In linguistica, il fenomeno fonetico del cambiamento di timbro di una vocale per assimilazione a distanza. Il caso più tipico è quello in cui la vocale accentata si assimila più o meno alla vocale o semivocale [...] da -i e -u finali (napoletano porta dal lat. porta, ma puorto, dal latino portu[m]), e inoltre in francese, in portoghese e in romeno (ant. fr. fis, dal lat. feci; port. como ‹kómu› «io mangio», ma come ‹kómë› «mangia»; rom. soare, dal lat. sole[m ...
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GHICA
Carlo Tagliavini
. La famiglia Ghica, che dal sec. XVII ha avuto un'importanza eccezionale nella storia romena è, senza alcun dubbio, di origine albanese, trasferitasi, non si sa in quale epoca, [...] , Gli Albanesi in Rumania. Storia dei principi Ghica nei secoli XVII, XVIII e XIX, trad. it., Firenze 1873; N. Iorga, Storia dei Romeni e della loro civiltà, Milano 1928, p. 249 segg.; I.I. Nistor, Grigore Vodă Ghica, in Codrul Cosminului, IV-V (1929 ...
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MIKLOSICH (Miklošič), Franz
Giovanni MAVER
Filologo sloveno, nato il 20 settembre 1813 a Radomerščak nella Stiria meridionale, morto il 7 marzo 1891 a Vienna. Compiuti gli studî secondarî, s'iscrisse [...] un posto nella biblioteca palatina e al quale, nel 1844, succedette nella carica di censore per le lingue slave, il romeno e il greco moderno. Nello stesso anno M. esordì quale linguista con una nutrita recensione alla Grammatica comparata del Bopp ...
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ISMAIL (l'antico nome moldavo era Şmil; A. T., 79-80)
Riccardo RICCARDI
Carlo TAGLIAVINI
Città della Bessarabia meridionale (Romania), capoluogo del dipartimento omonimo. Sorge sulla riva sinistra [...] metà a orzo, un quarto a grano e poco meno a granturco); i vigneti coprono oltre 10.000 ettari. È l'unico dipartimento romeno privo affatto di foreste. Vi ha importanza l'allevamento del bestiame (1927: 36.500 equini, 34.100 bovini, 195.000 ovini e ...
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Variazioni territoriali. - Le mutilazioni territoriali subite dalla Bulgaria per effetto della sua sconfitta nelle guerre balcaniche (1913) e nella prima Guerra mondiale (1919) avevano lasciato fuori dei [...] Bulgaria nel conflitto in corso. La pressione tedesca rese rapide le discussioni tra Sofia e Bucarest e l'accordo bulgaro-romeno di Craiova del 7 settembre 1940 stabilì l'immediata cessione della Dobrugia alla Bulgaria. La campagna di guerra italo ...
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Città della Romania, capoluogo del dipartimento di Cernăuţi, la vera capitale della Bucovina, a 264 m. d'altezza, sulla riva destra del Prut. Situata sul limite fra le verdeggianti colline della Bucovina [...] , venuti nel sec. XIX, da 32% a 47%; Tedeschi, da 18% a 16%; Ruteni, penetrativi con una lenta infiltrazione, da 18% a 10%; Romeni, da 15% a 14%; Polacchi, da 15% a 12%; Zingari, Lipoveni e altri, da 2% a 1%. L'immigrazione ebraica cresce ogni giorno ...
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Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua [...] ad es., anche l’insieme dei parlanti abruzzese (o un singolo dialetto abruzzese), o degli immigrati che parlano il romeno (Telmon 1992).
Diversamente da quanto avviene in altri paesi occidentali, però, il concetto di minoranza linguistica ha assunto ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] in norvegese; punktuacija e interpunkcija in russo; interpunktja in polacco; interpunkcija in serbo e sloveno; punctuație in romeno; interpunkce in ceco; punctuacija in bulgaro (Mortara Garavelli 2008b: V-VI).
La rassegna che segue propone una ...
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LINGUE
Carlo Tagliavini
. Il problema di una classificazione di tutte le lingue del mondo si pone solo in epoca moderna.
Anche quando, per la tendenza enciclopedistica della seconda metà del Settecento [...] è venuta la prova scientifica e si è costituita la grammatica comparata.
L'affinità tra le lingue romanze (eccettuato il romeno che non era ancora conosciuto e che è documentato solo molto più tardi) fu già affermata in modo chiarissimo da Dante ...
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MAKÓ (A. T., 59-60)
Elio Migliorini
Città della Pianura Ungherese, sede dei comitati riuniti di Csánad-Arad-Torontál, posta a 85 m. s. m., presso la riva destra del fiume Maros (affluente di sinistra [...] poi in America e altrove. Il luogo era tra i più fertili e ricchi dell'alföld, ma la vicinanza del confine romeno, che taglia anche le linee ferroviarie verso Arad e Timiṣoara, l'ha danneggiata tanto che gli abitanti del comune sono diminuiti ...
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romeno
romèno (o rumèno) agg. e s. m. (f. -a) [dal romeno român o rumân, che è il lat. Romanus]. – Della Romanìa, stato dell’Europa centro-orientale: il popolo r.; la lingua, la letteratura r.; le tradizioni popolari r.; il territorio r.;...
macedo-romeno
macèdo-romèno (o macèdo-rumèno) agg. e s. m. [il primo componente, macedo, è la forma che assume macedone in composizione con altro aggettivo etnico]. – Denominazione di uno dei quattro gruppi dialettali in cui si articola la...