Imperatore romano d'Occidente (m. 480 d. C.). Aveva ereditato dallo zio, comes Marcellino, un comando militare in Dalmazia; sposò Verina, nipote dell'imperatore d'Oriente Leone I, il quale lo inviò in [...] il possesso dell'Alvernia. Oreste, capo delle milizie della Gallia, gli si ribellò, creando imperatore il proprio figlio Romolo Augustolo (475). Rifugiatosi in Dalmazia, G. conservò il titolo d'imperatore anche dopo la deposizione dell'Augustolo ...
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DORIA, Bartolomeo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque, probabilmente nel feudo avito di Dolceacqua (od. prov. di Imperia), nel 1492, primogenito del giovanissimo Luca e di Francesca Grimaldi, figlia [...] , discendeva in linea diretta da Oberto Doria, capitano del Comune genovese e signore di Loano, Dolceacqua e San Romolo dalla fine del XIII secolo. Il primo Bartolomeo morì prematuramente nel 1491; ma, nella sua breve signoria, aveva rafforzato ...
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BERTINI, Giovanni
Gabriele De Rosa
Nacque a Prato il 24 maggio 1878, dodicesimo figlio di genitori piissimi e modesti. Compiuti gli studi inferiori al collegio "Cicognini" di Prato, fece gli studi universitari [...] il movimento sociale cristiano di Giuseppe Toniolo; fu tra i primi ad aderire alla democrazia cristiana capeggiata da Romolo Murri, nella quale si distinse per la sua notevole attività propagandistica, soprattutto a Bologna, dove in seguito fissò ...
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FUSCHINI, Giuseppe
Claudio Novelli
Nacque a Ravenna, il 24 sett. 1883, da Luigi e da Assunta Amadori. Compì i primi studi - compagno di banco di Giovanni Minzoni - nel locale seminario, dove ebbe come [...] Milano 1966, pp. 211-233; G. De Rosa, Il Partito popolare italiano, Bari 1966; L. Bedeschi, Il modernismo e Romolo Murri in Emilia Romagna, Bologna 1967, ad Ind.; C. Giovannini, Politica e religione nel pensiero della Lega democratica nazionale (1905 ...
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Scrittore e uomo politico (Bologna 1595 - ivi 1654). Arruolatosi nell'esercito spagnolo, combatté nelle Fiandre e in Piemonte, partecipando all'assedio di Verrua; fu più tardi alla corte di Filippo IV [...] estratto dall'originale di alcune azioni del conte duca di S. Lucar (1635), biografie moralizzate di personaggi storici (Romolo, 1629; David perseguitato, 1634; Tarquinio il Superbo, 1634; Coriolano e Alcibiade, 1648) e opere di storia contemporanea ...
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Roma costantiniana
Federico Guidobaldi
Roma, di gran lunga la città più grande del mondo antico e tardoantico, vive, a partire dalla sua origine e per tutta l’età imperiale fino alla tarda antichità, [...] 1980), fasc. 157-162, in partic. 63-90; F. Coarelli, L’urbs, cit., 10-20; LTUR IV, E. Papi, s.v. Tempio di Romolo, pp. 210-212; F. Coarelli, Roma, cit., pp. 106-108.
56 F.P. Fiore, L’impianto architettonico, cit.
57 O. Panvinio, Biblioteca Apostolica ...
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Romani antichi
Tommaso Gnoli
Con la spada e con le leggi alla conquista del mondo
Originati da una mescolanza di elementi latini, sabini ed etruschi, in poche centinaia di anni i Romani divennero i [...] l’avvento dell’Impero i Romani accrebbero sicurezza e ricchezza ma persero la libertà politica
La fondazione di Roma
Secondo la tradizione, Romolo fondò Roma nel 753 a.C. con un atto, il famoso tracciato di un fossato tramite l’erpice di un aratro ...
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(lat. Quirites) Nome dei Romani antichi, che li designa in quanto cittadini; è conservato nella formula Populus Romanus Quirites[que] (anche S.P.Q.R. probabilmente è da intendersi all’inizio: Senatus [...] sabina di Curi (dopo la fusione dei Sabini con i Romani) o da curis «lancia» (uomini armati di lancia); studiosi moderni lo hanno posto, senza sicuro fondamento, in relazione con le curie. Come dei Romani Romolo, eponimo fittizio dei Q. era Quirino. ...
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FORTINI, Bartolomeo
Giovanni Ciappelli
Nacque a Firenze il 24 ag. 1402 da ser Benedetto, che fu per pochi mesi primo cancelliere della Repubblica dopo la morte di Coluccio Salutati, e da una Margherita, [...] ), il suo patrimonio fu probabilmente amministrato dagli zii. Nel marzo del 1425 creò una compagnia di arte della seta con Romolo di Bartolomeo di Nicola, che dette in seguito origine a un'accomandita con Leonardo Frescobaldi, operante fra Firenze e ...
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FRACCAROLI, Andrea
Carlo ZAGHI
Nato a Milano intorno al 1848; morto a Khartum nel maggio 1880. Figlio d'Innocente (1805-82), valente scultore, nel 1870 seguì Garibaldi in Francia e nel 1878 accorse [...] maggiore egiziano, col quale visitò Kobe e il Gebel Si, tentandone la scalata. Mentre si preparava a raggiungere Romolo Gessi nel Bahr el-Ghazal, allo scopo di esplorare le regioni africane centrali per studiarne le condizioni economiche, moriva ...
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curia
cùria s. f. [dal lat. curia, di etimo incerto]. – 1. La più antica ripartizione politica e religiosa del popolo romano, attribuita a Romolo, il quale avrebbe diviso i cittadini in tre tribù (Tizî, Ramni e Lùceri) e ciascuna di queste...