L'avvento al governo in Germania del partito nazionalsocialista (gennaio 1933) segnò l'inizio di una grande persecuzione antiebraica in Europa.
Dal 1933 alla seconda Guerra mondiale. - Un punto programmatico [...] nel gennaio 1938, con il governo Goga. Una revisione del diritto di cittadinanza, escluse da questa circa un terzo degli Ebrei romeni. Le leggi caddero con Goga.
Nel nuovo stato slovacco, dopo numerosi atti di violenza, fu emanata tra la fine del ...
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MEZZOFANTI, Giuseppe Gaspare
Carlo Tagliavini
Cardinale, nato a Bologna il 17 settembre 1774, morto a Roma il 15 marzo 1849. Figlio di un falegname, studiò dapprima alle Scuole Pie, ove da alcuni gesuiti [...] delle scienze dell'istituto di Bologna il 13 luglio 1815 il M. fissava con sufficiente precisione la posizione del romeno tra le lingue neolatine, stabilendo anche alcune leggi fonetiche esatte. Nel luglio 1816 lesse alla stessa Accademia una ...
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MEYER-LÜBKE, Wilhelm
Benvenuto Terracini
Linguista, nato a Dübendorf, presso Zurigo, il 30 gennaio 1861, studiò indogermanistica e filologia romanza, dapprima a Zurigo con lo Schweizer-Sidler, poi a [...] 1908; 2ª ed., 1913; II, 1921), o insiste sui problemi classificatorî (v. anche Das Katalanische, Heidelberg 1925; o lo schizzo sul romeno: Rumänisch, in Acad. româna Memor. sect. lit., III, 1931, V, 1-36), che da concezioni statiche di questo genere ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] propria già del latino classico. In particolare, ciò vale per [-m#] e per [-t#]; invece [-s#] cade in italiano e romeno, ma continua a essere pronunciato avanti a vocale nelle altre aree romanze, come ancora si verifica nel fenomeno della liaison nel ...
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Le lingue dai Balcani all’Asia centrale
Marcello Garzaniti
L’edizione italiana dell’opera Ètnografiâ narodov SSSR: istoričeskie osnovy byta i kul´tury (1958), del geografo sovietico Sergej A. Tokarev, [...] adottare l’alfabeto cirillico nel 20° sec., proprio come era avvenuto nel 16° sec. per i primi testi in romeno. Nonostante la sostanziale identità fra queste lingue, si insiste ancora oggi sulla necessità di distinguerle. Nel 2003 è stato pubblicato ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] preposizione a:
(9) va cercando a Luigi
Questo fenomeno, diffuso anche nelle varietà standard dello spagnolo e del romeno, interessa soprattutto i referenti animati definiti.
Un altro fattore che ne favorisce la comparsa consiste nel grado di empatia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Franco Cardini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per “questione d’Oriente” si intende il complesso problema di ridefinizione geopolitica [...] e Valacchia ottengono forme di autonomia politica e amministrativa, sotto tutela russa, gettando le basi dell’embrione dello Stato romeno.
La crisi ottomana
Nonostante l’avvio di un processo di riforme teso a modernizzare l’Impero ottomano, le ...
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Economia
D. industriale In geografia economica, area ad alta intensità industriale, prevalentemente costituita da imprese di piccole e medie dimensioni, caratterizzate da una tendenza all’integrazione [...] di d. italiani operanti direttamente all’estero. L’esempio più conosciuto è quello di Timisoara, il distretto industriale romeno specializzato nel settore tessile e nella lavorazione della pelle, in cui si sono insediate oltre 1200 imprese italiane ...
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LINGUISTICA (fr. linguistique; sp. linguística; ted. Sprachwissenschaft; ingl. comparative philology, linguistic science)
Carlo Tagliavini
La linguistica o glottologia è la scienza che ha per oggetto [...] idiomi di cui si pubblicavano i saggi (p. es. il Megiser, nell'opera citata, scambia il testo del Pater noster romeno, pubblicato sotto il num. XLI con quello cinese, pubblicato sotto il n. XLVI). Raccolte simili si susseguono anche sullo scorcio ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] e dell’orientamento futuro determina il fissarsi di un valore temporale. Tale fenomeno interessa tutte le lingue romanze, a eccezione del romeno (che sviluppa il futuro analitico voi cînta da volo cantare) e del sardo (in cui il futuro deppo cantare ...
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romeno
romèno (o rumèno) agg. e s. m. (f. -a) [dal romeno român o rumân, che è il lat. Romanus]. – Della Romanìa, stato dell’Europa centro-orientale: il popolo r.; la lingua, la letteratura r.; le tradizioni popolari r.; il territorio r.;...
macedo-romeno
macèdo-romèno (o macèdo-rumèno) agg. e s. m. [il primo componente, macedo, è la forma che assume macedone in composizione con altro aggettivo etnico]. – Denominazione di uno dei quattro gruppi dialettali in cui si articola la...