Digitale indica, in generale, una rappresentazione dell'informazione di tipo discreto o numerico, risultato di un processo algoritmico effettuato da un computer, la cui funzione può essere quella di creare [...] (1982; Destino cieco) di K. Kieślowski, alcune operazioni metafilmiche di W. Allen come The purple rose of Cairo (1985; La rosa purpurea del Cairo), Smoking (1993) e No smoking (1993) di A. Resnais, Groundhog day (1993; Ricomincio da capo) di H ...
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LIBANO
Pier Giovanni Donini
Guido Valabrega
Isabella Camera d'Afflitto
Enrico Acquaro
Stefania Benvenuto
Angela Prudenzi
(XXI, p. 30; App. II, II, p. 192; III, I, p. 988; IV, II, p. 330)
Dati attendibili [...] Ḥanān al-Šayḥ (n. 1945), che ha ambientato il romanzo Zahra (1980) e la raccolta di racconti Ward al-Ṣaḥrā' (1982, "La rosa del deserto") fra gli sciiti del L. meridionale; e Laylā Ba῾albakkī (n. 1938) che giovanissima s'impose all'attenzione per un ...
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TAYLOR, Elizabeth Rosemond
Giovanni Grazzini
Attrice cinematografica inglese, nata a Hampstead (Londra) il 27 febbraio 1932. Nel 1939 la famiglia si trasferì in California per evitare i pericoli della [...] M. Todd (1957-58), da cui ha avuto una figlia, e poi del cantante E. Fisher (1959-64), al centro delle cronache rosa, ricca e capricciosa, confermatasi brava nel genere brillante e nel tragico, la T. era pronta per esigere i cachets più alti: un ...
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SPIELBERG, Steven
Gian Luigi Rondi
Regista, sceneggiatore, produttore cinematografico statunitense, nato a Cincinnati (Ohio) il 18 dicembre 1947. Dopo esordi felici in televisione − con un film, Duel [...] Spielberg and George Lucas, Kansas City 1991; Ph. M. Taylor, Steven Spielberg: the man, his movies and their meaning, New York 1992; Th. Conklin, Meet Steven Spielberg, ivi 1994; Steven Spielberg, a cura di G. Fiorini Rosa e M. Sesti, Roma 1994. ...
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Regista tedesco (Georgenthal 1945 - Kassel 2010). Dopo studi di psicologia e di cinema a Monaco di Baviera, ha realizzato i suoi primi cortometraggi sperimentali in superotto (Callas portrait, 1968; Mona [...] Lisa, 1968; Argila, 1969; Neurasia, 1969), talvolta in collaborazione con il regista e attivista omosessuale Rosa von Praunheim (nome d'arte di Holger Mischwitzky, n. 1942). Propugnatore dell'estetica camp (esageratamente artificiale e teatrale), S. ...
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Regista cinematografico francese (Parigi 1889 - ivi 1981); attore e sceneggiatore, esordì nella regia nel 1911 con un cortometraggio. I suoi primi film di successo furono Mater Dolorosa (1917) e La dixième [...] tipo di proiezione su triplo schermo, la polivisione). Tra i suoi film: J'accuse (Per la patria, 1919); La roue (La rosa sulle rotaie, 1922); Napoléon (1927); La fin du monde (1931); le nuove versioni sonore di Mater Dolorosa (1932), Napoléon (1934 ...
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Regista e sceneggiatore cinematografico statunitense (Tulsa 1922 - Santa Monica 2010). Segnalatosi come brillante sceneggiatore di film, per il regista R. Quine, e di popolari serie radiofoniche e televisive, [...] tradizione della commedia sofisticata riletta con la scatenata comicità delle comiche del muto. Oltre alla fortunata serie della Pantera rosa, interpretata da P. Sellers e in parte prodotta dallo stesso E. (da The pink panther, 1964, a The trail ...
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Opera narrativa, cinematografica ecc. il cui argomento è costituito da un delitto, o da una serie di delitti, e dalle indagini svolte da agenti di polizia o da investigatori privati. Nato in letteratura [...] la tortuosità e le contraddizioni del nostro tempo. Ancora diverso il caso del romanzo di U. Eco Il nome della rosa (1980), ricco di citazioni intertestuali (da Voltaire a Poe a Doyle), in cui però l’impianto ‘giallo’ del racconto sembra ...
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Stóppa, Paolo. – Attore italiano (Roma 1906 - ivi 1988). Interprete di straordinario talento espressivo e molto dotato dal punto di vista tecnico, ha lasciato un segno indelebile nel teatro italiano, dove [...] nel Berretto a sonagli di L. Pirandello. Nel cinema dal 1935 (lo ricordiamo per importanti caratterizzazioni in Un'avventura di Salvator Rosa, 1940; La corona di ferro, 1941; Miracolo a Milano, 1951; Processo alla città, 1952; Rocco e i suoi fratelli ...
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Termine tedesco («scarto») già usato in Germania dalla metà del 19° sec. in riferimento a prodotti (oggetti, mobili) di bassa qualità ma con pretese estetiche, di imitazione o falsificazione da originali [...] di una vastissima produzione di K., dalle immagini sacre alle cartoline sentimentali, alle opere cimiteriali o patriottiche, alla letteratura rosa, ai souvenir, e così via. Ciò che distingue il K. è la pretesa autenticità, e validità, di procedimenti ...
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rosa
ròṡa s. f. [dal lat. rŏsa]. – 1. Nome delle varie specie di piante del genere Rosa, della famiglia rosacee, diffuse nell’emisfero boreale; sono arbusti nani, cespugliosi e anche rampicanti con aculei (comunem. chiamati spine); hanno foglie...
rosa di Gerico
ròṡa di Gèrico locuz. usata come s. f. [nome di origine biblica, da un passo dell’Ecclesiastico 24, 18 (nell’Elogio della sapienza): «quasi palma exaltata sum in Cades, et quasi plantatio rosae in Iericho», dove peraltro la...