Sincope (dal gr. synkopḗ, lett. «atto del tagliuzzare») in ➔ fonetica storica è il fenomeno che consiste nella scomparsa di un suono o di una ➔ sillaba all’interno di una parola (per la caduta in posizione [...] risulta essere già con la vocale sincopata.
Così pulice(m) diventa pulce in italiano ma resta purice in romeno; nebŭla diviene negură in romeno e attraverso un passaggio intermedio di *nebla si arriva a nebbia in italiano. Al contrario, nella forma ...
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Regione dell’Europa danubiana (27.500 km2), ripartita in seguito al Trattato del Trianon (1920) tra Ungheria, Romania e Iugoslavia (oggi Serbia). Posta tra il Mureș a N e il Danubio a S, dal Tibisco si [...] coltura dei cereali, del tabacco e della canapa. La parte orientale, collinosa e montuosa, rientra nel territorio romeno dove si trova la città più importante della regione, Timişoara (capitale storica della regione).
Già appartenente alla provincia ...
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Le lingue e i dialetti che si sono svolti da un comune fondamentale strato latino nelle regioni più profondamente latinizzate e in cui la latinità non fu sopraffatta (come invece avvenne nella Rezia settentrionale, [...] dei dialetti neolatini: la suddivisione tradizionale di F. Diez in 6 gruppi (portoghese, spagnolo, francese, provenzale, italiano e romeno) è fondata su criteri culturali e politici più che linguistici, dato che il punto di partenza è la lingua ...
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Deve il nome alla popolazione probabilmente veneta degli Anauni (v.). Vi abitavano però anche i Tulliasses, ricordati pur essi nella tavola di Cles del 46 d. C. (Corp. Inscr. Lat., V, 5050). Ad essi si [...] nei tre primi seeoli d. C. i culti di Mitra (monumenti mitriaci a Tòvel, Mèchel, S. Romedio) e Saturno (Cles, Roméno).
Bibl.: C. Battisti, Filoni toponomastici prelatini nel bacino del Noce, in Studi Trentini, IX (1928); V. Inama, Storia delle valli ...
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Patriota greco (Istanbul 1792 - Vienna 1828), figlio di Costantino ospodaro di Moldavia e di Valacchia; dopo aver preso parte alle campagne contro Napoleone nella Guardia imperiale russa, assunse (1820) [...] dei Balcani. Questi non si mossero, e anzi Tudor Vladimirescu, postosi a capo dei Romeni, gli fece chiaramente sapere di non essere disposto a versare sangue romeno per i Greci. I., fatto prigioniero Vladimirescu, lo fece uccidere (8 giugno 1821) e ...
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HUNEDOARA (ungh. Vajdahunyad; ted. Eisenmarkt; A. T., 79-80)
Virgil VATASIANU
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Piccola città della Transilvania (Romania), nel dipartimento omonimo. È situata nella valle del Cerna, piccolo affluente [...] di muri con bastioni e torri. Trovandosi su terreno reale, la fortezza fu donata dal re Sigismondo d'Ungheria al nobile romeno Serb, dal quale fu trasmessa a suo figlio Voicu e poi al figlio di questo, Giovanni Hunyadi (v. hunyadi, giovanni), il ...
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MANASSE, Costantino (Κονσταντῖνος Μανασσῆς)
Guido Martellotti
Cronista bizantino, contemporaneo di Manuele I Comneno (1143-1180), forse da identificarsi con un M., metropolita di Naupacto.
Compose una [...] e letterario, pure ebbe notevole fortuna, come dimostrano i numerosi manoscritti, e fu tradotta in bulgaro (sec. XIV) e in romeno. M. scrisse inoltre un romanzo poetico, Gli amori di Aristandro e di Callitea, anche in versi politici, di cui solo ...
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TOLBUCHIN
Elio Migliorini
Città della Bulgaria nord-orientale (con 42.815 ab. nel 1956), nel distretto di Stalin, 42 km a N di Stalin (Varna), a cui è unita da linea ferroviaria. Posta nella Dobrugia [...] . Chiamata Haji-Oglu Bazarjic sotto la dominazione turca, Bazargic dal 1913 al 1940, quando era capoluogo del dipartimento romeno di Caliacra, divenne sotto i Bulgari Dobrič per avere infine il nome attuale nel 1949 (dal nome del generale ...
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Linguista, nato a Milano il 6 agosto 1904; figlio del romanista Pietro, è stato discepolo di M. Bartoli del quale ha continuato le ricerche di linguistica comparata indeuropea. Emigrato dall'Italia per [...] 'Accademia dei Lincei. I suoi principali contributi riguardano particolarmente l'ittito, il latino, le lingue baltiche, il romeno, l'albanese; anche importanti le sue ricerche sulla formazione dell'italiano e sui dialetti italiani.
Bibl.: L'elenco ...
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BIMBONI, Oreste
Raoul Meloncelli
Nato a Firenze il 15 nov. 1846, fu avviato allo studio della musica in giovanissima età dal padre Giovanni, che divenne anche il suo maestro. Al termine degli studi [...] a Praga e quindi, nel 1883, a Bucarest, ove fece rappresentare al Teatro Reale l'opera Hainuk (libretto proprio, tradotto in romeno da D. Zamfirescu, 19 gennaio). La stima che il B. godeva negli ambienti artistici della città aumentò dopo il successo ...
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romeno
romèno (o rumèno) agg. e s. m. (f. -a) [dal romeno român o rumân, che è il lat. Romanus]. – Della Romanìa, stato dell’Europa centro-orientale: il popolo r.; la lingua, la letteratura r.; le tradizioni popolari r.; il territorio r.;...
macedo-romeno
macèdo-romèno (o macèdo-rumèno) agg. e s. m. [il primo componente, macedo, è la forma che assume macedone in composizione con altro aggettivo etnico]. – Denominazione di uno dei quattro gruppi dialettali in cui si articola la...