ottomano, impero
Giuseppe Marcocci
Tra i grandi processi storici di cui M. fu testimone, riveste un’importanza non secondaria l’affermazione definitiva della potenza turca nel mondo mediterraneo, che [...] nei Discorsi. Anzitutto, presenta il suo caso come una conferma della regola politica, incarnata da David e Salomone e da Romolo e Numa Pompilio, secondo cui «dopo uno eccellente principe si può mantenere uno principe debole» (I xix 1), ricordando ...
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Prezzolini, Giuseppe
Marcello Mustè
Scrittore, nato a Perugia nel 1882 e morto a Lugano nel 1982. Fin dal 1925, P. manifestò un forte interesse per l’opera di M., in quanto scrittore di «cose solide, [...] che trovava una corrispondenza nella spiegazione dell’origine dello Stato come libido dominandi e nella somiglianza tra Caino e Romolo, entrambi macchiati di fratricidio e, per ciò, fondatori della prima civitas (Cristo e/o Machiavelli, cit., p. 29 ...
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Lombardo, Goffredo
Monica Cardarilli
Produttore cinematografico, nato a Napoli il 15 maggio 1920. Alla guida della Titanus, L. si è distinto per una felice strategia di mercato tesa a incrementare ed [...] permesso, maresciallo? ‒ Tuppe, tuppe, marescià!, entrambi del 1958; I quattro monaci, 1962; I quattro moschettieri, 1963) e Sergio Corbucci (Romolo e Remo, 1961; Il figlio di Spartacus, 1962; Il giorno più corto, 1963). Fu tra i primi a credere nell ...
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BRIGANTE COLONNA ANGELINI, Gustavo
Giovanni Orioli
Nato a Fano (Pesaro) il 3 febbr. 1878 da Giulio e da Maria Giovannini, si impiegò a vent'anni al ministero della Guerra, dove divenne primo segretario [...] di Sisto V. Il dramma di V. Accoramboni, Milano 1936; Il volto di Roma. Dieci momenti nella trasformazione urbanistica dal solco di Romolo all'Impero rinnovato (con 40 quadri fotografici di N. Ciampi), Roma 1937; L'uccisione di P. Rossi(15 nov. 1848 ...
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barbariche, invasioni
Sono tradizionalmente indicati così le migrazioni e gli spostamenti dei popoli germanici che, soprattutto nel corso del 4° e 5° sec., penetrarono nel territorio dell’impero romano [...] del loro re (452). Nel 476 il generale Odoacre fu proclamato re dalle milizie barbariche d’Italia e depose Romolo Augustolo provocando la fine dell’impero romano d’Occidente. Il crollo dell’impero unno comportò ulteriori rimescolamenti, in seguito ...
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Nato in un medesimo parto; per estensione si dice di cose appaiate o, più raramente, simili di forma, e con la stessa destinazione.
Biologia
In alcune specie di Mammiferi nasce, di regola, un solo figlio [...] umane. Anche le religioni classiche conoscono sia miti relativi a g. d’origine soprannaturale (per es., fondatori di città: Romolo e Remo, Anfione e Zeto), sia g. venerati nel culto e concepiti come soccorritori dell’umanità (i Dioscuri greci ...
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Una delle tradizionali cinque parti del mondo. Appartiene al continente antico, è congiunta all'Eurasia mediante l'istmo di Suez, oggi attraversato artificialmente dal canale omonimo, ed è considerata [...] Chaillé Long nella regione del lago Vittoria, di G. Junker nel Sobat, di Romolo Gessi intorno al lago Alberto (1876) e poi nel bacino del Baḥr el quale collaboratore, fra gli altri, l'italiano Romolo Gessi. Ma gli sforzi dei funzionari europei per ...
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È in senso lato, nell'età romana, il territorio di uno stato politicamente costituito, sia che si tratti dello stato di Roma, sia che si tratti di uno stato straniero. In tal senso Livio ci parla dell'ager [...] in cui lo consentì. In questo senso ha ragione la tradizione, quando dice che Numa avrebbe diviso individualmente tra i cittadini le terre conquistate da Romolo (Cic., De rep., II, 14, 26; Plut., Numa, 16). Anzi la tradizione attribuisce allo stesso ...
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NEVIO (Cn. Naevius)
Cesare Giarratano
Poeta latino, nacque nella Campania. L'anno della sua nascita è ignoto, ma sappiamo da Gellio che combatté nella prima guerra punica e che nell'anno 235 a. C. cominciò [...] fondazioni di Roma e di Cartagine. Nevio faceva risalire le origini di Roma ai fuggiaschi di Troia condotti da Enea nel Lazio. Romolo era detto nipote di Enea. Il viaggio di Enea era stato disturbato da una tempesta, come poi nell'Eneide: anche da N ...
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Cardinale, nato a Cologno al Serio il 4 settembre 1832, morto a Roma il 19 marzo 1915. Laureato in filosofia al Seminario Romano e in teologia dopo una disputa col padre Passaglia, dottore in introque, [...] anche perché seppe mantenere contatti con uomini di idee diversissime, e talvolta contrastanti. Accolse come suo segretario don Romolo Murri, nel periodo burrascoso della democrazia cristiana, movimento che il cardinal A. protesse. Godette sempre la ...
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curia
cùria s. f. [dal lat. curia, di etimo incerto]. – 1. La più antica ripartizione politica e religiosa del popolo romano, attribuita a Romolo, il quale avrebbe diviso i cittadini in tre tribù (Tizî, Ramni e Lùceri) e ciascuna di queste...