Costumista italiana (n. Rosignano Marittimo 1941). Ha prediletto sempre il film in costume lavorando con registi come M. Scorsese e S. Leone con i quali ha ricostruito le varie epoche basandosi su una [...] 1975), ambientato nella Roma degli anni Venti. Dopo la cupa e statica galleria a ricostruire il mondo degli immigrati e dei gangster ebrei di New York, in chiave ruvido e barbarico in Der Name der Rose (1985) utilizzando stoffe grezze, colori ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] Colette ha lavorato assiduamente per il cinema fin dagli anni Venti: tra le sue sceneggiature, Divine (1935) di M. per es. di Glengarry Glenn Rose (1992; Americani) per la The company of wolves (1984; In compagnia dei lupi), da un racconto di A. ...
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MUSICAL
Eugenio Ragni
Mino Argentieri
Genere di spettacolo teatrale, misto di prosa, musica, canzoni e balletti, nato negli ultimi decenni del secolo 19° in Gran Bretagna e, quasi contemporaneamente, [...] Dato il numero e la contiguità dei molti elementi che convergono a partire dalla fine degli anni Venti una nuova generazione di librettisti . Dvorák, di cui andranno ricordati almeno Katinka (1915), Rose Marie (1924: vi si canta il celebre ''Canto d ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] dialettale (che a Napoli aveva prosperato anche negli anni venti, per merito di E. Notari e U. Del Colle suo primo film è Rose scarlatte (1940), tratto 1962), storia di un sindacalista, di V. Orsini e dei fratelli P. e V. Taviani; La commare secca ( ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] può soddisfare. Come in The purple rose of Cairo (1985; La rosa purpurea conclusa, si è affermata tra gli anni Venti e la fine degli anni Cinquanta con un sé, nella pura volizione dell'infinito e dei miti.
Immaginario maschile e immaginario della ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] , allo stesso modo, per migliorare il dipinto di un giardino di rose, cospargerlo di profumo alla rosa, perché chi lo guarda possa anche passando per il cinema di montaggio degli anni Venti (o 'dei punti di ripresa che si succedono'). Nel quadro ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] e dissacratorie, della gonna di Marilyn Monroe sollevata dal vento della metropolitana in The seven year itch (1955; Quando realtà e restituisce alla fabbrica dei sogni il suo significato letterale, grazie a The purple rose of Cairo (1985; La ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] d'un train en gare de La Ciotat (1895) dei fratelli Lumière, per es., è ripreso da un punto delle avanguardie europee degli anni Venti (v. avanguardia cinematografica e (The blackout, 1997, Blackout; New Rose Hotel, 1998), per non parlare di ...
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Digitale, cinema
Paolo Marocco
Digitale indica, in generale, una rappresentazione dell'informazione di tipo discreto o numerico, risultato di un processo algoritmico effettuato da un computer, la cui [...] aumento esponenziale delle capacità di calcolo dei computer ha nondimeno lasciato presagire, episodio è uscito in circa venti sale attrezzate con proiettori digitali, metafilmiche di Woody Allen come The purple rose of Cairo (1985; La rosa purpurea ...
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Sperimentale, cinema
Bruno Di Marino
L'espressione cinema sperimentale, inadeguata e ambigua, si riferisce a una vasta area di film, caratterizzati quasi sempre da: a) assenza di sceneggiatura, dialoghi [...] di alcuni cortometraggi, a cominciare da Rose Hobart (1939), rimontaggio del b-movie una forte componente surrealista è alla base dei film di vari autori della West Coast dello schermo nacque fin dagli anni Venti. Abel Gance per il suo Napoléon ...
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rosa
ròṡa s. f. [dal lat. rŏsa]. – 1. Nome delle varie specie di piante del genere Rosa, della famiglia rosacee, diffuse nell’emisfero boreale; sono arbusti nani, cespugliosi e anche rampicanti con aculei (comunem. chiamati spine); hanno foglie...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...