Attore italiano (Bologna 1901 - Punta Ala 1974). Esordì nel 1924 nella compagnia di Alda Borelli; fu poi primo attor giovane con L. Pirandello, con S. Ferrati e L. Picasso, con A. Betrone e con M. Melato; [...] ). Ha svolto anche notevole attività cinematografica; fra i suoi film migliori: Ettore Fieramosca (1938); Un'avventura di Salvator Rosa (1939); I promessi sposi (1940); Quattro passi fra le nuvole (1942); I miserabili (1947); Guardia, guardia scelta ...
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Scultore, orefice e architetto (Pisa inizio sec. 14º - ivi, forse 1368). Figlio e scolaro di Andrea Pisano, nel 1349 era succeduto al padre come capomastro del duomo di Orvieto. Dal 1357 al 1359 dai documenti [...] al bambino, superando la gravità tipica della scultura italiana. La Madonna tra due santi (Pisa, Museo Nazionale), con il motivo della rosa offerta dalla madre al bambino, e più ancora la Madonna del latte (1350-68) per la chiesa di S. Maria della ...
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Scultore (Modena 1450 circa - ivi 1518). Cominciò eseguendo maschere di cartapesta per rappresentazioni religiose e dirigendo feste pubbliche. La sua fama è legata soprattutto ai gruppi, in genere Presepi [...] eseguì, nell'antico oratorio di S. Giovanni, la Pietà (1477-80). Raggiunta la fama, compose la Deposizione (Ferrara, S. Maria della Rosa), il Presepe (Modena, cripta del duomo), le Pietà di S. Giovanni a Reggio nell'Emilia e di S. Lorenzo a Cremona ...
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Pittore e poeta (Firenze 1606 - ivi 1664). Allievo di M. Rosselli, si distinse per un sottile verismo e un accurato studio della luce, raggiungendo felici risultati, più che nelle pale d'altare, in opere [...] La musica (Roma, collezione Busiri Vici). Fu pittore di Claudia de' Medici alla corte di Innsbruck (1647-49). Con Salvator Rosa fondò a Firenze l'Accademia letteraria dei Percossi. Cominciò durante la dimora a Innsbruck e continuò a limare fino alla ...
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Regista cinematografico italiano (Roma 1900 - ivi 1987). Cominciò col film muto Sole (1928), dirigendo poi numerosi film di genere diverso: Terra madre (1930), Palio (1931), 1860 (1933, il suo film migliore), [...] Vecchia guardia (1934), Ettore Fieramosca (1938), Un'avventura di Salvator Rosa (1940), La corona di ferro (1941), Quattro passi tra le nuvole (1942), Un giorno nella vita (1946), Fabiola (1949), Prima Comunione (1950), Altri tempi (1951), Tempi ...
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Pittore (Belluno 1676 - Venezia 1730), nipote di Sebastiano, con il quale collaborò ripetutamente. Si orientò presto verso il paesaggio, basandosi su Tiziano e sugli esempî di A. Tempesta e J. Eismann, [...] prediligendo composizioni luminose e ricche di effetti atmosferici. Fu importante l'influsso di S. Rosa e A. Magnasco, da cui derivò una pennellata sempre più rapida e sciolta (Paesaggio con s. Girolamo, Belluno, Museo Civico). Fu (1708-16) in ...
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Pittore e incisore (Milano 1723 - ivi 1783). Scolaro di F. Porta, guardò certamente alla tradizione della pittura di genere e animalistica settentrionale (Grechetto) e centro-meridionale (Rosa da Tivoli) [...] che ebbe modo di conoscere nei suoi soggiorni a Roma e a Napoli. Si dedicò quasi esclusivamente a temi pastorali e di vita contadina, con un approccio ideologico, lontano da ogni evasione arcadica, che ...
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Scrittrice (Milano 1902 - ivi 1986). Con Giovanotti e signorine (1932) avviò una serie di romanzi di genere rosa. Inverno d'amore (1934), Piacere agli uomini (1936), Violette nei capelli (1940), La lunga [...] notte (1942), Sposare lo straniero (1943), sono vicende sentimentali che ottengono il consenso del grande pubblico femminile. Altri romanzi, come Inchiesta su Mariana (1955), si avvicinano al genere poliziesco. ...
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Pittore (n. Napoli 1610 - m. prima del 1675). Seguace di A. Falcone e di S. Rosa, è soprattutto noto per le sue pitture di genere, scene di paese ed episodî di storia napoletana alla maniera di M. Cerquozzi [...] (La Piazza del Mercato durante la rivoluzione del 1647; Piazza del Mercatello durante la peste del 1656; a Napoli, nel museo di S. Martino). Nei quadri di soggetto sacro segue la maniera di A. Vaccaro ...
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Letterato (Gubbio forse nei primi anni del sec. 17º - Senigallia 1667); fu al servizio di Leopoldo d'Austria (1640-44) e viaggiò in Francia e nei Paesi Bassi lasciando, nella satira Il viaggio, una vivace [...] narrazione delle vicissitudini incontrate in tali peregrinazioni. Scrisse tre "fasci" di Frascherie (1651), bizzarra opera satirica mista di prosa e di versi: di questi si ricordò l'amico suo S. Rosa componendo le Satire. ...
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rosa
ròṡa s. f. [dal lat. rŏsa]. – 1. Nome delle varie specie di piante del genere Rosa, della famiglia rosacee, diffuse nell’emisfero boreale; sono arbusti nani, cespugliosi e anche rampicanti con aculei (comunem. chiamati spine); hanno foglie...
rosa di Gerico
ròṡa di Gèrico locuz. usata come s. f. [nome di origine biblica, da un passo dell’Ecclesiastico 24, 18 (nell’Elogio della sapienza): «quasi palma exaltata sum in Cades, et quasi plantatio rosae in Iericho», dove peraltro la...