ALFONSO II d'Este, duca dì Ferrara
Romolo Quazza
Nacque da Ercole II e da Renata di Francia il 22 nov. 1533. Ebbe una accuratissima educazione letteraria e cavalleresca. All'insaputa del padre, nel [...] 1552 si recò in Francia, dove il re Enrico II lo accolse e gli diede una compagnia di cento uomini d'arme, con la quale prese parte ad azioni di guerra nelle Fiandre. Avvenuta la riconciliazione col padre, ...
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Titolo d’onore che i Romani attribuirono a Romolo, poi a persona particolarmente benemerita dello Stato. Fu attribuito ad Augusto dal senato e dal popolo nel 2 a.C. e portato dagli imperatori successivi, [...] tranne Tiberio ...
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(lat. Luceres) Una delle tre centurie di cavalieri istituite da Romolo e, insieme, una delle tre tribù in cui era divisa in origine la popolazione romana: Ramnes, Tities, Luceres. Gli studiosi tendono [...] a riconoscere l’origine etrusca di questi termini: ciò non significa che gli ordinamenti da essi indicati non esistessero nel periodo pre-etrusco di Roma arcaica. La tradizione di un raddoppiamento delle ...
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Secondo re di Roma dal 715 al 673 a. C., succeduto a Romolo per designazione del senato dopo un anno d'interregno; figlio del sabino Pompone e marito di Tazia, figlia di Tito Tazio. Avrebbe avuto come [...] e il calendario, distinguendo i giorni in fasti e nefasti, e aggiungendo due mesi (gennaio e febbraio) ai dieci istituiti da Romolo. Nonostante l'inaccettabilità dei dati della tradizione, è probabile sia stato effettivamente un personaggio storico. ...
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Storia
La più antica ripartizione politica e religiosa del popolo romano, attribuita a Romolo, il quale avrebbe diviso i cittadini in 30 c., 10 per ognuna delle 3 tribù dei Tizi, Ramni e Luceri. Di esse [...] conosciamo alcuni nomi, di origine forse gentilizia (per es., Titia) o locale (per es., Foriensis): secondo gli antichi deriverebbero da quelli delle donne sabine rapite dai Romani. Le c. nacquero, a somiglianza ...
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Nell’antica Roma, appezzamento di due iugeri di terreno assegnato, secondo la tradizione, da Romolo a ciascuno dei compagni all’atto della fondazione di Roma. Anche nelle colonie romane ogni colono riceveva [...] di regola due iugeri ...
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Terzo re di Roma (673-642 a. C.); avrebbe ripreso la politica guerriera di Romolo: venne a conflitto con gli Albani, comandati prima da Cluilio, che morì alle fosse Cluilie, e poi da Mezio Fufezio; la [...] guerra si risolse a vantaggio dei Romani, con il duello degli Orazî e Curiazî. Per sospetto di tradimento nei confronti degli Etruschi, T. O. fece giustiziare Mezio e distruggere Alba, accogliendone la ...
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La fine del mondo antico
Andrea Giardina
Nel 476 d.C. l’imperatore romano d’Occidente Romolo, detto già dai contemporanei, per la sua giovane età, Augustolo, il «piccolo Augusto», fu deposto e relegato [...] una versione della sua morte il re sarebbe stato fatto a pezzi dai senatori per bloccare la sua deriva autocratica. L’ultimo Romolo non fu abbattuto per un eccesso di potere, ma per il motivo opposto e la sua deposizione fu incruenta. La sua sorte ...
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(gr. ῾Ρῶμος, lat. Rhomus) Secondo alcuni storici greci, fondatore ed eponimo di Roma. Figlio di Alba (figlia di Romolo), o di Ulisse e di Circe (avrebbe avuto due fratelli: Anziate e Ardeate, eponimi di [...] Anzio e di Ardea), o di Enea, o di Giove, oppure di Roma, moglie del re Latino (e fratelli suoi sarebbero Romolo e Telegono). Il nome R. indica talvolta il fratello di Romolo, cioè Remo. ...
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Emblema e simbolo della città di Roma (l. capitolina), raffigurata nell’atto di allattare i gemelli Romolo e Remo.
Dalla leggenda della l. fu tratta sotto il regime fascista la denominazione dei figli [...] della l. nell’Opera Nazionale Balilla ...
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curia
cùria s. f. [dal lat. curia, di etimo incerto]. – 1. La più antica ripartizione politica e religiosa del popolo romano, attribuita a Romolo, il quale avrebbe diviso i cittadini in tre tribù (Tizî, Ramni e Lùceri) e ciascuna di queste...