritiratisi inizialmente a Pietralata, dopo [...] a m. 3 ca. dal piano pavimentale, tre grandi finestre ad arco acuto, mentre, nella zona superiore, si aprono quattro leggeri rosoni polilobati: il più grande, a sei lobi, è al centro, mentre gli altri tre, più piccoli e quadrilobati, sono disposti ai ...
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CENNINI, Bartolommeo
Bruno Santi
Figlio del fonditore fiorentino Giovanni Battista, si ignora quando egli sia nato, e non si conoscono neanche i termini cronologici della sua prima attività. Il fatto [...] il 1640, perché nel 1643 era impegnato a Prato, nella collegiata (oggi duomo), per il restauro di due mezzi rosoni della cancellata in bronzo della cappella della Cintola (Marchini). Nel 1648 è testimoniata la sua presenza in Firenze, dove eseguì ...
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Antica divinità italica, più tardi identificata con la greca Τύχη, il suo culto era praticato anche presso i Romani. Venerata con il nome Fors Fortuna in un sacello sulla riva destra del Tevere, a Roma [...] della F., con l’uomo che raggiunge il culmine del cerchio ma poi ricade, schema iconografico usato anche nei rosoni delle cattedrali romaniche; attributo della F. diviene spesso la benda sugli occhi, indice della sua arbitrarietà. Soprattutto dal ...
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La finestra è un vano praticato nello spessore di un muro esterno allo scopo d'illuminare e di arieggiare gli ambienti d'un fabbricato, e di dare alle persone che si trovano all'interno la possibilità [...] archetti delle trifore e le lobature, si sviluppava un vero merletto di pietra che ne occupava gli spazî. Il rosone raggiunse il massimo dello sviluppo dominando per le sue grandiose proporzioni la facciata. La decorazione pur conservando lo schema ...
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BIGARELLI
V. Ascani
Famiglia di scultori originari di Arogno (Canton Ticino), attivi in Toscana e in Trentino nel 13° secolo.Lanfranco, noto dai documenti come padre di Guidobono B., è da identificare [...] (Toesca, 1927; Salmi, 1928; Belli Barsali, 1968). L'opera, una Traditio clavium affiancata da due lacunari con racemi e rosoni fogliati, è prossima - e forse di poco successiva - alle sculture dell'architrave del duomo ed è ben situabile dopo il ...
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SFINGE BARBATA, Pittore della (Maler der bärtigen Sphinx)
L. Banti
Ceramografo etrusco così chiamato dal Benson che gli attribuisce alcune òlpai e oinochòai, imitanti la produzione corinzia del 630-615 [...] la responsabilità della impronta "transizionale", che la ceramografia etrusca conservò sino agli inizi del VI sec. a. C. (v. rosoni, ciclo dei).
Bibl.: H. Payne, Necrocorinthia, Oxford 1931, pp. 206-209; J. L. Benson, Geschichte d. korinth. Vasen ...
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rosone
roṡóne s. m. [propr., accr. di ròsa]. – 1. In architettura: a. Motivo decorativo, risultante dalla composizione simmetrica, intorno a un centro o a un sistema di assi radiali, di elementi derivati dalla flora e variamente stilizzati....
metopa
mètopa (o mètope; raro metòpa, metòpe) s. f. [dal lat. metŏpa, gr. μετόπη, comp. di μετά «fra, in mezzo» e ὀπή «foro, apertura»]. – 1. Nella trabeazione degli edifici dorici, la porzione di muro al di sopra dell’epistilio, compresa...