In musica, episodio musicale che nel rondò si alterna al refrain, secondo lo schema ABACA, in cui A rappresenta il refrain e B e C rappresentano i c.; anche, periodo musicale che nella canzonetta moderna [...] si alterna con il ritornello, mutando ogni volta il testo delle parole, ma non la musica ...
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In musica, il pezzo, o l’insieme organico di pezzi, che conclude una composizione in più parti; spesso, oltre all’indicazione f., sono presenti ulteriori informazioni sulla struttura del movimento (allegro, [...] rondò, tema con variazioni ecc.). Nell’opera, la conclusione di un atto o dell’intero lavoro, con intervento dei personaggi principali e del coro ( f. all’italiana) riuniti in un grande concertato. ...
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Musicista (Mons o Binche, Fiandre, 1400 circa - Soignies 1460); è uno degli iniziatori della prima scuola fiamminga, e uno tra i primi compositori aulici che coltivarono, oltre la musica sacra, la canzone [...] profana (rondò, ballata) in lingua italiana e francese. ...
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Musicista (Bratislava 1778 - Weimar 1837). Allievo di W. A. Mozart, A. Salieri e J. G. Albrechtsberger, fu nominato (1815) maestro di cappella a Stoccarda, poi (1819) a Weimar. Fu pianista e didatta celebre [...] e fecondo ma piuttosto accademico, compositore di musica (concerti, un settimino, sonate, rondò, capricci, fantasie, studî, serenate per varî complessi da camera e singoli strumenti, oltre 3 messe, 9 opere teatrali, balletti, cantate, ecc.). ...
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In musica, composizione per più strumenti, con tempi diversi (spesso forme di danza) e carattere di intrattenimento affine a quello della cassazione e alla serenata. Fu coltivato soprattutto in Germania [...] il d. è un passo modulante che conduce da un’esposizione tematica all’altra. Nella sonata, e talvolta anche nel rondò-sonata, costituisce l’episodio centrale, modulante, non tematico, che ha funzioni di diversivo tra l’esposizione e la ripresa finale ...
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Forma musicale profana, derivata dal responsorio liturgico, propria del Medioevo francese, trattata prima monodicamente (dai trovieri nel 13° sec.), poi polifonicamente (sino al 15° sec.). Caratterizzato [...] . Componente delle suite francesi (ordres) per clavicembalo o per gruppi strumentali, segue lo schema ABACAD..., dove A sta per refrain e le altre lettere indicano i couplets. Con questa forma presenta qualche analogia il rondò della sonata classica. ...
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Compositore e pianista italiano (n. Torino 1955), figlio di Giulio Einaudi. Allievo di A. Corghi e L. Berio, ha sviluppato un linguaggio musicale ricco di riferimenti alla tradizione classica, ma attento [...] ) e I giorni (2001), cicli di brani per pianoforte. Tra i lavori per la musica orchestrale si ricordano: Per vie d'acqua (1981); Rondò (1982); Contatti (1988); Selim (1997). E. ha anche composto musiche per il teatro e per la danza (Sul filo di Orfeo ...
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Dodecafonia
LLuigi Rognon
di Luigi Rognon
Dodecafonia
Sommario: 1. Introduzione. 2. Modalità e tonalità. 3. Tonalità e cromatismo. 4. Connotazione del linguaggio musicale tonale e progressiva saturazione. [...] (dal 45 al 48).
Il Trio op. 20 si compone di due movimenti: il primo ha un vago riferimento alla forma-rondò; il secondo è in forma-sonata, ma strettamente delineata come sintesi di variazione ritmica e contrappuntistica. Il primo movimento non si ...
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suite Composizione strumentale diffusa in epoca barocca, formata da più movimenti, prevalentemente di danza, di uguale tonalità. Di origine cinquecentesca, e sviluppatasi poi, con vari schemi, nel Seicento, [...] ), una gavotta (o un minuetto, o una bourrée) e, come conclusione, una ciaccona (o una passacaglia, o altre forme di variazione, o il rondò). Tra le più note le s. inglesi e quelle francesi di J.S. Bach. Nel 19° e 20° sec. si affermò il concetto di ...
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Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e [...] per orchestra, tre trii op.1, un sestetto, un trio e altra musica da camera, liriche; 1796: due sonate, due sonatine, un rondò per pianoforte, due sonate per violoncello, un quintetto d'archi e altra musica da camera, liriche, 1797-98: sei sonate e ...
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rondo
rondò s. m. [dal fr. rondeau, che è il lat. *retundellus, dim. di rotundus «rotondo»]. – 1. In musica, composizione e forma compositiva strumentale e anche vocale caratterizzata dal periodico ritorno di un’idea principale, in sé conclusa,...
ronda
rónda s. f. [dallo spagn. ronda, e questo dal fr. ronde (nella locuz. à la ronde), che è il lat. rotŭndus «rotondo»]. – 1. a. L’andare in giro in una zona determinata allo scopo di perlustrare, esplorare, ispezionare. Si dice oggi soltanto...