La nuova realtà dei movimenti femministi emerge agl'inizi degli anni Sessanta negli Stati Uniti e rapidamente si estende nei paesi a capitalismo avanzato. Se le suffragette all'inizio del secolo si battevano [...] contro i clubs maschili e per avere tappezzato, nel passato, i bagni pubblici, riservati ai soli uomini, di nastri rosa.
Nel 1970 si contrappongono, all'interno del gruppo, due posizioni, la strutturalista e la mentalista, la prima privilegia la ...
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Partiti politici
Leonardo Rapone
Italia
Nei mesi successivi alla costituzione del secondo governo guidato da M. D'Alema (dic. 1999) i processi in atto nelle due alleanze di partiti che si fronteggiavano [...] di votanti non era stato raggiunto). Dall'intesa creata tra i SDI e il Partito radicale nacque un'aggregazione denominata Rosa nel pugno, con un programma di ispirazione rigorosamente laica, che dopo qualche difficoltà fu accolta nell'Unione.
L'esito ...
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Uomo di stato, nato a Ribera (Girgenti) il 4 ottobre 1818 da Tommaso e da Giuseppina Genova, morto a Napoli l'11 agosto 1901. Compiuti i primi studî nel seminario greco-albanese di Palermo, si laureò in [...] giurisprudenza (1837). L'anno dopo sposò Rosa D'Angelo che morì nel 1840. Intanto, sin dal 1839 il C. aveva cominciato la sua carriera giornalistica, fondando e dirigendo il giornale L'Oreteo, che visse tre anni. Nel 1844 il C. si presentò al ...
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. Letteratura. - È la più antica forma metrica della lirica d'arte nella letteratura italiana e la più alta, vulgarium poematum supremum, come dice Dante, che primo espose le leggi che regolano la sua [...] (morto 1453) compone sopra testi francesi in questo stile:
ma raggiunge la maggiore notorietà scrivendo la canzone O rosa bella sopra testo di Leonardo Giustiniani. Gilles Binchois (morto 1460) è il compositore per eccellenza di canzoni, chiamato ...
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MIMETISMO (XXIII, p. 338)
Luciano Bullini
Le conoscenze sull'origine, l'evoluzione e il significato biologico del m. si sono grandemente accresciute negli ultimi trent'anni, da quando cioè questo fenomeno [...] Sheppard ha dimostrato che le frequenze delle varie forme sono diverse nei diversi ambienti. Così nei boschi predominano le forme rosa o brune senza fasce, mentre nei prati e tra i cespugli predominano le forme gialle con fasce. La forma predominante ...
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UMBRIA (XXXIV, p. 654; App. II, 11, p. 1057; III, 11, p. 1010)
Maria Rosa Prete Pedrini
Anna Eugenio Feruglio
Nel 1970, con l'attuazione dell'ordinamento regionale, l'U. è divenuta una delle quindici [...] regioni a statuto ordinario. Lo statuto regionale è stato approvato con l. n. 344 del 22 maggio 1971. La regione, con capoluogo Perugia, comprende il territorio delle due province di Perugia e di Terni, ...
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IL Pittore, nato nel 1489, morto il 5 marzo 1534. Si chiamò Antonio Allegri, ma dal nome della città nativa fu ed è sempre detto "il Correggio". Suo padre si chiamava Pellegrino, la madre fu una Bernardina [...] motivi pittorici da quante opere vedeva. Chiamato dalla badessa Giovanna Piacenza, nobile piacentina, per suggerimento di Scipione Montino della Rosa, acuto conoscitore d'arte, il C. decorò una camera del monastero di S. Paolo, che segnò uno dei più ...
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Nacque, secondo ogni probabilità, nell'estate del 1475 da Rodrigo Borgia, allora cardinale vescovo di Albano e vice-cancelliere della chiesa, e da Vannozza Catanei romana. Rivolto da prima a vita ecclesiastica, [...] l'impresa. Ritornò a Roma accolto in trionfo (26 febbraio 1500) ed ebbe dal papa l'investitura del vicariato (9 marzo), la rosa d'oro e il titolo di gonfaloniere della Chiesa (29 marzo). E già provvedeva a ordinare il governo delle città conquistate ...
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TIEPOLO, Giambattista
Giuseppe Fiocco
Pittore e incisore. Nacque a Venezia nel 1696, morì a Madrid nel 1770. Per l'evidenza stessa della sua grandezza fu il primo e per un certo tempo l'unico artista [...] sempre, a chi li sappia intendere, una profondità misteriosa, e un'eterna trionfante giovinezza accompagnerà i voli degli angeli rosa e azzurri nei suoi cieli intrisi di luce.
Bibl.: P. Molmenti, Acqueforti del Tiepolo, Venezia 1896; A. De Vesme ...
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SIMBOLO (dal gr. συμβάλλω "metto insieme", da cui σύμβ)
Emilio SERVADIO
Gioacchino MANCINI
Nicola TURCHI
Con questo termine s'indica, genericamente, un segno, un'immagine o un oggetto che ne rappresenta [...] allegorie, similitudini, analogie, parabole, ecc.).
G. Belli scrive, in un suo sonetto, "er letto è una rosa"; ma sarebbe assurdo considerare la rosa come "simbolo" del letto: si tratta di un'ardita metafora; le chiavi, denominate in una poesia di G ...
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rosa
ròṡa s. f. [dal lat. rŏsa]. – 1. Nome delle varie specie di piante del genere Rosa, della famiglia rosacee, diffuse nell’emisfero boreale; sono arbusti nani, cespugliosi e anche rampicanti con aculei (comunem. chiamati spine); hanno foglie...
rosa di Gerico
ròṡa di Gèrico locuz. usata come s. f. [nome di origine biblica, da un passo dell’Ecclesiastico 24, 18 (nell’Elogio della sapienza): «quasi palma exaltata sum in Cades, et quasi plantatio rosae in Iericho», dove peraltro la...