Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] attivi nel movimento cattolico voleva premere l’acceleratore sulla formazione di un partito cattolico. Il leader di costoro era don Romolo Murri33, che non si fermò davanti né al richiamo papale con l’enciclica Graves de communi del 1901 né alla ...
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Stile
Giuseppe Patota
Scritti politici minori
Per avere un’idea dello stile che caratterizza la prosa politica di M. è necessario (e per alcuni aspetti sufficiente) analizzare alcuni dei suoi scritti [...] principio libero sanza dependere da alcuno; vedrà ancora, come di sotto si dirà, a quante necessitadi le leggi fatte da Romolo, Numa e gli altri la costringessono, talmente che la fertilità del sito, la commodità del mare, le spesse vittorie, la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I Giulio-Claudii: il consolidamento dell'impero e le origini del cristianesimo
Giovanni Salmeri
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli [...] Ateniesi, nonostante la loro potenza in armi, se non che respingevano da sé i vinti, come fossero stranieri? Invece Romolo, il nostro fondatore, ebbe tanto accorta saggezza, da trattare moltissimi popoli nello stesso giorno come nemici e poi come ...
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FEA, Carlo
Ronald T. Ridley
Figlio di Giuseppe e di Margherita Guarini, nacque a Pigna, allora nella contea di Nizza (oggi in prov. di Imperia), il 4 giugno 1753 (la data esatta è in d'Ossat, che pubblica [...] il F., che rovesciava gran parte delle tesi della storiografia illuministica, i due personaggi più grandi della Roma antica erano stati Romolo e Augusto; dopo il declino dell'Impero romano, il potere era tornato a Roma e all'Italia nel 772, dopo il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ernesto Buonaiuti
Giacomo Losito
Precoce cultore degli studi storico-filosofici sviluppati all’estero, partecipe indagatore della realtà socioreligiosa contemporanea e prete in conflitto con la sua [...] quegli anni, dopo i primi interventi su vari periodici (a iniziare da quello di Minocchi e da quello di Romolo Murri, «Cultura sociale»), videro Buonaiuti fondare nel 1908 «Nova et vetera», l’organo modernista più radicale, autosoppressosi l’anno ...
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ZANARDELLI, Giuseppe
Gian Luca Fruci
– Nacque a Brescia il 29 ottobre 1826 da Giovanni e da Margherita Caminada.
La famiglia paterna proveniva da Collio, in alta Val Trompia, dove nella seconda metà [...] (e poi parlamentare) come Benedetto Cairoli oppure l’impegno civile e culturale quali Tullo Massarani, Antonio Allievi e Romolo Griffini, trait d’union con il gruppo milanese raccolto intorno a Carlo Cattaneo e Carlo Tenca, direttore della Rivista ...
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CARRACCI
Donald Posner
Famiglia di artisti attiva a Bologna e a Roma tra gli ultimi decenni del sec. XVI e i primi del XVII. Il Malvasia (I, p. 457) pubblica l'albero genealogico della famiglia, di [...] e di Giasone del 1583-84, e quello di Enea del 1586 circa. Seguono, nel 1589-90 circa, il ciclo di Romolo e Remo nel palazzo Magnani-Salem (ora direzione centrale del Credito romagnolo), e infine i dipinti mitologici in palazzo Sampieri-Talon, sempre ...
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VELLUTI, Donato
Vieri Mazzoni
VELLUTI, Donato. – Nacque a Firenze il 6 luglio 1313 da Lamberto di Filippo e da Giovanna di Piccio Ferrucci (La cronica domestica..., a cura di I. Del Lungo - G. Volpi, [...] ella figlia di un mercante, il 22 gennaio 1298, e da lei aveva avuto i figli Donato, Filippo, Piccio, fra Lottieri e Romolo; divenuto vedovo negli anni Venti, e risposatosi con Diana di Marignano Bagnesi intorno al 1335, era morto nel 1340 (ibid., pp ...
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MANNO, Francesco
Rosella Carloni
Nacque a Palermo da Girolamo e da Petronilla Salsella (o Sabella) il 20 nov. 1752. Avviato dai genitori all'arte orafa, preferì dedicarsi alla pittura, come i fratelli [...]
In seguito il M. fu coinvolto nei lavori di decorazione a palazzo Altieri (1791-93); in particolare L'Ersilia porge a Romolo un ramoscello d'ulivo del gabinetto nobile è uno dei pochi temi storici a cui si dedicò, aprendosi cautamente alle influenze ...
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SATURNO (Sāturnus)
C. Saletti
Il nome, che gli antichi facevano derivare da sero, ab sătu (Varro, De lingua Lat., v, 64; Macr., Sat., i, 10, 20; Fest., p. 202, 17 L.), a sătionibus (Fest., p. 432, 20 [...] cioè la sua attività con quel motivo della "scomparsa" che è tipico degli eroi latini e romani (Enea, Latino, Romolo).
L'iconografia di S.,come conseguenza dell'ellenizzazione avvenuta in epoca alta, si identifica con quella del greco Kronos. Anche ...
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curia
cùria s. f. [dal lat. curia, di etimo incerto]. – 1. La più antica ripartizione politica e religiosa del popolo romano, attribuita a Romolo, il quale avrebbe diviso i cittadini in tre tribù (Tizî, Ramni e Lùceri) e ciascuna di queste...