Scultore (Malta 1635 - Roma 1667), studiò con E. Ferrata a Roma. È uno dei più originali rappresentanti della seconda generazione del barocco romano, personale interprete dell'ultima maniera del Bernini [...] (Estasi di s. Caterina, Roma, S. Caterina a Magnanapoli; S. Tommaso da Villanova, Roma, S. Agostino; S. Rosa, Lima, S. Domenico). ...
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Scrittrice (Strömstad 1807 - Stoccolma 1892); autrice di romanzi a forti tinte, ambientati tra i pescatori della costa occidentale svedese (Rosen på Tistelön "La rosa di T.", 1842; Ett köpmanshus i skärgården [...] "La casa di un commerciante dell'arcipelago", 1861), che godettero il favore del grosso pubblico prima del trionfo del naturalismo ...
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Madre di Giuseppe (Genova 1774 - ivi 1852). Nata Drago, sposò nel 1796 Giacomo (v.), al quale diede quattro figli: Rosa, religiosa, Antonietta, Cichina (Francesca) e Giuseppe, che fu il suo prediletto. [...] Nutrì una profonda religiosità, ispirata da alcuni sacerdoti giansenisti, e partecipò costantemente all'impegno politico del figlio ...
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Disegnatore italiano (Torino 1906 - Milano 1986). Illustratore di periodici e di libri, raggiunse grande popolarità come autore della serie di figurine Perugina (1934), legate alla trasmissione radiofonica [...] I Quattro Moschettieri. Collaborò anche alla realizzazione di fumetti (Don Chisciotte, 1939) e cartoni animati (La rosa di Bagdad, 1949). ...
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Scrittrice (Dongo 1850 - Lodi 1925); pubblicò innumerevoli romanzi, racconti, commedie, di un genere fra l'avventuroso e il "rosa", a fondo didattico, ma non privi di una loro finezza e di garbo espressivo [...] (Nora, 1888; La festa della fanciullezza, 1898; Coraggio e avanti!, 1910) ...
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Fisiologo (Formigine 1877 - Modena 1963), direttore dei Laboratorî scientifici "A. Mosso" sul Monte Rosa (1915-23), prof. univ. dal 1926 prima a Catania, poi a Parma e infine a Modena. Ha studiato particolarmente [...] la fisiopatologia dell'uomo in alta montagna ...
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Teologo e asceta (Skänninge 1326 - Linkøping 1391); arcidiacono e vescovo di Linkøping (1374) eresse (1384) il primo monastero di brigidine e redasse le costituzioni dell'ordine; compose l'uffizio di s. [...] Brigida e l'inno Rosa rorans. ...
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Poeta di origine catalana (Curaçao, Piccole Antille, 1822 - Barcellona 1846), scrisse odi e ballate di carattere storico-leggendario (La torre de Villalba, Yolanda y Ana María, Guillén, Rosa-Florida) di [...] forma drammatica e d'ispirazione romantico-popolare ...
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Pittore (Scarperia 1667 - Firenze 1743), allievo di P. Dandini. Dipinse affreschi in varie chiese fiorentine, in S. Rosa a Viterbo, ecc. Ebbe diversi incarichi da Cosimo III (24 quadri per la canonizzazione [...] di Pio V, 1722, ecc.) ...
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Scrittrice francese (Yverdon, Svizzera, 1826 - Parigi 1901), moglie di Edmond. Oltre alle Poésies (1869), si ricordano i suoi romanzi educativi, con una evidente problematica religiosa (Rosa, 1858; La [...] maison blanche, 1861; Bois-Gentil, 1878; Sauvagette, 1887; ecc.) ...
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rosa
ròṡa s. f. [dal lat. rŏsa]. – 1. Nome delle varie specie di piante del genere Rosa, della famiglia rosacee, diffuse nell’emisfero boreale; sono arbusti nani, cespugliosi e anche rampicanti con aculei (comunem. chiamati spine); hanno foglie...
rosa di Gerico
ròṡa di Gèrico locuz. usata come s. f. [nome di origine biblica, da un passo dell’Ecclesiastico 24, 18 (nell’Elogio della sapienza): «quasi palma exaltata sum in Cades, et quasi plantatio rosae in Iericho», dove peraltro la...