Scrittore italiano (n. Viareggio 1965). Dedito alla narrativa di genere, spaziando dal fantastico all'horror, dal giallo al noir, ha esordito nel 1996 con il romanzo Il buio sotto la candela, a questo [...] altrove (1999), Figli del tramonto (2000), Tutto o Nulla (2001), L'occhio del rospo (2001), Il corpo dell'Inglese (2004), Rosa elettrica (2007), La notte alle mie spalle (2012), Cosa resta di noi (2015), La ragazza sbagliata (2017), Come una famiglia ...
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Annaud 〈anó〉, Jean-Jacques. - Regista cinematografico francese (n. Draveil, Essonne, 1943). Ha frequentato l'IDHEC (Institut des hautes études cinématographiques) e ha realizzato numerosi film pubblicitari [...] che affronta il tema del colonialismo durante la prima guerra mondiale. Ha inoltre diretto: La guerre du feu (1981); Il nome della rosa (1986, tratto dal romanzo di U. Eco); L'ours (1988); L'amant (1991, dal romanzo di M. Duras); Seven years in Tibet ...
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Corridore ciclista italiano (Monreale 1931- Caselette, Torino, 2020). Passista straordinario, si è distinto soprattutto come pistard, eccellendo nell’inseguimento - specialità in cui ha vinto due mondiali [...] a squadre. All’attività di pistard ha associato anche una limitata attività di stradista, utile per rafforzare le sue doti di fondo, che lo ha portato a vincere una tappa del Giro d’Italia del 1955 e a indossare per un giorno la maglia rosa. ...
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Corridore ciclista italiano (Messina 1920 - Prato 2017). Ha iniziato la sua carriera nel 1936 in Sicilia, per poi trasferirsi a Prato nel 1940. Corridore professionista dal 1941 al 1956, è stato un gregario [...] , ha conseguito numerosi successi sia al Giro d’Italia (sette tappe) che al Tour de France (tre tappe); ha inoltre vinto un Giro di Calabria (1945) e una Sassari-Cagliari (1952), e indossato per un giorno la maglia rosa al Giro d’Italia del 1953. ...
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Pittore (Clusone 1768 - Venezia 1853). Studiò a Verona con S. Della Rosa e a Venezia con D. Maggiotto; fedele alla tradizione veneta settecentesca ma sensibile alle suggestioni neoclassiche, dipinse opere [...] sacre e ritratti (Teofania di Giobbe, 1819, Venezia, S. Giobbe; Ritratto del parroco G. Rado, 1820, Venezia, Seminario Patriarcale; Deposizione, 1846, Venezia, SS. Giovanni e Paolo). Eseguì (1836-38) il ...
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Drammaturgo e poeta catalano (Santa Cruz de Tenerife 1845 - Barcellona 1924). Scrisse tragedie romantiche in versi e drammi di carattere moderno, di temperate forme naturalistiche. Nell'ultimo periodo [...] tornò a vecchie forme romantiche. Tra le sue opere: Galla Placídia (1879), Maricel (1888), Maria Rosa (1894), La festa del blat (1896), Terra baixa (1897), che ebbe molto successo, Arran de terra (1901), Andrònica (1905), La Reina vella (1908), La ...
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Pittore fiammingo (m. 1519), attivo in Spagna dal 1496 per Isabella I la Cattolica, dipinse, in collaborazione con altri fiamminghi, 47 tavolette con la vita di Cristo e della Vergine, alcune delle quali [...] . Eseguì, a Palencia, gli altari di S. Lázaro (in parte al Prado) e della cattedrale. Gli sono attribuiti ritratti di notevole interesse: Giovinetta con bocciolo di rosa (Lugano, coll. Thyssen), Fanciullo con uccello morto (Bruxelles, Musei Reali). ...
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Scrittore spagnolo (Siviglia 1583 circa - Madrid 1659); protetto del conte-duca di Olivares, seguì questo nell'esilio. Scrisse di critica letteraria (in particolare, il prologo all'edizione della poesia [...] , 2 sestine, 11 canzoni), comprende poesie amorose di stile petrarchesco e poesie in cui predomina la riflessione filosofica sulla brevità della vita e sul tema oraziano del carpe diem (A la constancia, A la pobreza, A la riqueza, A la rosa, ecc.). ...
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Scrittrice russa (Odessa 1890 - Leningrado 1972). Sia nelle liriche (Pečal´noe vino "Vino triste", 1914; Gor´kaja uslada "Amare delizie", 1917; Brennye slova "Parole caduche", 1922; Aprel´ "Aprile", 1960; [...] Pulkovskij meridian "Il meridiano di Pulkov", 1941-43), sia nei racconti (Solovej i roza "L'usignolo e la rosa", 1925), pur variando i temi - impressioni sentimentali, umorismo delicato, accenti patriottici - si è distinta per sostenutezza formale e ...
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Pittore (Montegrino Valtravaglia 1804 - Cremona 1873). Allievo di G. Diotti a Bergamo, fin dalle sue prime opere mostra un modo di dipingere personalissimo, lontano dalle formule allora dominanti: gamme [...] morbide di grigi, azzurri e rosa, tocco sfatto e sfilacciato, echi correggeschi. Molti tratti del suo stile costituiscono premessa dell'arte di T. Cremona e O. Ranzoni. Eseguì prevalentemente composizioni religiose e ritratti con numerosissimi ...
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rosa
ròṡa s. f. [dal lat. rŏsa]. – 1. Nome delle varie specie di piante del genere Rosa, della famiglia rosacee, diffuse nell’emisfero boreale; sono arbusti nani, cespugliosi e anche rampicanti con aculei (comunem. chiamati spine); hanno foglie...
rosa di Gerico
ròṡa di Gèrico locuz. usata come s. f. [nome di origine biblica, da un passo dell’Ecclesiastico 24, 18 (nell’Elogio della sapienza): «quasi palma exaltata sum in Cades, et quasi plantatio rosae in Iericho», dove peraltro la...