ROMULUS
Filippo Ermini
Una gran parte delle favole note nell'antichità classica circolava nel Medioevo con aggiunte narrative e moraleggianti. Una raccolta di favole esopiche fu nota nel sec. XII sotto [...] nel rilevare, che fa l'autore, virtù e difetti degli animali, come s'usava nei bestiarî. La diffusione del Romulus nelle letterature romanze fu vasta: da Maria di Francia al Roman de Renart.
Bibl.: M. Manitius, Geschichte der latein. Literatur ...
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NONIANUS ROMULUS
A. Bisi
Questo nome, attribuito ad uno sconosciuto artista romano dell'età degli Antonini, si trova inciso sul lato lungo posteriore di un sarcofago in marmo pentelico proveniente da [...] Villa Medici in Roma ed attualmente esposto a Firenze, nella Galleria degli Uffizi, ove fu trasportato nel 1784. Gli altri tre lati del sarcofago recano scene in bassorilievo, con la narrazione della vita ...
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(lat. Romulus) Mitico fondatore di Roma, eroe eponimo della città. La leggenda di R., che si confonde in larga parte con quella delle origini di Roma, ha varie forme, ma la più diffusa e accettata nell’antichità [...] (Tito Livio, Dionisio d’Alicarnasso, Plutarco) è quella secondo cui Numitore, re di Alba Longa, aveva un fratello, Amulio, che ne usurpò il trono e ne costrinse la figlia Rea Silvia a farsi vestale. Questa ...
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Romolo Augustolo (Romulus Augustus)
Romolo Augustolo
(Romulus Augustus) Ultimo imperatore romano d’Occidente (regno 475-476 d.C.). Figlio del patrizio Oreste, dal padre, ribelle all’imperatore Giulio [...] Nepote, fu fatto acclamare Augusto a sedici anni; fu detto Augustolo per la sua giovane età. Il potere imperiale fu nelle mani di Oreste; quando questi fu abbattuto da Odoacre, R.A. fu deposto e relegato ...
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ROMOLO AUGUSTO (Romulus Augustus)
F. Panvini Rosati
Imperatore romano, innalzato al trono in giovanissima età il 31 ottobre 475, a Ravenna, dal padre, il patrizio Oreste. Dopo che Odoacre si fu impadronito [...] . d. C. Non si conoscono ritratti di R. A. di sicura attribuzione.
Bibl.: Seeck, in Pauly-Wissowa, I, A, 1920, c. 1105, s. v. Romulus, n. 15; R. Delbrück, Spätantike Kaiserporträts, Berlino 1933, passim. Monete: H. Cohen, Monn. Emp., VIII, p. 241 ss. ...
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ROMOLO VALERIO (Valerius Romulus)
M. Floriani Squarciapino
Figlio di Massenzio, console nel 308 e 309, morì, forse quindicenne, e fu divinizzato dal padre (309).
Nelle monete, coniate solo a Roma e ad [...] Ostia, appare come un giovinetto dal volto piccolo dominato dal grande occhio e sormontato da un'enorme calotta cranica coperta di capelli corti in massa unitaria segnata da fitti tratteggi. Stilisticamente ...
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ROMOLO e REMO (Romŭlus, Remus)
F. Castagnoli
Una statua di Romolo era sul Campidoglio insieme con quelle degli altri re (Plin., Nat. hist., xxxiv, 23; Cass. Dio, xliii, 45): si ritiene che questa serie [...] di statue sia stata eretta intorno al 300 a. C., ma si è anche osservato che le statue di Romolo e Tito Tazio, essendo rappresentate (come ci vien tramandato) senza tunica, con la sola toga, potrebbero ...
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ROMOLO e Remo
Gaetano De Sanctis.
Romolo (Romŭlus) è l'eponimo e il fondatore di Roma. È corrente presso gli antichi l'uso di spiegare l'origine di una città, di una tribù, di una gente per mezzo di [...] adoperato qualche volta per indicare l'eponimo (Plut., Rom., 2), ma di regola poi ha designato il popolo di Roma; e Romulus, che pure qualche volta ha indicato il popolo, ha servito poi quasi esclusivamente a designare l'eponimo.
Questo eponimo è di ...
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scanno
Domenico Consoli
Già in Ennio, citato da Cicerone (Divin. I XLVIII 108), l'espressione latina regni... scamna aveva assunto il significato traslato di " autorità ", " potere " regio; il " seggio [...] " del re era visto come segno della sua dignità: " conspicit inde sibi data Romulus esse priora, / auspicio regni stabilita scamna solumque ".
Su questa linea l'immagine dello s., più volte usata nella Commedia per indicare la sede dei beati nell' ...
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Poeta latino (m. Utica verso il 201 a. C.) della Campania; combattente della prima guerra punica. Autore di palliatae (restano circa 30 titoli), satireggiò, nei modi della commedia attica antica, Quinto [...] Metello e Scipione Africano Maggiore, per cui subì il carcere, poi l'esilio a Utica. Scrisse tragedie (tra cui Romulus e Clastidium, primo esempio di praetextae) e il più antico poema nazionale romano (Bellum Poenicum), in versi saturnî, sulla ...
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