JEZE, Gaston
Giurista francese, nato a Tolosa il 2 marzo 1869. Già professore ordinario di scienza delle finanze, diritto finanziario pubblico e diritto pubblico all'università di Parigi e all'Accademia [...] e della Revue de droit et de la science politique de la France. Consigliere finanziario dei governi francese, iugoslavo e romeno e consulente legale del Negus nella controversia tra Italia e Etiopia (1935-36), che precedette il conflitto.
Opere ...
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Figlio del precedente, nato nel 1660, morto nel 1712, raggiunse in Moldavia i più alti gradi della scala sociale, e fu anche reggente del trono. Scrisse una storia di Moldavia, in uno stile di pedantesca [...] del principe fanariota N. Mavrocordato, raccontò i fatti avvenuti durante il regno di questo Voda dal 1709 al 1711. Tradusse in romeno l'opera dello spagnolo Antonio de Guevara, Libro aureo de Marco-Aurelio con el Relox de Príncipes col titolo di ...
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PRAHOVA (A. T., 79-80)
Riccardo Riccardi
Fiume della Romania, affluente di sinistra della Ialomiţa, tributario del Danubio. Nasce dal massiccio di Bucegi a sud del Passo di Predeal e nel suo alto corso [...] è a livello assai più basso. La Prahova passa per Sinaia e Câmpina.
Il fiume dà il nome a un dipartimento romeno che comprende un tratto del versante meridionale delle Alpi Transilvaniche e un lembo della Pianura Valacca e che ha una superficie di ...
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FROLLO, Giovanni Luigi
Guido Alfani
Nacque a Venezia l'8 giugno 1832 da Luigi e Caterina Foscarini. Suo padre, discendente da un'antica famiglia di Pisa, era consigliere imperiale e assessore presso [...] il F. partì per la Romania, chiamato dai familiari di Arturo Graf, ancora fanciullo, che si erano appena trasferiti a Brăila, porto romeno sul Danubio. Giunto l'11 giugno in questa città, il F. fu precettore del Graf e di alcuni suoi cugini, poi del ...
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Filologo e critico letterario italiano (Chieti 1879 - Padova 1947), fratello di Maria. Insegnò (dal 1913) lingua e letteratura italiana nell'univ. di Bucarest; dal 1933 lingue e letterature neolatine a [...] di linguistica e di letteratura, notevole è il suo Francesco da Barberino e la letteratura didattica neolatina (post., 1948). In romeno, Renaşterea la Florenţa în timpul lui Lorenzo de' Medici ("Il Rinascimento a Firenze al tempo di L. d. M.", 1922 ...
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GOZZADINI, Tommaso
Mario Pelaez
Frate fin qui non bene identificato, ma nato a Bologna e quivi vissuto fra il sec. XIII e il XIV. Compose un'operetta didattico-morale, il Fiore di Virtù, la cui redazione [...] anche altri travestimenti dialettali e traduzioni.
Se ne fecero traduzioni in armeno, in greco, in francese, in spagnolo, in romeno, in tedesco. Della sua diffusione sono prova le molte edizioni (circa trenta) apparse già nel sec. XV dal 1474 ...
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VEGEZZI RUSCALLA, Giovenale
Antonio D'Alessandri
– Nacque a Torino il 3 dicembre 1799 da Pietro Vegezzi e da Delfina Cottolengo.
Il padre fu intendente del Tesoro imperiale durante il periodo francese [...] 1861, e senatore del Regno d’Italia dal 1867.
Fonti e Bibl.: A. Marcu, Romanticii italieni şi românii (I Romantici italiani e romeni), Bucureşti 1924, ad ind.; Id., Un fedele amico dei Rumeni: G. V.R., Livorno 1926; Id., Vasile Alecsandri e l’Italia ...
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Monaco cretese, intraprese lunghi viaggi per brama di sapere. Visitò l'Asia Minore: fu a Lipsia e a Vienna: nel 1687 è igumeno del monastero di Plavicenii. Passò alla corte di Costantino Cantemir a IaŞi, [...] cultura greca fu largamente introdotta nella Moldovalacchia e venne istituita la scuola greca di Bucarest. Il C. tradusse in romeno la liturgia (o messa) bizantina (IaŞi 1697), in greco volgare il Ragguaglio historico della guerra tra l'armi cesaree ...
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VELIKI BEČKEREK (A. T., 77-78)
Umberto TOSCHI
KEREK Città della Voivodina, capoluogo d'ispettorato circondariale nel Banato del Danubio, Iugoslavia. È situata fra Temeş e Tibisco, a meno di 10 km. a [...] granaria e allevatrice. Vi transita la ferrovia da Szeged a Pančevo, donde qui diparte una diramazione ad E. verso il Banato romeno. La popolazione era di 26.006 ab. nel 1910 e si accrebbe, nonostante la guerra e l'emigrazione di elemento magiaro ...
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Principe di Transilvania, re eletto d'Ungheria. Nacque nel 1580. Rimasto orfano a tredici anni, dovette provvedere a sé stesso e perciò abbandonò gli studî. Passò la giovinezza alla corte di Sigismondo [...] la fiducia completa di Gabriele Báthory, perché non poteva approvare ogni atto del principe. Dopo l'infelice guerra contro i Romeni, la situazione del B. alla corte del Báthory si fece insostenibile ed egli dovette mettersi in salvo, ma poco dopo ...
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romeno
romèno (o rumèno) agg. e s. m. (f. -a) [dal romeno român o rumân, che è il lat. Romanus]. – Della Romanìa, stato dell’Europa centro-orientale: il popolo r.; la lingua, la letteratura r.; le tradizioni popolari r.; il territorio r.;...
macedo-romeno
macèdo-romèno (o macèdo-rumèno) agg. e s. m. [il primo componente, macedo, è la forma che assume macedone in composizione con altro aggettivo etnico]. – Denominazione di uno dei quattro gruppi dialettali in cui si articola la...